(Minghui.org) Nel 1996 il signor Zeng Qinghe, della città di Hegang, nella provincia dell’Heilongjiang, ha iniziato a praticare il Falun Gong, una disciplina che coltiva mente e corpo. Nel luglio 1999, dopo che il Partito Comunista Cinese ha lanciato la persecuzione del Falun Gong, Zeng è stato arrestato e recluso più volte. Per un anno è anche stato rinchiuso in un campo di lavoro forzato, ed è stato sottoposto a vari metodi di tortura.

Salute ripristinata

Zeng aveva molti problemi di salute. Il peggiore era l'insonnia causatagli dalla nevrastenia. Non riusciva a dormire da tre mesi, ed era stato curato da molti medici, ma inutilmente. Inoltre la mancanza di sonno gli aveva causato molti altri problemi, tra cui malattie cardiache, polmonari e gastriche, mal di schiena, dolore all'appendice ed alle gambe.

Dopo aver iniziato il Falun Gong era entusiasta di vedere che tutte queste malattie erano guarite. Zeng vive secondo i principi del Falun Gong di "Verità, Compassione e Tolleranza" e si sforza di essere una brava persona.

Arresto, detenzione e lavoro forzato

Il 20 luglio 1999, dopo che il regime comunista cinese ha iniziato la persecuzione, gli ufficiali della stazione di polizia di Goubei hanno tentato di costringere Zeng a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Hanno perquisito il suo appartamento senza mandato e l’hanno molestato costantemente.

Un giorno dell'aprile 2002, alle 2 del mattino, quattro agenti di polizia hanno perquisito il suo appartamento. Da allora per la polizia andare a molestarlo è diventata una routine, soprattutto durante le cosiddette date sensibili, inclusi i grandi eventi in città o gli anniversari legati al Falun Gong.

Il 9 luglio 2005 Zeng è stato arrestato di nuovo mentre faceva visita ad un altro praticante. È stato portato alla stazione di polizia di Xiangyang e picchiato.

Illustrazione della tortura: percosse

La polizia, come prova per incriminarlo, ha preso un volantino del Falun Gong trovato tra le sue cose e nel pomeriggio l’ha mandato al centro di detenzione n. 2 della città di Hegang.

Successivamente è stato condannato ad un anno di detenzione da scontare in un campo di lavoro forzato.

Durante il servizio al campo di lavoro forzato di Suihua, Zeng è stato costretto ogni giorno ad alzarsi alle 3 del mattino. Dopo essersi lavato e pulito, veniva costretto a sedersi su un piccolo sgabello di plastica con la schiena dritta e le mani sulle ginocchia ed a rimanere in quella posizione fino alle 6 del mattino. Dopo aver fatto colazione iniziava a fare il lavoro non pagato, che includeva confezionare stuzzicadenti o vestiti di marca. Dopo una breve pausa per il pranzo il lavoro continuava fino a cena. La sera, quando tornava in cella, doveva continuare a stare seduto sul piccolo sgabello di plastica fino alle 21:00.

Ricostruzione della tortura: piccolo sgabello

Se le guardie non erano soddisfatte del lavoro svolto, portavano la persona oggetto del malcontento in una stanza separata e la picchiavano brutalmente. Tutti i detenuti ogni giorno vivevano nella paura. Zeng è stato picchiato, e non solo dalle guardie. Queste gli hanno bloccato i piedi, preso a calci le gambe, e l’hanno colpito anche con un bastone elettrico.

Ricostruzione della tortura: percosse con il bastone elettrico

Seconda detenzione

La persecuzione di Zeng non è finita al suo rilascio. La notte del 3 giugno 2008, quando è tornato a casa dopo il lavoro, è stato arrestato dagli agenti della stazione di polizia di Xingshangoubei che hanno perquisito il suo appartamento e confiscato i suoi due lettori MP3, due cellulari, diverse copie di Minghui Weekly ed alcuni striscioni. La stessa notte è stato portato al centro di detenzione n ° 2 della città di Hegang.

Il 18 luglio 2008 sei agenti sono andati al centro di detenzione e l’hanno interrogato, picchiato e preso a calci. Poiché Zeng si rifiutava ancora di rispondere alle loro domande e nonostante sapessero che aveva un problema cardiaco, gli hanno ammanettato le mani dietro la schiena e l’hanno appeso ad una corda. Gli hanno anche praticato l’alimentato forzata con una droga sconosciuta.

Ricostruzione della tortura: appeso ad una corda

A causa della tortura subita, che gli ha causato una certa costrizione toracica, è stato mandato in ospedale. L'infermiera ha detto che, date le sue condizioni cardiache, iniettargli farmaci ansiolitici avrebbe messo in pericolo la sua vita, tuttavia la polizia è comunque riuscita a fargli fare un’iniezione. Zeng, dopo essere rimasto in ospedale per una notte, è stato riportato al centro di detenzione.

Il 25 ottobre 2008, tre mesi dopo, la polizia è tornata al centro di detenzione n. 2 ed ha cercato di mandare Zeng al campo di lavoro forzato di Suihua, ma il campo di lavoro forzato ha rifiutato di accettarlo a causa della sua pressione alta, delle malattie cardiache e di alcuni problemi cerebrali. Quando la polizia l’ha riportato al centro di detenzione, anche lì è stato respinto.

Durante la notte è stato trattenuto presso la stazione di polizia; gli agenti l’hanno rilasciato il giorno successivo. Inoltre il direttore della stazione di polizia gli ha somministrato con la forza una droga sconosciuta.

Dopo il suo ritorno a casa la polizia ha continuato a molestare sia lui che la sua famiglia.