(Minghui.org) Nel 2011 una quarantasettenne della città di Lanzhou, provincia del Gansu, ha perso la sua licenza di avvocatessa dopo che le autorità si erano rifiutate di rinnovarla per il fatto che non voleva rinunciare al Falun Gong. Jin Yijun non è più in grado di esercitare la sua professione e spesso viene molestata dal comitato residenziale.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Molestata nel 2019 e nel 2020

Alla fine del 2019 alcuni membri del comitato residenziale del suo quartiere l'hanno costantemente e sistematicamente molestata. La prima volta, quando non si trovava a casa, hanno costretto suo marito a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong a suo nome, ordinandogli di non dirle niente.

Il 28 luglio dell'anno scorso il direttore del comitato residenziale Yang Bin e quattro membri dello staff si sono recati nuovamente presso la sua abitazione. C'erano solo suo marito e suo figlio e quando la donna è rientrata a casa se n'erano già andati.

Il 4 settembre successivo Yang è tornato ancora a visitarla. Le ha scattato delle foto e la donna gli ha chiesto di smettere di molestarla. Yang ha detto che il Comitato per gli Affari Politici e Legali della città, un'agenzia extra-giudiziaria incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong, voleva verificare che lei avesse veramente smesso di praticare, data la dichiarazione che aveva presentato.

Poiché Jin non ha mai scritto la dichiarazione, ha chiesto al funzionario chi l'avesse fatto per conto suo. Yang ha risposto che era nuovo del lavoro e non sapeva nulla della "sua" dichiarazione.

Tra il 15 e il 28 ottobre, Zhang Shiquan, un altro membro dello staff del comitato residenziale, l'ha molestata più volte, sostenendo di dover condurre un censimento.

Molestata nel 2021

Il 26 febbraio di quest’anno il membro del comitato residenziale Lin Jing ha bussato alla sua porta e, dato che non ha trovato nessuno in casa, se n'è andato.

Il 1° marzo è stata la volta di Chen Dahong, un poliziotto responsabile del suo quartiere, che ha bussato di nuovo alla sua porta e, non ricevendo alcuna risposta, anche lui se n'è andato. Sia Chen che Lin Jing hanno poi raccontato alla donna dei loro tentativi falliti.

Il pomeriggio del 2 marzo Ba Juanjuan, direttore del comitato residenziale, si è recato a casa di Jin e, poiché non c'era ancora nessuno in casa, ha chiesto all'amministratore di interrompere l’erogazione dell'acqua e dell'elettricità al suo appartamento.

Alle 19:00, quando è tornata a casa ed ha scoperto che l'elettricità e l'acqua erano state staccate, l'amministratore aveva già staccato dal lavoro.

La mattina dopo, mentre Jin stava parlando con l'amministratore per informarsi sulla situazione, sono arrivate diverse persone del comitato residenziale, tra cui i direttori Wang Jianzhong, Yang e Ba, e Lin Jing, assieme all'ufficiale di polizia Chen.

I funzionari hanno chiesto a tutti di andare a casa sua per parlarne, ma lei ha rifiutato dicendo che avrebbero potuto parlare nell'ufficio dell'amministratore.

Mentre cercava di farsi spiegare le basi legali per le loro molestie, l'ufficiale Chen camminava avanti e indietro scattandole foto da diverse angolazioni, anche a meno di 12 pollici (30,48 centimetri) dal suo viso. Quando si è avvicinato di nuovo, lei gli ha afferrato il telefono per impedirglielo.

Chen ha lasciato rapidamente la stanza seguito dagli altri funzionari. Quando Jin ha lasciato l'ufficio, una macchina della polizia era parcheggiata fuori dall'edificio ed i membri del comitato residenziale si trovavano nel cortile. Sono andati a chiederle di restituire il cellulare, anche se l'avevano già ricevuto dal marito.

Nei giorni successivi la donna ha cercato i direttori del comitato residenziale per informarli che nessuna legge in Cina considera il Falun Gong un crimine e che quindi loro stavano violando la legge con le loro molestie.

Il 14 aprile scorso si è recata alla stazione di polizia di Xiaoxihu ed ha chiesto all'ufficiale responsabile perché avesse mandato degli agenti per molestarla il 3 marzo. L'ufficiale le ha risposto che dovevano indagare sulle sue attività mentali.

Lei ha affermato che non c'era alcuna base legale per la persecuzione. Gli ha anche dato due documenti: l'avviso dell'ufficio di pubblicazione cinese che ha revocato il divieto di pubblicazione del Falun Gong nel 2011 e la lista dei culti identificati dal Ministero della Pubblica Sicurezza, che non include il Falun Gong. Mentre parlava, alcuni agenti l’hanno nuovamente fotografata.

Il 22 aprile scorso Lin Jing del comitato residenziale l'ha chiamata avvertendola che i membri del comitato degli affari politici e legali avevano chiesto di parlare con lei. Jin ha accettato di incontrarli il 25 aprile (domenica) nell'ufficio del comitato residenziale. I dettagli dell'incontro non sono stati ancora chiariti.

Articolo correlato:

Former Legal Professional Sues Jiang Zemin for Wrongful Imprisonment