(Minghui.org) Nel settembre dello scorso anno il funzionario del governo cinese incaricato di perseguitare i praticanti della Falun Dafa, insieme al segretario del Partito ed al direttore della Federazione femminile, hanno lavorato insieme nel mio villaggio per lanciare la campagna ‘Zero-Out’ contro i praticanti della Falun Dafa. Il PCC, con questa iniziativa, ha cercato di costringere ciascun praticante presente sulla lista nera del governo a rinunciare alla propria fede.

Questi incaricati passavano di casa in casa per spingere i praticanti della Dafa a scrivere le tre dichiarazioni, nelle quali promettono di rinunciare al loro credo. Dicevano a tutti: “Se firmate toglieremo il vostro nome dalla lista nera e non vi disturberemo più, ma quelli che non firmeranno non solo saranno privati dei benefici dell’assistenza sociale, ma i loro figli non avranno possibilità di andare a scuola, entrare nell’esercito o trovare un lavoro. Dovranno anche partecipare a sessioni di lavaggio del cervello per essere trasformati. In poche parole, questa volta nessuno può permettersi di non firmare”.

Alcuni praticanti hanno strappato immediatamente i fogli davanti ai funzionari.

“Nel tentativo di costringermi a firmare dichiarazioni in cui avrei promesso di rinunciare alla mia fede, la polizia ed i funzionari del villaggio dal 20 luglio 1999 mi hanno molestata ogni anno. Ho sempre chiarito la verità e non ho mai collaborato con loro. Mi consideravano una persona chiave della zona e stavolta hanno indirizzato tutti i loro sforzi su di me”.

“Mia nipote mi ha riferito che mia figlia ha scritto qualcosa su un foglio e le ha chiesto di darla al direttore della Federazione femminile. Ho chiamato immediatamente mia figlia per sapere cosa avesse scritto. Mi ha detto che la segretaria del partito del villaggio l’aveva chiamata e le veva fatto pressione affinché scrivesse qualcosa e firmasse le dichiarazioni a mio nome”.

“La segretaria del partito sosteneva che le autorità di livello superiore avevano lanciato la campagna "Zero-Out" contro i praticanti della Falun Dafa e che ero considerata una persona chiave e sarei stata mandata in un centro per il lavaggio del cervello o, se non avessi collaborato, mi avrebbero fatto del male. Infine ha suggerito a mia figlia di scrivere e firmare per me, e mia figlia ha accettato”.

Ho detto a mia figlia: “Non possiamo assolutamente firmare con tanta disinvoltura. Non posso permettere che tu venga punita per questo misfatto. La riprenderò".

Lei preoccupata mi ha risposto: "Mamma, hai già settantacinque anni. Non posso permettere che ti perseguitino. Sono disposta ad assumermi la responsabilità”.

“Questa non è una questione di assumersi la responsabilità a livello umano. La Falun Dafa è la Fa dell’universo. Chiunque vada contro la Fa sta commettendo un grande peccato. È semplicemente così grave. Io coltivo “Verità, Compassione e Tolleranza” per essere una buona persona, e non ho fatto nulla di male. Ho il Maestro e la Dafa. Sarò al sicuro. Per favore, non preoccuparti per me perché non collaboro con il PCC”.

Sono andata subito all’ufficio del villaggio, ma non c'era nessuno. Allora sono andata a casa della direttrice e le ho chiesto: “Per favore, fammi vedere cosa ha scritto mia figlia”.

La direttrice ha risposto: “Questa volta i nostri superiori sono molto determinati e dobbiamo raggiungere completamente l’obiettivo ‘Zero-Out’. Devi collaborare”.

“Prima devi farmela vedere” – ho risposto: “Devo sapere cos’ha scritto”. La direttrice, con riluttanza, ha tirato fuori da un cassetto i tre fogli di carta. Vedendoli ho esclamato: “Ha scritto davvero tanto! Dovrò portarli a casa per leggerli”.

Lei con fare deciso mi ha detto: “Devi restituirli non appena avrai finito. Sai che i miei superiori sono molto seri su questo punto e nessun praticante può farla franca. Dovresti sapere cosa significa ‘Zero-Out’”.

Ho preso le dichiarazioni scritte da mia figlia e le ho strappate immediatamente e, con le lacrime agli occhi, ho anche giurato al Maestro Li che non avrei mai tradito Lui o la Dafa.

A fine anno il funzionario della borgata, la segretaria del partito del villaggio ed il direttore della Federazione femminile hanno bloccato tutte le mie indennità, per un totale di più di 2.000 yuan (circa 250 euro) al mese, di conseguenza sono dovuta andare a lavorare per guadagnarmi da vivere. Mi sono risentita con coloro che mi perseguitavano e questa situazione ha rivelato i miei attaccamenti al risentimento ed alla competitività.

Recentemente ho letto alcuni articoli di condivisione delle esperienze dei praticanti sul sito Minghui.org e ho capito che avere tutte queste nozioni umane era sbagliato. Non dovrei prendermela con quei funzionari, poiché loro sono in una condizione più miserevole per aver commesso crimini contro la Dafa.

Condivido la mia esperienza non solo per smascherare il male, ma anche per ricordare agli altri praticanti di non affrontare i problemi usando nozioni umane. Finché crediamo fermamente nel Maestro e nella Dafa, non ci sarà prova che non possiamo superare!