(Minghui.org) Dopo l'evento tenutosi il 15 luglio a Ginevra, i praticanti del Falun Gong della Svizzera francese hanno tenuto un'altra attività il 20 luglio per chiedere di fermare la repressione della disciplina spirituale in Cina che perdura da ventidue anni. A questo evento tenutosi a Neuchâtel, capitale dell'omonimo cantone svizzero, hanno partecipato quattro parlamentari, che sono: Niels Rosselet-Christ (presidente del Partito Popolare), Johanna Lott-Fisher (membro del Parlamento di Neuchâtel), Jean Paul Weittstein (ex portavoce del Parlamento di Neuchâtel) e Jean Fehlbaum (ex membro del Parlamento di Neuchâtel). Situata sul Lago di Neuchâtel, il più grande lago interamente svizzero, la città è nota per l'orologeria tradizionale fatta a mano. A Place des Halles i praticanti hanno allestito uno stand, davanti al quale hanno dimostrato gli esercizi della disciplina spirituale e aumentato la consapevolezza pubblica della persecuzione nei loro confronti in Cina, che include il prelievo forzato di organi. Molti passanti si sono fermati per saperne di più.

I praticanti del Falun Gong dimostrano gli esercizi della disciplina spirituale a Neuchâtel, Svizzera, il 20 luglio

Alcuni passanti chiedono informazioni ai praticanti

La persecuzione ha dimostrato che il comunismo è come una tossina

Niels Rosselet-Christ, presidente del Partito Popolare nel cantone di Neuchâtel

Nel suo discorso, Rosselet-Christ ha affermato che la storia negli ultimi cento anni ha dimostrato che il comunismo è un'ideologia mortale che ha causato la morte di decine di milioni di persone o anche di più. Il deputato ha aggiunto: “La brutalità del Partito Comunista Cinese (PCC) è particolarmente sorprendente, il che l'ha portato a reprimere numerosi gruppi di minoranza tra cui uiguri, tibetani e praticanti del Falun Gong. Queste atrocità indicano che l'ideologia rappresentata dal comunismo è dannosa come una tossina”. “In Svizzera i praticanti possono praticare liberamente il loro credo. Ecco perché è molto importante salvaguardare i valori di democrazia e libertà. Questo permette a tutti di seguire pacificamente la propria fede. La fede, infatti, può liberare le persone dai regimi totalitari con l'aiuto del divino... e questo è ciò che temono i regimi autoritari!”.

Una scena pacifica

Johanna Lott-Fisher, parlamentare di Neuchâtel

Lott-Fisher ha detto che eventi come questo le danno l'opportunità di conoscere i praticanti del Falun Gong, che negli anni hanno continuato a protestare pacificamente. D'altra parte, è molto dispiaciuta di apprendere della brutale repressione in Cina, in particolare del prelievo forzato di organi e del loro traffico. Dopo aver tenuto un discorso, Lott-Fisher è rimasta da una parte in silenzio a guardare i praticanti che facevano gli esercizi in gruppo; era molto commossa e non voleva andarsene. Ha detto che quella a cui stava assistendo era una scena pacifica, con una forte energia collettiva. Come praticanti riteniamo importante guardarsi dentro quando incontriamo dei conflitti, questo ci aiuta a migliorare individualmente e a cooperare meglio l'uno con altro.

Tragedie inimmaginabili

Jean Paul Weittstein, ex portavoce del Parlamento di Neuchâtel

Weittstein, arrivato alla manifestazione dopo aver percorso in bicicletta oltre trenta chilometri, ha ringraziato i praticanti per i loro sforzi nel difendere la libertà di parola. Ciò che i praticanti del Falun Gong hanno sofferto in Cina è orribile, poiché nessuno ha il diritto di torturare gli altri. Inoltre, le vittime in questi casi sono un gruppo di persone che cercano pace, gentilezza e felicità. Ecco perché l'ex portavoce del Parlamento era scioccato dal modo in cui i praticanti vengono maltrattati. Mentre osservava gli esercizi in gruppo, ha affermato di essere compiaciuto dell'atmosfera pacifica dell'evento, così come dell'armonia dei praticanti.

Più pressione sul PCC

Jean Fehlbaum, ex membro del Parlamento di Neuchâtel

Fehlbaum ha detto di aver trovato rilassante guardare i praticanti fare gli esercizi in gruppo, aggiungendo che riteneva difficile capire perché negli ultimi venti anni il PCC abbia visto la pratica come una minaccia e l'abbia repressa. Il prelievo forzato di organi dai praticanti gli ha ricordato la barbarie del Medioevo. Ha detto che la comunità internazionale dovrebbe svegliarsi e fare più pressione sul PCC per fermare la brutalità. Fehlbaum pensa anche che l'insegnamento dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza del Falun Gong sia molto importante. Questi valori sono coerenti con i valori che la Svizzera e l'Europa in generale hanno salvaguardato. Non vede l'ora di vedere praticare più giovani perché sarebbe una cosa molto significativa.

È ora di svegliarsi

L'infermiera Christine Piffaretti ha detto che sia lei che sua figlia hanno apprezzato l'atmosfera pacifica dell'evento e la gentilezza dei praticanti, e che era difficile immaginare che il PCC potesse perseguitare queste persone e in particolar modo compiere l'orrendo crimine del prelievo forzato di organi. Ha inoltre affermato che i principi di Verità, Compassione e Tolleranza sono valori universali. Sono importanti in ogni parte del mondo, non solo in Cina. Altre persone hanno incoraggiato i praticanti a continuare a fare un buon lavoro e alcuni hanno firmato le petizioni per sostenere i loro sforzi. Impressionata dall'ambiente di pace e tranquillità, una donna ha espresso il desiderio di imparare gli esercizi; ha anche detto che la nostra società ha bisogno di Verità, Compassione e Tolleranza.

Una persona firma le petizioni per fermare la persecuzione in Cina

Una donna ha detto che è davvero tragico il fatto che il PCC perseguiti un gruppo di persone che intendono migliorare la propria salute e diventare cittadini migliori; ha aggiunto che il governo svizzero non dovrebbe più avere rapporti d'affari con un regime che viola i diritti umani.

I praticanti del Falun Gong eseguono gli esercizi in gruppo

Un passante ha detto: “Il PCC preleva organi per profitto... è tempo che i cittadini svizzeri aprano gli occhi, si rendano conto della realtà e smettano di fare affari con un simile regime!”. Un'altra persona ha affermato che in Cina non c'è libertà di credo né di pensiero; e che il PCC censura persino Internet. Ha aggiunto che ciò che il regime vuole è controllare le menti delle persone e far accettare l'ideologia comunista. Ha infine incoraggiato i praticanti a continuare i loro sforzi fino alla fine della persecuzione.

Due passanti chiedono ulteriori informazioni ai praticanti