(Minghui.org) Mentre si trovava ricoverata in ospedale, Chen Guifen di ottantuno anni, è stata condannata ad un anno e mezzo di prigione. La donna è stata riportata in custodia anche se le autorità le avevano inizialmente permesso di scontare la pena fuori dal carcere.
Lo scorso anno Chen, residente a Chongqing, è stata arrestata dopo essere stata ripresa da una telecamera di sorveglianza a distribuire materiale sul Falun Gong in una zona residenziale.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica pratica spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
L'11 luglio scorso, poco dopo essere comparsa innanzi al tribunale di Jiulongpo, ha avuto un ictus ed è rimasta paralizzata su un lato del corpo.
Il 17 settembre, mentre era ancora in ospedale, il giudice si è recato nel reparto in cui era ricoverata e l'ha condannata ad un anno e mezzo con una multa di 1.000 yuan (circa 130 euro). Tutti e cinque i testimoni erano agenti coinvolti nel suo arresto; la polizia ha anche sottratto cinque anni dalla sua età anagrafica reale per poterla denunciare.
Quando Chen è stata dimessa dall'ospedale, la polizia le ha riferito che il giudice le avrebbe permesso di scontare la pena fuori dal carcere a patto che avesse firmato una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e che ciò faceva parte della campagna nazionale "Zero out", in base alla quale si richiede ad ogni praticante del Falun Gong sulla lista del governo di firmare una dichiarazione di rinuncia. Le hanno detto anche che, se l’avesse fatto, avrebbero smesso di molestarla, ma lei si è rifiutata.
La donna, tornata a casa, ha ripreso a praticare il Falun Gong e la sua salute è migliorata rapidamente. Nei mesi successivi, dopo aver saputo della sua guarigione, la polizia è tornata più volte e l'ha portata in ospedale per un controllo fisico.
Il 6 aprile di quest’anno è stata ripresa in custodia dopo aver superato l'ultimo controllo, anche se necessita di un bastone per camminare. A suo figlio è stato chiesto di recarsi alla stazione di polizia a ritirare il suo cellulare e le sue scarpe.
Chen è ora reclusa nel centro di detenzione del distretto di Jiulongpo. La polizia ha detto che verrà trasferita alla prigione femminile di Chongqing nel giro di due settimane ed ha comunicato a suo figlio che, dopo la sua incarcerazione, potrà chiedere la condizionale, ma lui dubita che le autorità mantengano parola data.
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