(Minghui.org) Dall’inizio della pandemia un gruppo di praticanti della mia zona ha parlato instancabilmente della persecuzione della Falun Dafa alle persone per risvegliare la loro coscienza. Sappiamo di avere un tempo molto limitato per raggiungere questo obiettivo. Ogni mattina facciamo telefonate e altre volte distribuiamo materiale informativo.

Abbiamo avuto molte esperienze straordinarie. Lo scorso giugno, le previsioni del tempo predicevano pioggia ogni giorno. Eppure tra le 8 e le 11 del mattino, l’ora in cui di solito facciamo le telefonate all’aperto, non ha mai piovuto. Per ragioni di sicurezza, quando facciamo le chiamate, dobbiamo cambiare spesso area e scheda telefonica.

Una mattina, dopo aver trovato un posto sicuro da dove poter telefonare, il cielo era coperto di nuvole scure di pioggia, sembrava che stesse per piovere, tuttavia nessuno di noi si è sentito turbato e nemmeno ha pensato di cercare un riparo. Molte volte iniziava a piovere non appena tornavamo a casa. Sapevamo che il Maestro ci stava proteggendo.

La pandemia non ci rallenta

L'epidemia di coronavirus è iniziata intorno al periodo del Capodanno cinese del 2020. Di solito intorno a quel periodo facevamo una pausa dai progetti di chiarimento della verità per trascorrere un po’ di tempo con la famiglia. Quando siamo venuti a conoscenza che a causa del virus erano morte molte persone, abbiamo capito anche che avremmo dovuto sbrigarci a risvegliar la loro coscienza.

A partire dal giorno successivo il Capodanno cinese, abbiamo prodotto un grande numero di volantini che poi abbiamo distribuito di notte. Un praticante locale gestisce un supermercato, i suoi dipendenti temendo di infettarsi si sono rifiutati di andare a lavoro, quindi durante il giorno era estremamente occupato. Si alzava alle 3 del mattino per andare a distribuire il materiale informativo della Dafa prima di aprire il suo negozio.

I praticanti della mia squadra lavoravano come un unico corpo. Durante il giorno facevamo telefonate, e altre volte distribuivamo delle buste contenenti tre schede: in una c’erano le informazioni per eludere la censura di internet e spiegare alle persone come trovare notizie reali, non manipolate dal governo; un'altra aveva un codice QR che permetteva alle persone di leggere il libro I Nove Commentari sul Partito Comunista; e un’altra scheda era un amuleto con la frase magica “La Falun Dafa è buona”.

Un praticante aveva l’incarico di stampare i biglietti, poi altri di noi li tagliavano, li confezionavamo e poi li distribuivamo. Per renderli più carini abbiamo deciso di arrotondare tutti e quattro gli angoli. Per svolgere il lavoro si alternavano due praticanti. Si tagliavano gli angoli spingendo ripetutamente il taglierino per un massimo di 1.000 biglietti alla volta. Quando una mano si intorpidiva, si passava ad usare l’altra.

Distribuivamo il materiale ogni sera in gruppi di due praticanti. Un gruppo, in una notte, poteva distribuire circa 400 copie. Alcuni quartieri erano bloccati e non potevamo entrare dagli ingressi principali, perciò cercavamo intorno per trovare degli ingressi laterali oppure certe volte per entrare passavamo da un buco nella recinzione. Non volevamo perdere neanche un posto.

Mentre distribuivamo il materiale continuavamo a inviare pensieri retti. Abbiamo chiesto al Maestro di rafforzarci e di fare in modo che ogni biglietto risvegliasse la coscienza di quante più persone possibile. Quando riuscivamo a mantenere la calma e forti pensieri retti, il Maestro ci dava dei poteri: a volte, non appena tiravamo fuori un sacchetto di carte, il sacchetto volava via dalle nostre mani e sovente atterrava da solo in un luogo di interesse.

Nel giro di due ore, generalmente, distribuivamo da 600 a 800 copie. Un praticante anziano chiedeva spesso 1.000 biglietti per superare la censura di internet, e li distribuiva da solo. Un altro praticante distribuiva le schede tutto il giorno, e persino alla stazione di polizia locale. Con la collaborazione di tutti, abbiamo praticamente coperto ogni angolo della nostra zona.

Indipendentemente dal clima, che sia un freddo inverno o una calda estate, con costanza abbiamo chiarito la verità alla gente. Per ragioni di sicurezza, a volte ci nascondevamo nei pagliai per telefonare e talvolta lo facevamo nei cimiteri. In alcuni giorni d’inverno, faceva così freddo che era difficile persino tenere il telefono in mano.

In alcuni giorni d’estate, appena ci sedevamo, le zanzare ci ronzavano intorno e spesso anche se coperti, braccia e gambe si riempivano di punture di zanzare. A volte ci mordevano anche le formiche.

In primavera spesso fingevamo di scavare per trovare verdure selvatiche. In estate, facevamo finta di raccogliere funghi selvatici. In inverno, la gente pensava che raccogliessimo rami caduti come legna da ardere.

Durante il blocco della pandemia con i miei amici praticanti non ci siamo fermati anzi, abbiamo superato varie difficoltà, tra cui le incomprensioni dei famigliari e l’inconveniente di chiarire la verità per le strade. Sapevamo che quando una persona recepiva la verità, poteva poi scegliere di intraprendere un futuro luminoso.

Coltivare noi stessi

Per un certo periodo di tempo, l’isolamento è stato attenuato. Dovevamo affrontare una nuova sfida: il governo locale del PCC ha invitato i cittadini a segnalare i numeri di telefono delle chiamate che parlavano della Falun Dafa. Questo fatto ha causato la disattivazione delle nostre schede telefoniche. Ci siamo detti reciprocamente che non dovevamo farci influenzare. Abbiamo inviato pensieri retti per dissolvere tutti gli elementi malvagi che interferivano con le nostre chiamate. Credevamo che il Maestro ci avrebbe aiutato fintanto che avessimo fatto le cose in modo retto. Mentre continuavano a disattivare le nostre schede telefoniche, altre nuove erano disponibili.

Un praticante ha ha detto di essere deluso perché i nostri sforzi per chiarire la verità non erano più efficaci come prima. Altri praticanti gli hanno ricordato di guardarsi dentro e di non essere attaccato al numero esatto di persone che lasciavano il PCC durante le sue chiamate. Ha risposto di averlo fatto, ma non aveva trovato il suo problema.

Un’altra praticante ha poi condiviso la propria esperienza di aggrapparsi a troppe nozioni umane. Ha raccontato che una volta, mentre faceva una telefonata, la suoneria del ricevente era una canzone che non le piaceva. Pensava che chiunque amasse quella canzone fosse disonesto. La chiamata è proseguita e ha risposto una donna; dopo una breve conversazione, ha accettato di dimettersi dal PCC. La praticante ha capito che abbiamo molte nozioni umane che non sono allineate alla Fa e che dovrebbero essere eliminate. Il primo praticante si è trovato d’accordo e ha capito anche molte delle sue nozioni.

Ci confrontavamo reciprocamente per ricordarci, di guardarci dentro e correggerci usando lo standard della Dafa: Verità, Compassione e Tolleranza. Se un praticante non è nel suo migliore stato di coltivazione noi lo incoraggiamo a mantenere la calma e lui o lei si riprendevano sempre velocemente.

Abbiamo seguito ciò che il Maestro ha detto:

… confrontatevi nello studio e nella coltivazione”. (“Coltivazione salda”, Hong Yin)

Un praticante recitava Hong Yin V ogni volta che aveva tempo, anche quando aspettava che qualcuno rispondesse alla telefonata.

Spesso nelle voci degli altri praticanti, quando facevano le telefonate, potevo sentire la loro compassione. Capivo la differenza tra me e loro e ho pensato che avrei dovuto coltivare di più la compassione.

Dal momento del lockdown non è stato più possibile leggere insieme i libri della Dafa. Eppure nessuno di noi ha rallentato lo studio della Fa. Alcuni praticanti leggono due conferenze dello Zhuan Falun ogni giorno. Noi sappiamo che solo studiando bene la Fa possiamo adempiere al nostro dovere di salvare la gente.

Anche fare le telefonate contiene aspetti per la coltivazione. Quando ci imbattiamo in insulti, derisioni e malintesi, li consideriamo come buone opportunità per migliorare la nostra xinxing. Quando sentiamo le persone che ci ringraziano o addirittura recitano “La Falun Dafa è buona”, dopo aver capito la verità, siamo davvero felici per loro!

Niente può disturbarci dal risvegliare la coscienza della gente

All’inizio di aprile 2020, alcuni praticanti locali sono stati arrestati. Qualcuno ha suggerito di sospendere i nostri progetti di chiarimento della verità. Nessuno dei praticanti del nostro gruppo di telefonate si è scomposto. Il male voleva spaventarci per fermarci nel nostro impegno. Quando la pandemia si stava intensificando e gli esseri senzienti erano in grave pericolo, non potevamo fermarci perché siamo la loro unica speranza.

Una praticante del nostro gruppo è stata investita da un’auto. Soffriva, per lei era doloroso anche solo muovere le braccia. Nonostante la sofferenza non ha mai rinunciato a chiarire la verità alle persone, neanche per un solo giorno. Il dolore le è svanito dopo due settimane. Diverse volte mentre distribuiva i materiali della Dafa ha notato che qualcuno la osservava dall’interno di un’auto. Lei non aveva paura. Semplicemente si è spostata in un altro luogo.

Un giorno di luglio del 2020, nella nostra zona c’è stato un arresto di massa di praticanti. Le case di alcuni sono state perquisite e altri sono stati pedinati. Durante questo periodo di tensione, la nostra squadra ha continuato a uscire a chiarire la verità, prestando molta attenzione alla sicurezza. Un praticante in 30 minuti ha aiutato sei persone a dimettersi dal PCC. Abbiamo capito che eravamo protetti in quanto allineati con la Fa e con una solida coltivazione. Abbiamo intensificato l’invio dei pensieri retti per eliminare il male.

Poco dopo l’arresto di massa, l’impatto del virus si è aggravato. La nostra area non è stata né colpita né bloccata. Abbiamo continuato con il nostro impegno per risvegliare la coscienza della gente.

Il Maestro ci ha sempre incoraggiati e protetti. Quando lo stato della nostra coltivazione era buono, ci ha mostrato il potere della Dafa. Quando abbiamo avuto impedimenti il Maestro ci ha suggerito che avremmo dovuto mantenere i pensieri retti. Tutti noi della squadra telefonica facciamo tesoro dell’opportunità di risvegliare la coscienza della gente.