(Minghui.org) Una residente della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, è morta a causa di un ictus e delle continue molestie subite dai poliziotti nei suoi ultimi anni per aver praticato il Falun Gong. Si è spenta il 30 ottobre scorso all'età di settantasette anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Deng Guiying

La signora Deng Guiying, dipendente in pensione di un'azienda chimica, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997. Per aver sostenuto la sua fede durante la persecuzione, è stata arrestata cinque volte e condannata al carcere due volte. La polizia l'ha ripetutamente molestata e ha saccheggiato la sua casa.

La prima condanna a tre anni

Deng è stata arrestata nel 2008 per aver parlato alla gente del Falun Gong e per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. L'11 agosto 2008 è comparsa innanzi al tribunale intermedio della citta’ di Kunming ed è stata condannata a tre anni da scontare nella prigione femminile della provincia dello Yunnan.

Dopo essere stata trasferita in prigione nel novembre 2008, le guardie l'hanno costretta a sedere su un piccolo sgabello dalle 7 del mattino alle 11 di sera, con solo quattro pause per il bagno, ogni giorno. Allo stesso tempo è stata costretta a guardare video di propaganda che diffamavano il Falun Gong e le è stato ordinato di scrivere un rapporto sui suoi pensieri.

Dopo quattro mesi di intense torture Deng è stata trasferita nel reparto normale e le è stato ordinato di fare lavori non pagati. Lei ed altre praticanti imprigionate per la loro fede sono state costrette a lavorare dalle 6 del mattino alle 22 ogni giorno. Il lavoro che svolgevano comprendeva la cernita di peperoni secchi, la cucitura di portafogli ed il ricamo di perline. Spesso dovevano fare gli straordinari se non riuscivano a finire la quota loro assegnata.

Durante gli oltre due anni che ha trascorso in prigione, le è stato permesso di lavare la biancheria del letto solo tre volte. Oltre al lavoro intensivo ed alle torture fisiche, le pessime condizioni di vita nella prigione hanno avuto ripercussioni sulla salute della praticante, la quale ha sviluppato l’ipertensione. La polizia ha continuato a molestarla anche dopo il suo rilascio.

La seconda condanna

Deng è stata arrestata altre volte: il 27 ottobre 2011, nel 2014 e nel 2016 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Ogni volta è stata tenuta brevemente in custodia e rilasciata subito dopo. Durante la detenzione ha spesso esortato gli agenti di polizia a smettere di partecipare alla persecuzione del Falun Gong ed ha consigliato loro di leggere il materiale relativo alla pratica. Un ufficiale le ha offerto il pranzo dopo il suo arresto nell'ottobre 2011 e l'ha rilasciata dopo aver finito di mangiare.

Nel 2015 ha presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito comunista cinese che ha ordinato la persecuzione nel 1999.

Il 24 settembre 2016 la donna è stata nuovamente arrestata insieme ad altre cinque praticanti, dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale del Falun Gong. Tutte e sei sono state portate in ospedale per un esame fisico. La polizia ha anche scattato loro delle foto e le ha perquisite.

Dopo che le famiglie si sono recate alla stazione di polizia per chiedere il loro rilascio, la polizia ha rilasciato quattro praticanti ultrasettantenni dopo aver ordinato loro di pagare 2.000 yuan (circa 255 euro) di cauzione ciascuna. Le quattro praticanti erano le signore Deng e Zhai Yuexian, di ottant’anni, la signora Gao Qiaongxian, settantotto anni, e la signora Lu Changying, settantasei anni.

Due praticanti più giovani, la signora Zhu Yulian di cinquantasette anni, e la signora Li Shixia di sessantasei anni, sono state portate al centro di detenzione femminile di Kunming.

Il 19 ottobre 2016 Deng, Zhai, Lu e Gao hanno ricevuto un avviso dal dipartimento di polizia della contea di Jingning, che le accusava di aver commesso dei reati. Le quattro donne hanno scritto una risposta congiunta alla polizia, esortandola a non seguire il regime nel lanciare accuse contro i praticanti del Falun Gong, che si sforzano soltanto di vivere secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Hanno anche spiegato che hanno rischiato la loro vita per denunciare la persecuzione per aiutare la gente a capire l'illegalità della persecuzione e per staccarsi dal regime in modo da evitare di essere ritenuti responsabili quando verrà il momento di portare in giudizio gli autori della persecuzione.

Le quattro praticanti rilasciate su cauzione, così come le due in custodia, sono state processate dal tribunale della contea di Jinning il 29 agosto 2017. Deng è stata condannata a due anni più altri tre di libertà vigilata. Il giudice ha anche condannatoZhu a tre anni, Li a due, Lu e Gao a due anni più altri tre di libertà vigilata e Zhai ad un anno e mezzo più altri due di libertà vigilata.

La polizia ha continuato a molestareDeng, cosa che alla fine ha causato il rapido deterioramento della sua salute ed in seguito la morte.