(Minghui.org) Il 1° luglio scorso, i praticanti della Falun Dafa a Monaco hanno protestato pacificamente davanti al Consolato Generale della Cina esponendo la brutalità della persecuzione della pratica da parte del Partito Comunista Cinese in atto da ventidue anni ed hanno chiesto alla comunità internazionale di rinunciare agli interessi economici per non ignorare la persecuzione.

Il 1° luglio, i praticanti hanno protestato pacificamente davanti al consolato cinese di Monaco

Il 1° luglio scorso ha segnato i cento anni dalla fondazione del PCC. Nel corso dei decenni ha lanciato numerose campagne politiche perseguitando e uccidendo milioni di cinesi. L'ex leader del Partito, Jiang Zemin, per gelosia, il 20 luglio 1999, trascendendo i cambiamenti positivi che la Dafa portava alla Cina e alla popolazione di tutto il mondo, ha intrapreso l’oppressione dei praticanti della Falun Dafa poiché il numero delle persone che praticava aveva superato quello dei membri del Partito.

La signora Huang, una praticante che ha partecipato alla protesta, ha sottolineato che molti paesi hanno assunto un atteggiamento di acquiescenza verso la violazione dei diritti umani da parte del PCC. Ha sottolineato che la pandemia da coronavirus ha ucciso quasi quattro milioni di persone in tutto il mondo danneggiando anche l'economia mondiale. Ha aggiunto che il Partito ha anche rubato una quantità enorme di risorse intellettuali dai paesi occidentali.

Huang ha detto: "La società internazionale non può ignorare la persecuzione della Falun Dafa, non può essere ignara su questo problema e deve fare pressione sul PCC per fermarla".

Daniela Dascalu, una praticante che protesta presso il consolato cinese ogni settimana, ha riferito che il 1° luglio è un giorno triste in contrasto con la celebrazione del centenario del Partito. "Il PCC esiste da così tanto tempo e ha fatto così tante cose brutte", ha ricordato.

Dascalu ha poi spiegato: "Sono venuta qui per far sapere alle persone che abbiamo bisogno di Verità, Compassione e Tolleranza nella nostra vita. Io seguo questi principi sempre. Alla gente racconto anche dei crimini del PCC, come il prelievo forzato di organi dai praticanti ancora in vitautilizzati a scopo di lucro. In molti hanno firmato una petizione per porne fine e alcuni hanno preso dei volantini da distribuire nei loro posti di lavoro".

Spera che i cinesi che non conoscono ancora la verità sulla Falun Dafa possano sapere al più presto i fatti: "I fatti sono molto diversi dalla propaganda che fa il PCC".

Il praticante Chen Gang ha detto che il PCC in questi cento anni ha distrutto la cultura tradizionale cinese e da ventidue anni continua a perseguitare la Falun Dafa: "Spero che la persecuzione cessi immediatamente, così l’anno prossimo non avremo più bisogno di protestare. Mi auguro che il PCC sia disintegrato per allora, e la gente in Cina possa praticare liberamente Verità, Compassione e Tolleranza".