(Minghui.org) Il signor Zhang De è stato detenuto in un campo di lavoro forzato per due anni ed incarcerato due volte, per un totale di quattordici anni e sei mesi, per essersi rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina per la coltivazione della mente e del corpo che è stata perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Il 27 giugno dell’anno scorso, alla scadenza della sua seconda pena detentiva, è stato rinchiuso in un centro per anziani. È riuscito a fuggire, ma è ancora braccato dai funzionari del governo.

Nato nel 1972, Zhang è un artista di Haicheng, città di Anshan, provincia del Liaoning. Ha subito un intervento chirurgico importante nel 1998 dopo aver lasciato l'esercito, dopodiché ha iniziato a praticare il Falun Gong ed ha recuperato rapidamente la sua salute.

Diventare un senzatetto

Poiché è stato ripetutamente detenuto, Zhang non aveva un posto dove andare quando è stato rilasciato il 27 giugno dell’anno scorso, dopo aver terminato la sua ultima pena detentiva di quattro anni e cinque mesi. Dopo diverse trattative il governo della città di Haicheng l’ha sistemato in un fatiscente centro per anziani come alloggio temporaneo ed ha installato una telecamera di sorveglianza per monitorarlo.

Non gli è stato permesso di lasciare l'edificio, né gli sono stati forniti i beni di prima necessità. Voleva andarsene, ma il cancello di sicurezza era chiuso. Non lo lasciavano nemmeno andare a trovare la sua famiglia.

Shi Chunfeng, un membro dello staff dell'Ufficio di Giustizia di Nantai, ha minacciato Zhang dicendogli: "Non pensi che il centro sia meglio della prigione?".

Rendendosi conto che le autorità stavano cercando di costringerlo a rinunciare alla sua fede, Zhang è fuggito.

Ora il suo problema è come sopravvivere. Zhang suonava la chitarra elettrica. Ha cercato di trovare un lavoro, ma siccome il governo locale non gli rilascerà una carta d'identità, ciò non sarà possibile.

Zhang ora è un senzatetto. Il governo locale lo sta ancora cercando. Hanno chiamato la sua famiglia chiedendo dove fosse. Il 4 giugno scorso hanno chiamato di nuovo i suoi familiari.

Due anni di lavori forzati e dieci anni di carcere

Per aver sostenuto la sua fede, Zhang è stato detenuto per un totale di sedici anni e cinque mesi.

Il suo primo arresto è avvenuto nel 2000, quando aveva trent’ anni. È stato portato nel campo di lavoro forzato di Yuemingshan per due anni e, poco dopo essere stato rilasciato, è stato nuovamente arrestato e rinchiuso in una stanza vuota della stazione di polizia dove è stato incatenato al muro con le braccia e le gambe distese.

Quando la polizia gli ha coperto la testa con un sacchetto di plastica è svenuto. Gli agenti hanno colpito la sua testa molte volte come un sacco di sabbia. Per assicurarsi che nessuno fosse testimone dell'abuso, Liu Ling, la donna responsabile, ha cacciato i presenti.

Ricostruzione della tortura: sacchetto di plastica sopra la testa

Zhang è stato successivamente portato al centro di detenzione di Haicheng. Mentre era lì, una guardia ed il suo assistente hanno usato due bastoni elettrici per colpirgli la bocca, il collo, la testa ed altre aree sensibili, provocandogli delle vesciche. In seguito gli hanno incatenato il collo, i polsi e le caviglie. Le guardie hanno anche attaccato alle catene una grossa sfera di metallo che pesava 60 libbre (circa 27 chilogrammi), facendo sfregare la pelle dei suoi piedi, delle sue mani e del suo collo.

Nel 2003, dopo mesi di detenzione, Zhang è stato condannato a dieci anni di carcere dal tribunale della città di Haicheng.

La prima volta è stato nella prigione di Wafangdian, prima di essere trasferito nella prigione n. 2 di Shenyang, dove è stato privato del cibo e gli è stato negato l'uso del bagno. È stato anche colpito con bastoni elettrici, costretto a stare in piedi ed accovacciato per lunghi periodi di tempo, ammanettato, legato, sottoposto ad alimentazione forzata e gli è stata versata addosso acqua bollente o ghiacciata.

Altri quattro anni di prigione

La mattina del 28 giugno 2016, agenti in borghese hanno fatto irruzione nella casa di Zhang, sostenendo che fosse coinvolto in un incidente stradale e chiedendo di vedere la sua carta d'identità. Quando l'ha esibita molti di loro hanno iniziato a soffocarlo e l’hanno spinto a terra prima di arrestare lui ed il suo amico. Zhang non riusciva a respirare quando è stato portato alla stazione di polizia di Nantai, e si è ripreso solo dopo aver sputato sangue.

Quel giorno, l'Ufficio 610della provincia del Liaoning si era coordinato con i dipartimenti di polizia, gli uffici di sicurezza interna, le stazioni di polizia e gli agenti di strada in tutte le città per eseguire gli arresti dei praticanti del Falun Gong. Hanno usato la sorveglianza, il monitoraggio e, tramite la posizione rilevata con i telefoni cellulari, hanno fatto irruzione nelle abitazioni dei praticanti contemporaneamente tra le cinque e le sette del mattino, secondo un metodo pre-architettato.

L'arresto di Zhang è stato approvato il 17 luglio 2016: è stato condannato a quattro anni e cinque mesi di carcere il 21 settembre. Ha fatto appello all tribunale intermedio, ma il verdetto originale è stato confermato sotto la coercizione dell'Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong. Zhang ha scontato questo periodo nella prigione di Kangjiashan nella città di Shenyang.

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