(Minghui.org) Una residente della città di Sanmenxia, provincia dell’Henan, dopo aver terminato un precedente periodo di reclusione, è stata condannata a quattro anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel maggio 2015 la signora Cai Yuhua è stata arrestata per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del regime comunista che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong. È stata condannata alla reclusione nella prigione femminile di Xinxiang e rilasciata nel 2018. Nonostante la sua salute cagionevole, dovuta alle torture subite in prigione, si è presa cura del suocero costretto a letto.

Nel giugno scorso ha presentato un reclamo contro la sua ingiusta condanna e ha anche fatto ricorso contro la decisione dell'ufficio di previdenza sociale di sospendere l’erogazione della sua pensione, in modo da costringerla a restituire i soldi che aveva ricevuto durante il suo periodo di detenzione. I funzionari hanno dichiarato che una nuova politica ha stabilito che nessun praticante del Falun Gong imprigionato per la sua fede dovrebbe ricevere alcun fondo pensionistico, anche se nessuna legge cinese sul lavoro lo prevede.

All'inizio di agosto dello scorso anno la praticante è stata arrestata di nuovo e reclusa nel centro di detenzione della città di Sanmenxia. Nell’aprile scorso è stata condannata a quattro anni e mezzo e trasferita nella prigione femminile di Xinxiang.

Oltre alle due pene detentive, prima del 2005, è stata condannata a scontare un periodo in un campo di lavoro, ma i dettagli, al momento della stesura dell’articolo, sono sconosciuti.

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