(Minghui.org) Dopo diversi mesi di domande riguardo a dove si trovasse, i familiari di Gao Lijuan hanno finalmente scoperto il luogo della sua detenzione.

Il 28 dicembre 2017 Gao, un'insegnante quarantanovenne di Tianjin, è stata arrestata per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Durante la sua reclusione al centro di detenzione n. 3 del nuovo distretto di Binhai il suo avvocato le ha fatto visita diverse volte ed i familiari, di tanto in tanto, le hanno inviato vestiti e denaro.

Nel gennaio dell'anno scorso la donna è stata condannata a nove anni di pena detentiva oltre al pagamentodi una multa di 30.000 yuan (circa 3.856 euro). Quando, nel mese di giugno successivo alla condanna, i suoi familiari si sono recati al centro di detenzione per fare un deposito in denaro per il suo fabbisogno, è stato detto loro che non si trovava più lì. Una guardia ricordava che era detenuta lì, ma era stata portata via.

I familiari hanno in seguito contattato la prigione femminile di Tianjin (l'unica prigione femminile della città) attraverso l'ufficio dell'amministrazione penitenziaria per informarsi su dove si trovasse, ma non era nemmeno lì.

Dopo aver chiesto in giro è stato detto loro che c'era la possibilità che fosse stata incarcerata nella prigione di Binhai. Anche se quella è una prigione maschile, una reclusa del centro di detenzione n. 3 del nuovo distretto di Binhai ha ricordato che, nel 2019, una guardia le aveva confidato che qualche detenuta poteva essere stata portata lì.

I familiari si sono recati anche alla prigione di Binhai a cercarla, ma è stato detto loro che non c'era e che non esisteva neppure un reparto femminile nella prigione.

L'8 febbraio scorso, dopo una lunga ricerca, i familiari hanno avuto conferma che la donna si trovava ancora proprio in quel centro di detenzionee che il suo avvocato le aveva fatto visita. Non è chiaro perché le guardie abbiano detto che era stata portata via.

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