(Minghui.org) Una settantenne di Xinxiang, provincia dell'Henan, ha ricorso in appello contro la condanna a tre anni di prigione per aver sensibilizzato la gente riguardo alla persecuzione del Falun Gong. Altri due residenti locali, tra cui un uomo di ottant'anni, stanno aspettando il verdetto a causa della loro fede condivisa.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 15 ottobre 2019 Guo Shengli è stata arrestata, dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione, confiscandole i libri ed una foto del fondatore del Falun Gong, oltre a diverse schede di memoria e contanti.

La donna è stata, in un primo momento, trattenuta per quindici giorni nel centro di detenzione della città di Xinxiang, ed in seguito rilasciata su cauzione dopo averla costretta a pagare 5.000 yuan (circa 640 euro).

Il 24 dicembre dell'anno scorso la Procura della città di Weihui ha approvato l'arresto di Guo, ed ha ordinato alla polizia di riprenderla in custodia lo stesso giorno. È stata riammessa nel centro di detenzione di Xinxiang.

Processata dal tribunale di Weihui il 9 marzo scorso, è stata condannata a tre anni di prigione ed il 29 marzo multata di 3.000 yuan (circa 384 euro). La donna ha ricorso in appello al tribunale intermedio di Xinxiang.

Il 28 agosto dell'anno scorso altri due praticanti di Xinxiang, l'ottantenne Zheng Jiajin e la sessantaseienne Zhu Fenglan, sono stati arrestati per aver prodotto materiale informativo sul Falun Gong. I loro computer e le loro stampanti sono stati confiscati.

Zheng è stato in seguito rilasciato dopo che il centro di detenzione locale gli ha negato l'ammissione a causa della sua salute, mentre Zhu è stata trattenuta nel centro di detenzione di Xinxiang. Il 23 febbraio scorso entrambi sono stati processati dal tribunale della contea di Hui e sono tuttora in attesa di verdetto.