(Minghui.org) Nell'ambito della campagna nazionale "Zero-out" contro i praticanti del Falun Gong il Comitato per gli affari politici e legali della città di Suihua e l'Ufficio 610hanno ordinato alla polizia ed ai membri del comitato residenziale di molestare i praticanti locali.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nei mesi di marzo ed aprile di quest'anno venticinque praticanti sono stati molestati, solo nel distretto di Beilin nella città di Suihua. Otto di questi hanno settant'anni e due quasi ottanta.

Zhao Xiaoyu e la sua famiglia sono stati molestati ed intimiditi per quattro volte

Il 19 marzo scorso un ufficiale di polizia della stazione di Chunlei, situata nel distretto di Beilin, ha chiamato il marito di Zhao Xiaoyu per controllare se lei praticasse ancora il Falun Gong. Suo marito ha detto all'ufficiale che non avrebbe potuto smettere. L'ufficiale gli ha ordinato di non lasciarla uscire di casa o contattare altri praticanti.

Intorno alle 8:30 del 2 aprile l'uomo ha risposto alla telefonata di un ufficiale di polizia, il quale ha riferito che era giunta a Suihua la squadra provinciale di ispezione ed ha chiesto a Zhao di non uscire di casa per sensibilizzare le persone sul Falun Gong. Più tardi hanno nuovamente telefonato cercando la donna. Suo marito ha risposto di nuovo alla chiamata e l'uomo gli ha detto che sua moglie Zhao veniva considerata un obiettivo importante, che la stavano monitorando ed ha sottolineato che la polizia non voleva che se ne andasse in giro per la città a diffondere informazioni sul Falun Gong.

Il 18 aprile scorso il segretario di partito del Comitato residenziale di Xingyuan, Yang Zhigang, si è recato anche lui a casa di Zhao, chiedendole se stava ancora praticando il Falun Gong. Zhao gli ha risposto decisa: "A chiunque mi faccia questa domanda, risponderò sempre di sì". Non essendo riuscito a persuaderla, il funzionario se n'è andato.

Donna di settant’anni molestata per giorni dopo essere stata rilasciata dalla prigione

Il 17 marzo scorso la prigione femminile provinciale dell'Heilongjiang ha rilasciato la settantenne Liu Xiulian, dopo che aveva scontato una pena di due anni e mezzo. Suo marito è morto per la preoccupazione ed il dolore sei mesi dopo la sua incarcerazione.

Da marzo è stata molestata varie volte attraverso telefonate di funzionari dell'ufficio 610 e della stazione di polizia, oltre che da membri del comitato residenziale.

Molestie da parte del personale del comitato residenziale

Nei mesi di marzo ed aprile alcuni membri del comitato residenziale di Biguiyuan hanno ripetutamente bussato alla porta di Liu Rui per molestare lei e sua madre che è cieca. Quando la donna si è rifiutata di aprire, hanno urlato da fuori per intimidirla.

Ogni volta che un volantino con informazioni sul Falun Gong veniva avvistato nel suo quartiere, i membri del comitato residenziale bussavano alla sua porta per molestarla e denunciarla al Comitato per gli affari politici e legali della città di Suihai ed all'Ufficio 610. Nel frattempo l'hanno monitorata e seguita, ordinando persino al personale di sicurezza della comunità ed agli inservienti di tenerla d'occhio.

Il Comitato residenziale di Biguiyuan, che amministra diversi quartieri, adotta le stesse tattiche usate nei confronti di Liu per molestare e minacciare i praticanti del Falun Gong.

Un giorno, all'inizio di aprile, i membri dello staff del Comitato residenziale di Huayuan, nel distretto di Beilin, si sono recati la mattina presto presso l'abitazione di Hou Yulin per molestarlo. Gli hanno chiesto se praticava ancora il Falun Gong. Hou ha risposto di sì. L’hanno minacciato ricordandogli che il PCC gli paga lo stipendio, ma lui ha affermato di essersi guadagnato lo stipendio attraverso il suo duro lavoro.

Nel pomeriggio tre persone sono tornate a casa sua per controllarlo. Sono entrate nell'appartamento guardandosi intorno, quindi se ne sono andate senza dire nulla.

Molestie telefoniche

Il 9 e il 13 aprile scorsi Li Deqin ha ricevuto due telefonate da sconosciuti sul suo cellulare. Già il 19 marzo un agente della stazione di polizia di Chunlei aveva chiamato suo figlio chiedendogli se sua madre e sua nonna stessero ancora praticando il Falun Gong. L'ufficiale gli aveva riferito che sua madre era una persona importante tra quelle che stavano controllando e che le avevano ordinato di non uscire per raccontare alla gente i fatti sul Falun Gong.

All'inizio di aprile Chen Yingchao ha ricevuto una telefonata dalla stazione di polizia di Jianshe in cui gli agenti chiedevano se praticava ancora il Falun Gong e se la sua famiglia viveva nello stesso posto. Chen ha risposto che la sua famiglia non viveva più nel distretto sotto la giurisdizione di quella stazione.

Anche Zhang Zhijie ha ricevuto telefonate moleste, all'inizio di aprile di quest'anno, dalla stazione di Shengli e dai lavoratori della comunità.

I nomi di tutti i praticanti molestati

Tra gli altri praticanti del Falun Gong che sono stati molestati nel distretto di Beilin in marzo ed aprile sono inclusi: Wang Yiyoung, Liu Zhulin, Jiang Guilin, Xue Shuzhen e suo marito, Zhao Shufen, Bai Yang, Zhou Guilan, Jiao Zhihui (noto anche come Jiao Li), Yang Zhihong, Gao Jinshu, Han Xiulan, la madre di Liu Rui, Bai Shulin e sua moglie Li Yingxia, Liu Yuhua, Cao Yinghua e Chen Shufan.