(Minghui.org) In un webinar dal titolo “A Way Forward, Part II – Defending Human Rights in China” (Una via da seguire, Parte II – Difendere i diritti umani in Cina) tenuto il 14 gennaio 2021 dal think tank canadese Macdonald-Laurier Institute, funzionari governativi e attivisti per i diritti umani di Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Hong Kong e Canada hanno condiviso i loro pensieri su come rispondere alle violazioni dei diritti umani perpetrate dal Partito Comunista Cinese (PCC).

La maggior parte degli oratori ha convenuto che la comunità internazionale ha riconosciuto il fallimento della politica estera per cambiare, attraverso gli scambi commerciali, le famigerate condizioni dei diritti umani in Cina. Ora, con il suo enorme potere economico e politico, il PCC è diventato la più grande minaccia alla pace, alla sicurezza e ai diritti umani nel mondo. Le sue persecuzioni in patria sono già state considerate genocidio e crimini contro l'umanità. I relatori ritengono che sia imperativo per i Paesi occidentali e i partiti politici lavorare insieme per affrontare le violazioni dei diritti umani e la minaccia rappresentata dal PCC.

Benedict Rogers, cofondatore e amministratore delegato di Hong Kong Watch, vicepresidente della Commissione per i diritti umani del Partito Conservatore nel Regno Unito e anche copresidente del webinar “Hong Kong – A Way Forward”, ha inoltre sottolineato che il PCC è una delle principali sfide che il mondo deve affrontare oggi.

Benedict Rogers, cofondatore e amministratore delegato di Hong Kong Watch

Un regime repressivo delle cui parole non ci si può fidare

Rogers ha iniziato il suo discorso parlando della situazione a Hong Kong. Ha osservato che lo smantellamento della libertà, dell'autonomia e dello Stato di diritto di Hong Kong ha trasformato la città, che una volta era una delle più aperte dell'Asia, in un territorio chiuso e repressivo.

Ha detto che la flagrante violazione della dichiarazione congiunta sino-britannica da parte del PCC è un campanello d'allarme per il mondo libero e fornisce anche uno sguardo sul vero carattere del Partito Comunista Cinese, “un regime che nell'ultimo decennio è diventato sempre più intensamente repressivo e di cui non ci si può fidare”.

Negli ultimi sei mesi dall'imposizione della draconiana legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, nella città non c'è quasi più libertà. Il PCC non ha solo preso di mira i manifestanti, ma anche perseguito la magistratura, la libertà religiosa e la società civile, arrestando ogni settimana numerosi attivisti democratici. Il 6 gennaio cinquantatré tra legislatori, ex legislatori, candidati e attivisti pro-democrazia sono stati arrestati in una volta sola per il semplice crimine di aver condotto l'estate scorsa le elezioni primarie per scegliere i loro candidati. Mentre Rogers registrava il webinar l'11 gennaio, a Hong Kong sono stati effettuati altri arresti.

Ha sottolineato che ciò che sta accadendo a Hong Kong è “solo una frazione dell'atroce repressione dei diritti umani”. Come il suo nuovo rapporto The Darkness Deepens (L'oscurità si infittisce) ha dettagliato, repressione e violazioni dei diritti umani si stanno verificando in tutta la Cina, e la persecuzione dei gruppi minoritari è stata sempre più riconosciuta come genocidio.

Rogers ha anche osservato che la persecuzione dei cristiani può essere descritta come la peggiore campagna dai tempi della Rivoluzione Culturale. Allo stesso tempo la repressione dei tibetani e dei praticanti del Falun Gong si sta intensificando. C'è anche da aggiungere il prelievo forzato di organi, lo sviluppo della sorveglianza statale e la repressione dei difensori dei diritti umani, della società civile, dei giornalisti cittadini, degli informatori e di qualsiasi forma di dissenso.

In qualità di principale contributore del rapporto The Darkness Deepens, Rogers ha detto che “dovrebbe essere un rapporto che dovrebbe interessare le persone indipendentemente dai partiti politici di appartenenza. Non è un rapporto politico, è un rapporto sui diritti umani”.

Ha detto che il resoconto chiede al mondo democratico di unirsi e di opporsi “alla crescente repressione interna del PCC e all'aggressione oltre i suoi confini”. Il documento espone anche una serie di raccomandazioni, chiedendo una risposta attesa da tempo “alla brutalità, alla disumanità, all'inaffidabilità e alla criminalità del regime del Partito Comunista Cinese”.

Rogers ha aggiunto: “Se continuiamo ad accontentarci e inchinarci e a non agire in risposta a questa tragedia dei diritti umani, allora l'oscurità continuerà ad aggravarsi e prima o poi inghiottirà anche noi”.

Il cofondatore di Hong Kong Watch crede che il mondo libero debba schierarsi insieme. Ciò non significa necessariamente conformità, poiché può esserci spazio per una diversità di approcci, ma pensa che “il mondo libero deve coordinarsi e mostrare che si schiera insieme in difesa di questi valori”.