Heilongjiang: Ingegnere anziana in prigione per la sua fede, torturata e privata delle visite

(Minghui.org) Dopo che Wang Meihong, residente nella città di Mudanjiang, nell’Heilongjiang, nel maggio scorso è stata portata in una prigione locale a scontare la pena per aver praticato il Falun Gong non le è stato permesso di vedere la sua famiglia o un avvocato.

Il Falun Gong, conosciuto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese fin dal 1999.

Wang, ex ingegnere di sessantatré anni, il 31 marzo scorso è stata condannata a quattro anni dal tribunale del distretto di Daoli. Questa è la seconda volta che viene arrestata, la prima volta ha scontato una pena di undici anni tra il 2003 e il 2014.

Wang Meihong e sua figlia Yu Minghui

La detenuta attualmente è reclusa nel reparto di addestramento intensivo della prigione femminile dell’Heilongjiang, dove le praticanti del Falun Gong vengono torturate. Tao Shuping, vice capo del reparto, istiga le altre detenute a molestarle e quando una di loro, dopo essere stata costretta, rinuncia alla sua fede, ottiene una promozione.

Alle praticanti che rimangono salde nella loro fede viene ordinato di stare sedute su un piccolo sgabello per diciassette ore al giorno, con la parte superiore del corpo costretta in posizione eretta; non possono chiudere gli occhi o parlare con altri. Alcune detenute sono incaricate di sorvegliarle ventiquattr'ore su ventiquattro: se si muovono le prendono a calci e le insultano.

Oltre alla tortura fisica, subiscono quella psicologica: vengono costrette a guardare video di propaganda che denigrano il Falun Gong, a scrivere verbali con le loro riflessioni ed a leggere libri che lodano il Partito Comunista Cinese.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Prigione femminile dell’Heilongjiang: [phone], [phone]

Reparto visite: [phone]

Shi Genghui (史耕辉), vice capo della prigione: [phone], [phone]

Tao Shuping (陶淑萍), direttore del reparto di formazione intensa: [phone], [phone]

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