(Minghui.org) Il prelievo forzato di organi, il prelievo di organi vitali da donatori non consenzienti, è uno dei peggiori crimini perpetrati dal Partito Comunista Cinese (Pcc), ed è tuttora in corso. Il 24 febbraio scorso l'ETAC (Coalizione internazionale per porre fine all'abuso dei trapianti in Cina) ha tenuto un forum online, per valutare la situazione attuale, oltre che per trovare una soluzione allo scopo di fermare tali atrocità. Più di quaranta funzionari eletti in vari Paesi insieme a 117 organizzazioni hanno partecipato all'evento.

La registrazione video del forum, intitolato "Conferenza sul prelievo forzato di organi da parte del PCC", è disponibile sul sito web di ETAC. Recentemente su Minghui diversi articoli hanno riportato le presentazioni di esperti legali, studiosi di etica e funzionari eletti. Oggi ci concentriamo sulla presentazione di Ivan Vilibor Sinčić.

Sinčić è un politico croato e presidente del partito dello scudo umano, nonché membro del Parlamento Europeo (MEP). Durante il suo discorso ha affermato che il prelievo forzato di organi è la peggiore violazione dei diritti umani perpetrata dal PCC e che i praticanti del Falun Gong sono le principali vittime di tale crimine. Ha chiesto alla comunità internazionale di condannare e sanzionare il PCC per questa tragedia.

Il 24 febbraio scorso Vilibor Sinčić, membro croato del Parlamento europeo, ha parlato del prelievo di organi in Cina

Le vittime sono in prevalenza praticanti del Falun Gong

«Anche se paragonato ad altre brutalità come le gravi violazioni dei diritti umani, tra cui il lavoro forzato, la detenzione arbitraria, i campi di concentramento e la tortura, il prelievo forzato di organi è di gran lunga la più grave offesa ai diritti umani che si possa compiere», ha osservato Sinčić: «Molto spesso il crimine del prelievo forzato di organi viene perpetrato ai danni di persone vive e coscienti. Le vittime sono in gran parte praticanti del Falun Gong, perché la loro salute fisica è solitamente molto buona».

Il deputato ha affermato che il prelievo forzato di organi fa parte della persecuzione sistematica del PCC contro i gruppi di minoranza etnica, i dissidenti politici ed i gruppi religiosi. La repressione politica a Hong Kong rappresenta un altro esempio delle politiche oppressive del Partito Comunista Cinese. Vivendo oggi nel ventunesimo secolo, siamo testimoni del grande divario che esiste tra la violazione dei diritti umani in Cina ed i diritti universali, di cui tutti dovrebbero beneficiare.

Secondo Sinčić molte persone non sono consapevoli di tali violazioni dei diritti umani messe in atto dal PCC. Non sanno dei maltrattamenti e degli esperimenti medici sugli uiguri nei campi di concentramento. Di conseguenza ha affermato: «Dovremo aumentare la consapevolezza dei problemi e rendere pubbliche le informazioni».

Profondo coinvolgimento del PCC nel prelievo di organi

Il PCC è pesantemente coinvolto nel prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza. Questa pratica dura da più di dieci anni, ma il regime cinese la nega.

Sinčić ha riferito che nel mondo due terzi dei pazienti sottoposti ad intervento di trapianto si sono recati in Cina a farsi operare. In Croazia, per esempio, bisogna aspettare molti anni per un trapianto d'organo. In Cina il tempo di attesa è molto più breve, spesso solo pochi giorni. È improbabile che il PCC non conosca l'importanza di questa discrepanza, infatti il regime partecipa attivamente al prelievo forzato di organi, anche se continua a mentire allo stesso tempo. Alla fine il prelievo di organi è diventato uno strumento del PCC per eliminare i dissidenti politici oltre che per realizzare enormi profitti.

Il deputato croato ha ammesso di essersi molto arrabbiato, come essere umano, quando ha saputo per la prima volta del prelievo forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese, diversi anni fa. Era anche profondamente dispiaciuto, perché quasi nessun alto funzionario della comunità internazionale aveva preso provvedimenti per fermare tutto ciò.

Sono necessari sforzi congiunti

Sinčić considera positivo che quest’anno si stia focalizzando l'attenzione sul prelievo forzato di organi da parte del PCC. Questo significa che sempre più persone ne hanno sentito parlare e si sono tenute più conferenze per approfondire la questione.

Fermare il crimine richiede anche sforzi congiunti tra molti Paesi. Come eurodeputato ha affermato che l'Unione Europea non ha criticato apertamente il PCC a causa della preoccupazione per le relazioni commerciali con la Cina. Ha detto che tutto ciò deve finire e che la vita delle persone dovrebbe essere messa al primo posto, che è giunto il momento di porre fine alla paura del PCC, in modo che l'Unione Europea ed il mondo intero assumano una posizione chiara contro il regime.

Alcune società straniere hanno tratto benefici dal prelievo e dal commercio di organi, tra cui varie aziende europee, statunitensi e di Paesi asiatici. Inoltre varie multinazionali sono anche collegate al sistema del lavoro forzato in Cina.

Sinčić ha proposto di condurre delle indagini sulle imprese coinvolte e di mettere in atto sanzioni contro tali attività e contro i singoli violatori. Ha detto che questo è il momento per la comunità internazionale di dire no al prelievo forzato di organi in Cina.