(Minghui.org) Un residente della città di Qiqihar, provincia dell’Heilongjiang, è stato arrestato lo scorso 29 marzo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Sua figlia, che ha una disabilità mentale, è stata lasciata a casa senza nessuno che se ne prenda cura.
Nei giorni precedenti l'arresto del signor Yang Licheng la polizia ed i membri del comitato residenziale l’hanno molestato più volte. Dong, il direttore della stazione di polizia di Zhanqian che ha guidato il suo arresto, ha rivelato che è stato il Comitato per gli affari politici e legali (un'agenzia extragiudiziaria incaricata di perseguitare il Falun Gong) ad ordinare la sua persecuzione.
Yang, settantenne, è stato ripetutamente preso di mira negli ultimi ventidue anni per aver sostenuto la sua fede. È stato gravemente torturato mentre era detenuto nel campo di lavoro forzato di Fuyu nel 2000, nel dipartimento di polizia del distretto di Tiefeng nel 2009 e nella prigione di Tailai tra il 2010 e il 2013.
Rievocazione della tortura: Testa coperta da un sacchetto di plastica
Yang ha raccontato che, dopo il suo arresto del 5 giugno 2009, la polizia l’ha costretto a sedersi su una sedia di ferro, poi gli ha coperto la testa con un sacchetto di plastica, ammanettato le mani dietro la schiena e attaccato degli elettrodi ai pollici ec ai genitali per dargli la scossa. Il suo corpo continuava a contorcersi ed aveva un forte dolore al petto. Gli agenti poi l’hanno spinto a terra e gli hanno legato la testa ai piedi, tenendolo ancora ammanettato dietro la schiena. Ha sudato così tanto che ha formato una pozza sul pavimento.
L’uomo è stato condannato a quattro anni nel dicembre 2009 e portato presso la prigione Tailai nel gennaio 2010. Quando si è rifiutato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong le guardie l’hanno costretto ad accovacciarsi. Divideva il letto con diversi detenuti e poteva dormire solo su un fianco. Una volta i detenuti l’hanno privato del sonno per tre giorni: non appena chiudeva gli occhi, gli versavano acqua fredda sulla testa.
Oltre alla tortura, è stato anche costretto a smistare bacchette e stuzzicadenti ed a pulire i bagni.
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