(Minghui.org) A settembre 2019, quando Zhou Qin è stata arrestata in segreto, i suoi familiari non l’hanno più potuta vedere. Recentemente sono stati informati che la loro cara, sessantunenne ex insegnante di inglese, è stata condannata a scontare una pena di sei anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

Zhou, una praticante residente a Guiyang, nella provincia del Guizhou, viveva da sola e nel settembre 2019 ha perso improvvisamente i contatti con la sua famiglia. Non potendo raggiungerla, la cugina è andata a casa sua a cercarla, ma nessuno ha aperto la porta, inoltre nessuno dei suoi vicini ricordava di averla vista.

La cugina di Zhou è tornata qualche giorno dopo, ma lei non era ancora ritornata. Il 4 ottobre ha denunciato la sua scomparsa alla polizia locale e le hanno detto che era stata arrestata. Ha chiesto il motivo dell’arresto e dove fosse detenuta, ma gli agenti si sono rifiutati di rispondere.

Nei mesi successivi, la cugina ed i suoi amici l’hanno cercata in quasi tutti i centri di detenzione di Guiyang, ma senza successo, alla fine l'hanno trovata al centro di detenzione femminile di Sanjiang, una struttura nella periferia di Guiyang.

Nel dicembre 2019 e nel gennaio 2020, i familiari di Zhou hanno effettuato per lei due versamenti in contanti ma, in seguito allo sviluppo della pandemia di coronavirus, il centro di detenzione ha smesso di riceverli per i depositi.

Il 19 aprile scorso la famiglia di Zhou ha ricevuto la comunicazione della sua condanna a sei anni di detenzione e sembra che sia stata portata nella prigione femminile del Guizhou (nota anche come prigione Yangai), ma le autorità le hanno negato le visite.