(Minghui.org) Lo scorso 15 luglio, i praticanti della Falun Dafa della Svizzera francese hanno tenuto un'attività di fronte al Palais Wilson, dove si trova l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR). Hanno invitato il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e il governo svizzero a fare pressione sul Partito Comunista Cinese (PCC) per fermare la persecuzione dei praticanti della Falun Dafa in Cina, che perdura da ventidue anni, e condannare il prelievo forzato di organi, autorizzato dallo Stato, messo in atto dal PCC. Nonostante la pioggia, quattro consiglieri svizzeri hanno partecipato all'evento per esprimere il loro sostegno alla protesta pacifica dei praticanti. Diversi consiglieri che non hanno potuto essere presenti hanno inviato lettere di sostegno.

I praticanti protestano sotto la pioggia contro la persecuzione, che perdura da ventidue anni, di fronte alla sede del OHCHR, il 15 luglio

Una rappresentante dei praticanti della Falun Dafa parla all'evento

Il consigliere Nicolas: “Vi darò il mio pieno sostegno!”

In un'intervista Walder Nicolas, membro del Consiglio nazionale svizzero e membro del Comitato per la politica estera del Consiglio, ha specificamente menzionato che il Consiglio ha chiesto al governo svizzero di aggiungere una risoluzione sui diritti umani e sociali durante la negoziazione del prossimo accordo di libero scambio con la Cina. La risoluzione sarà inserita all'ordine del giorno del prossimo Consiglio. Il consigliere Nicholas ha anche affermato: “Di recente abbiamo votato una proposta per studiare la sicurezza e le condizioni di vita delle minoranze tibetane e uigure e dei praticanti della Falun Dafa in Svizzera. Questi gruppi sono spesso molestati e sotto la sorveglianza del governo cinese e del Dipartimento dei servizi segreti in Svizzera. I loro familiari nel loro Paese d'origine sono effettivamente minacciati. Tutti questi problemi richiedono un rapporto completo per rafforzare la sicurezza di questi gruppi minoritari nel nostro Paese”. Il consigliere ha anche detto di ammirare molto il coraggio dei praticanti: “La persecuzione è ancora in corso. So cosa state passando e cosa stanno vivendo molti di voi in Cina. Siete stati perseguitati in Cina per troppo tempo!”. “Ora stiamo lavorando duramente per il cambiamento in Cina per far capire al governo cinese (il PCC) che la dittatura non ha futuro. La lotta richiede coraggio. In questa lotta per la libertà, darò il mio pieno sostegno e vi auguro buona fortuna”.

Il consigliere Dimier: “La persecuzione della Falun Dafa nel 21° secolo è una vergogna”

Patrick Dimier, membro del Gran Consiglio di Ginevra

Patrick Dimier, membro del Gran Consiglio di Ginevra, ha dichiarato: “Sostengo tutti i movimenti non violenti, in particolare la Falun Dafa, perché i suoi praticanti sono semplicemente vittime della brutale persecuzione messa in atto dal PCC”. “Questa è una vergogna per l'umanità nel 21° secolo. Indipendentemente da in quale Paese accade, grande o piccolo che sia, non possono agire in questo modo e non possono attaccare l'integrità delle brave persone solo perché hanno un pensiero diverso. Per me, questa persecuzione è semplicemente intollerabile!”.

Il consigliere Barthassat: Salvaguardare i diritti fondamentali

Il consigliere comunale di Ginevra Luc Barthassat

Il consigliere comunale di Ginevra Luc Barthassat ha dichiarato: “La Falun Dafa combatte da più di venti anni per il rispetto dei propri diritti umani e dei diritti fondamentali”. “Le bugie governano tutto. Oggi, indipendentemente dal fatto gli umani vivano in Cina o altrove, penso che stiano correndo una grande pericolo. Attraverso la Falun Dafa, il mondo intero dovrebbe rendersi conto e risvegliarsi. Insistiamo sui nostri diritti e insistiamo sul rispetto diritti umani. Ripeto ancora una volta che da oggi dobbiamo difendere i diritti fondamentali a tutti i costi!”.

Il consigliere François: Il PCC dovrebbe scomparire

Baertschi François, membro del Gran Consiglio di Ginevra

Baertschi François, membro del Gran Consiglio di Ginevra, ha affermato che all'epoca in cui era giornalista aveva fatto un'intervista sul prelievo di organi in Cina ed era rimasto scioccato. Sfortunatamente, la sua intervista è stata censurata dal giornale. Ha detto: “Questo è stato quindici anni fa. Penso che il regime comunista cinese dovrebbe scomparire!”.

L'associazione ACAT della Svizzera: “Il governo dovrebbe prendere misure forti contro il PCC”

La dichiarazione dell'associazione ACAT della Svizzera

Prima del 20 luglio l'Azione dei cristiani per l'abolizione della tortura (ACAT) della Svizzera, che da tempo sostiene gli sforzi dei praticanti nel protestare contro la persecuzione, ha inviato la sua dichiarazione a sostegno dell'Associazione svizzera della Falun Dafa. La dichiarazione recita: “L'ACAT della Svizzera ribadisce la sua solidarietà con le decine di migliaia di vittime del movimento della Falun Dafa e, insieme all'Associazione svizzera della Falun Dafa, condanna la sistematica persecuzione del governo cinese nei confronti dei praticanti della Falun Dafa e di altre minoranze etniche e chiede alla Cina (PCC) di porre fine a tale persecuzione”. “L'ACAT della Svizzera sostiene la richiesta dell'Associazione svizzera della Falun Dafa all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e alle pertinenti agenzie delle Nazioni Unite, in particolare alle autorità svizzere. L'ACAT chiede alla Svizzera di smettere di rimandare e discutere, e al contrario di passare all'azione! Il nostro governo deve urgentemente e senza compromessi adottare misure rigorose contro le autorità cinesi (PCC) per porre fine ai loro crimini”.

Scenario

Il Falun Gong è stato reso pubblico nel 1992 e presto si è diffuso in tutta la Cina grazie ai suoi effetti benefici sul miglioramento della salute e della moralità. Nel 1999 lo praticavano quasi cento milioni di persone. Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), preso dalla gelosia e angosciato dall'idea di perdere il controllo sulla popolazione ha avviato la persecuzione del Falun Gong.

Negli ultimi ventuno anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo di morti sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Inoltre, numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.

In seguito, sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un organo di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia e i sistemi giudiziari e la cui unica funzione è quella di attuare la persecuzione del Falun Gong.