(Minghui.org) (Continua dalla Parte 2)

Reclusione solitaria e tortura nella prigione femminile dello Shandong

Il tentativo iniziale di trasformare la signora Jiang è fallito

All'arrivo, la signora Jiang è stata collocata nella divisione n. 11, cella n. 207. La cella misura 100 piedi quadrati (poco più di 9 metri quadrati), circa le dimensioni di un SUV. È stata monitorata dalle detenute Wu Manping (di Longkou) e Cui Lili (di Laizhou). Le due hanno detto a Jiang che doveva fare una richiesta scritta per poter acquistare alcuni beni di prima necessità, come una tazza ed un rotolo di carta igienica. Quando lei ha protestato è stata presa a calci e non le è stato permesso di usare il bagno. L’hanno anche costretta a stare in piedi per un lungo periodo di tempo.

Dopo essersi alzate alle 5:00 del mattino successivo, Wu e Cui sono state sostituite da altre due detenute. Due turni di detenute hanno monitorato Jiang per tutto il giorno. Il loro obiettivo principale era cercare di indurla a rinunciare alla sua fede in Verità-Compassione-Tolleranza. È stata costretta a guardare i programmi di propaganda che calunniano e demonizzano il Falun Gong e, se protestava, veniva fatta sedere su un piccolo sgabello per l'intera giornata. Non le era permesso fare nulla, nemmeno usare il bagno. In seguito ha scoperto che le detenute che la monitoravano avevano mescolato farmaci per l’ipertensione al suo cibo.

Il 18 gennaio, per farle scrivere una dichiarazione in cui denunciava il Falun Gong, le detenute Li Wei (che all'epoca stava scontando una condanna a dieci anni e poi è stata rilasciata), Li Xia, Qiang Bing ed alcune altre hanno aggredito Jiang spingendola a terra, afferrandola per i capelli mentre Li Wei le apriva i denti con un cucchiaio. I suoi denti anteriori sanguinavano e si sono allentati. Tutto è avvenuto sotto la sorveglianza della guardia Yu Jianhua che era in servizio quel giorno.

Seduta per lunghi periodi di tempo e maltrattata dalle detenute

Dopo il tentativo fallito di costringere Jiang a rinunciare al suo credo, le guardie della divisione hanno disposto che le criminali che stavano scontando pene pesanti, comprese le assassine, la controllassero a turno.

La detenuta Wang Wenli (condannata per corruzione ed abuso di potere) ha preteso che Jiang, mentre era seduta su un piccolo sgabello, mantenesse la parte bassa della schiena e il collo dritti in ogni momento e le mani appoggiate sulle ginocchia come i militari. Dopo essere rimasta seduta in questa posizione per un lungo periodo di tempo, a Jiang bruciavano le natiche, inoltre le duolevano le gambe a causa della cattiva circolazione sanguigna, ma non le era permesso muoversi. Dopo un'intera giornata passata in quella posizione, le sue gambe e i suoi piedi erano gonfi.

La detenuta Tang Weiwei, che stava scontando una condanna a diciannove anni per frode, prima ha finto di essere amichevole e ha chiesto a Jiang della sua famiglia, ma quando ha visto che non mostrava alcun interesse a diventare sua amica, Tang ha cambiato atteggiamento: ha posto un limite rigoroso alla quantità di acqua che la donna poteva bere, le permetteva di usare il bagno soltanto due volte al giorno e non le consentiva di muoversi mentre era seduta su un piccolo sgabello.

La detenuta Zhang Yaoyun, condannata per frode, le ha detto di aver frequentato la scuola di specializzazione e di essere in prigione per aver commesso un omicidio. Ha raccontato a Jiang la sua storia ed ha tentato di trasformarla con un approccio dolce, ma quando il suo piano è fallito è diventata ostile e violenta.

Zhang ha fatto sedere la praticante con la schiena dritta, guardando diritto davanti a sé per l'intera giornata senza potersi muovere. Ogni volta che si muoveva anche un po' Zhang la rimproverava per essersi addormentata ed apriva la finestra nonostante fosse inverno. Una volta le ha anche versato una bacinella di acqua fredda sulla testa.

Perdipiù una volta le ha schiacciato le dita dei piedi fino a causarle una grave contusione. Cercava il pelo nell'uovo e trovava ogni scusa possibile per punirla; la costringeva a stare in posizione militare per lunghi periodi di tempo e non le permetteva di lavarsi. A volte la faceva sedere su un piccolo sgabello per ore dopo che tutte le altre compagne di cella erano andate a letto.

La praticante una volta ha chiesto di poter andare a letto intorno alle 22:30, ma Zhang non gliel’ha permesso; perdipiù, temendo che altri sentissero le sue proteste, le ha infilato uno straccio sporco in bocca e, quando Jiang ha alzato istintivamente le braccia per proteggersi ha graffiato inavvertitamente il polso di Zhang che, il giorno successivo, ha detto alle guardie che Jiang l'aveva picchiata.

Rinchiusa in bagno e picchiata

Subito dopo le vacanze del capodanno cinese nel 2018, il 4 marzo, è iniziata una serie di torture contro i praticanti inflessibili del Falun Gong. Il capo della divisione n. 11 era Li Huiju e l'assistente istruttore era Xu Yumei; il loro unico scopo nella vita sembrava essere quello di infliggere dolore alle praticanti del Falun Gong incarcerate nella loro divisione.

Quel giorno alcune detenute, tra cui Wei Ping, hanno spinto Jiang in bagno. Il bagno è un posto spaventoso. Secondo una detenuta, diversi praticanti inflessibili ogni anno vengono rinchiusi in bagno e non possono uscirnne a meno che non scrivano una dichiarazione di garanzia per denunciare il Falun Gong.

Jiang vi è stata costretta a stare in piedi giorno e notte, tuttavia non le veniva permesso di usare il bagno. Le detenute aprivano le finestre per lasciare entrare l'aria gelida, inoltre Tang Weiwei e Jiang Xiulian abusavano di Jiang durante il giorno e la notte Zhang Yaoyun ed un’altra detenuta si alternavano nel turno.

Una volta Zhang ha colpito la donna sulla testa e le ha preso a calci il mento e la bocca fino a farla cadere a terra. Le detenute le hanno coperto la bocca per impedirle di urlare e l’hanno rimessa nuovamente in piedi. Dopo una notte di percosse a Jiang è stato permesso di riposare brevemente su una tavola di legno.

Lei, tuttavia, non riusciva a riposare perché aveva bisogno di usare il bagno. Non appena si è voltata a causa del disagio, l’hanno fatta alzare e costretta a rimanere in piedi. Dopo alcuni giorni di trattamento disumano Jiang è stata riportata alla cella n. 207.

Confinamento solitario e prima volta in "sorveglianza speciale"

Jiang è stata confinata nella sua piccola cella per molti giorni, quasi senza contatti con il mondo esterno. Alla fine è stata sottoposta ad un intenso lavaggio del cervello per cui veviva portata fuori dalla sua cella durante il giorno per ritornarci la notte. Le guardie hanno cercato di farle scrivere "rapporti di pensiero" contro la sua fede e di parlarne ad altri praticanti del Falun Gong, ma lei non ha collaborato. La guardia Liu Fei ed altri dirigenti della squadra si sono alternati per farle pressione, ma lei non si è arresa.

Il 13 giugno, le guardie Zhao Liyun e Liu Fei hanno chiesto di nuovo a Jiang se avesse scrittoil rapporto di pensiero, ma lei ha detto di no. Le guardie hanno invitato l'"esperta" Liu Hongyan ad unirsi a loro. Liu ha la reputazione di "trasformare" con successo i praticanti del Falun Gong. Non appena è arrivata ha gridato istericamente a Jiang: «Posso gestirti da sola».

La praticante è stata messa in "guardia speciale" in un'unità al secondo piano. Liu e molti altri le hanno torto le braccia dietro la schiena, le hanno afferrato una mano e le hanno fatto leva con le dita per costringerla a tenere una penna. Mentre imprecavano, hanno stretto e spostato la mano di Jiang per scrivere cose che calunniavano il Falun Gong ed il suo fondatore su un pezzo di carta posto sotto le sue natiche, poi le hanno riempito la bocca con uno straccio, l'hanno spinta a terra, calpestata, afferrata per i capelli e scaraventata contro un piccolo sgabello più e più volte. Ogni volta che la sua testa colpiva lo sgabello, Jiang si sentiva svenire.

Inoltre è stata fatta sedere sull’angolo di un piccolo sgabello; se si fosse mossa anche leggermente, Liu Hongyan l'avrebbe presa a calci così forte che sarebbe caduta. La seduta prolungata sul bordo dello sgabello ha lasciato molti dolorosi segni rossi sulle natiche di Jiang.

Alla donna era consentito solo un bicchiere d'acqua al giorno e poteva usare il bagno tre volte. Quando una volta si è imbattuta in Liu in bagno, questa l'ha buttata a terra con un calcio. Dopo venti giorni di "guardia speciale", Jiang è stata posta in una cella normale, ma è stata costretta a continuare a presentare "rapporti di pensiero" alla guardia Liu Fei.

Secondo round di maltrattamenti e abusi durante la sorveglianza speciale

All’inizio del mese di agosto 2018 la detenuta Cui Lili è diventata caposquadra della cella e Liu Ruixue è diventata la guardia responsabile della loro cella. Quest’ultima è molto ipocrita e ha trovato diverse scuse per rimettere Jiang in "sorveglianza speciale". L'assistente istruttore Xu Yumei era in servizio un giorno mentre la detenuta Wei Wucui ha portato Jiang in sala riunioni. Le ex praticanti Li Xue e Sun Jiangchun (coloro che avevano denunciato la loro fede nella Dafa a volte aiutano le guardie a perseguitare e persuadere i praticanti inflessibili) si sono unite a Wei Wucui.

Hanno spinto Jiang sul tavolo, le hanno coperto la bocca con uno straccio, tirato i capelli e torto le braccia dietro la schiena. Inoltre hanno afferrato e spostato la mano della donna costringendola a scrivere cinque frasi per diffamare la Dafa ed il suo fondatore. Jiang non riusciva a respirare, si sentiva debole agli arti e ha quasi perso conoscenza.

Le ex praticanti Lu Meiduo e Song Chunmei hanno cercato di convincere Jiang a rinunciare al suo credo ripetendo le bugie del PCC che calunniavano il Falun Gong. Lu ha preso a calci Jiang che, da quel momento in poi, ha avuto incubi costanti. Le sue braccia erano insensibili e talvolta presentava sintomi di paralisi ad un lato del corpo. Le detenute Cui Lili e Liu Wenqin hanno dato del filo da torcere alla donna, le hanno fatto scrivere ulteriori rapporti di pensiero e le hanno ordinato di dire cose offensive nei confronti della Dafa e del suo fondatore.

Altri due round di "sorveglianza speciale"

Nel giugno 2019, la guardia Liu Ruixue ha messo Jiang sotto "sorveglianza speciale" in un angolo della cella per non aver scritto rapporti di pensiero. È stata fatta sedere su un piccolo sgabello per giorni consecutivi monitorata da Cui Lili.

Nonostante le due settimane di abusi Jiang non ha cambiato idea. La guardia le ha detto che avrebbe dovuto raccogliere le sue impronte digitali e l'ha tenuta in cella tuttavia, invece di ottenere le sue impronte digitali, la guardia ha fatto entrare molti caposquadra e capo divisione per parlarle, cercando di convincerla a scrivere rapporti di pensiero. Come incentivo si sono offerti di ridurre la sua pena detentiva ma, vedendo che ciò non funzionava, hanno minacciato di metterla sotto "sorveglianza speciale".

Non importa come ci provassero, Jiang non aveva intenzione di scrivere un rapporto di pensiero. Liu Ruixue era infuriato. Le detenute Tang Weiwei, Zhou Hongman (un’assassina) e alcune altre che hanno esperienza nella tortura delle praticanti del Falun Gong, l’hanno trascinata nell'unità speciale al secondo piano e l'hanno messa sotto "sorveglianza speciale" per la quarta volta.

Due ex praticanti sono state assegnate per convincere Jiang a rinunciare al Falun Gong. Quella notte la guardia Liu Fei ha dato un'occhiata al filmato della telecamera di sorveglianza e le ha detto: «Guarda, abbiamo appena sostituito il sistema, ma non abbiamo iniziato a caricare le registrazioni. Posso metterti sotto "sorveglianza speciale" ogni volta che voglio».

Poco dopo le detenute Zhang Yaoyun e Dong Lei sono entrate, hanno intimidito Jiang e l'hanno picchiata. Dong Xue ha bloccato la telecamera mentre Zhang Yaoyun le ha colpito la testa, il viso ed il mento causandole le vertigini.

A Jiang non è stato permesso di usare il bagno e le detenute l’hanno costretta ad usare le mani invece degli utensili per mangiare. Un gruppo di detenute entrava a sorpresa nell'unità speciale e le chiedeva se aveva intenzione di scrivere il rapporto. Le riempivano la bocca con uno straccio, le tiravano i capelli e le calpestavano le gambe. Le torcevano le braccia dietro la schiena e la costringevano a scrivere frasi per insultare la Dafa ed il suo fondatore. Tutto ciò veniva ripetuto almeno tre o quattro volte al giorno e a volte anche fino a nove volte.

La mano di Jiang sanguinava e le braccia le facevano male: non poteva muoverle e nemmeno toccarle, aveva lividi sotto le braccia e su tutto il corpo, con graffi dolorosi. Non le veniva permesso di usare il bagno e si è sporcata i vestiti due volte.

Tortura disumana

Il 7 luglio 2019, Jiang era al settimo giorno di "sorveglianza speciale" quando l'assistente istruttore Xu Yumei e la guardia Jiang e Hua Lei erano in servizio: quel giorno la praticante è stata sottoposta alla tortura più disumana.

La detenuta Xu Miaomiao (della città di Zibo, che era condannata ad oltre dieci anni) e Dong Xue (di Longkou) hanno picchiato Jiang senza fare le solite pause di un'ora tra una sessione e l'altra. Le percosse arrivavano dure e veloci. Le due detenute hanno torto le braccia della donna fino a quando i tendini si sono lacerati. Anche se ciò non era visibile ad occhio nudo, il dolore era lancinante.

Hanno inoltre impresso forzatamente le impronte digitali di Jiang su un documento e l'hanno picchiata senza pietà. Lei non riusciva a reggersi in piedi ed è caduta a terra, ma loro le gridavano contro dicendole di stare seduta diritta.

La sessione di tortura è durata fino alle 21:00 e Jiang è stata trascinata dalla sala riunioni alla cella n. 203, l'unità speciale, e gettata a terra. La detenuta in servizio le ha gettato dell'acqua addosso e l’ha costretta a sedersi su un piccolo sgabello contro il muro, ma la donna poco dopo si è accasciata di nuovo sul pavimento. Solo dopo molto tempo è riuscita a strisciare lentamente su una scatola di legno per riposare.

Jiang aveva lividi viola e blu sul viso e su tutto il corpo, non poteva alzare le braccia che pendevano inermi. La pelle sotto le sue braccia era tutta graffiata e l'interno del suo braccio destro aveva un grande ematoma. Era coperta di lividi, tagli e graffi e la detenuta in servizio non poteva sopportare di guardarla.

Jiang ha sofferto di forti dolori al basso addome a causa delle percosse ed ha chiesto di vedere il direttore. Voleva parlargli delle torture a cui era stata sottoposta ed essere visitata da un medico, tuttavia la mattina successiva le è stato assegnato un nuovo caposquadra di nome Jiang Ping (che sta scontando una condanna ad oltre dieci anni per frode) e la richiesta di Jiang è stata respinta. L'infermiera della clinica Liu Yuanyuan ha ignorato la sua richiesta imprecando e rimproverandola.

Quel giorno, quando le guardie sono arrivate, la praticante si è confrontata con Liu Ruixue che le ha detto: «Sei ben informata riguardo alla legge. Cosa dovrebbe essere fatto secondo il Prison Act?» e le è stato quindi permesso di mettere ghiaccio sulle sue ferite ed usare acqua calda per lavarsi.

Nascondere gli abusi durante la visita

Il marito di Jiang le ha fatto visita a metà luglio, una settimana dopo la sessione di tortura. La guardia Liu Ruixue le ha detto: «Se tuo marito vede i lividi sul tuo corpo, digli soltanto che hai sbattuto accidentalmente contro il muro».

Nella stanza delle visite, Jiang ha preso la cornetta del telefono usando la mano sinistra, ma non è riuscita a reggerla a lungo a causa del dolore al braccio. Dopo averlo fatto cadere un paio di volte, ha tenuto il telefono in posizione con la testa. Per quanto doloroso fosse, lo teneva per sé e non voleva causare ulteriori preoccupazioni a suo marito. Ha tenuto una conversazione e ha chiesto come stavano il loro figlio ed altri membri della famiglia. Suo marito non ha avuto il coraggio di parlarle del peggioramento dello stato mentale del figlio ed ha borbottato una risposta ambigua.

Il marito della donna ad un certo punto si è rivolto alla guardia Liu Ruixue e ha chiesto: «Che tipo di lavoro deve fare qui?». Liu non se l'aspettava ed ha improvvisato: «Non deve lavorare qui, guarda soltanto la TV e studia». Pensando alla tortura a cui era stata sottoposta solo una settimana prima, Jiang non ha osato dire la verità a suo marito.

Aveva il cuore spezzato guardandolo andarsene dopo la visita e non sapeva che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbe visto.

Sulla via del ritorno, alla divisione, la guardia Liu Ruixue ha visto un secchio posto sotto un condizionatore d'aria per raccogliere le gocce ed ha ordinato a Jiang, che non riusciva nemmeno reggere il telefono durante la visita, di svuotare il secchio pieno d'acqua. Invece di svuotarlo nello scarico, la donna ha annaffiato alcune erbacce appassite sul lato della strada.

Una settimana dopo, l'assistente istruttore Xu Yumei ha incaricato le detenute Jiang Ping e Li Xia di far scrivere alla praticante cose che diffamavano la Dafa ed il suo fondatore, ma lei non ha obbedito.

La guardia Liu Ruixue, ha riferito falsamente al direttore che Jiang stava diffondendo il Falun Gong, così è stata messa sotto "sorveglianza speciale" per quasi due mesi. A metà settembre è stata poi collocata nella cella n. 206 con altre praticanti inflessibili. Durante i suoi ultimi sei mesi nella prigione femminile dello Shandong, Jiang è stata picchiata dalle detenute Liu Xiuqin e Li Yujie.

(Continua.)

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