(Minghui.org) Il 29 aprile scorso una residente della città di Tonghua, nella provincia dello Jilin, dopo che il suo appello contro un'ingiusta condanna a sette anni di prigione per aver praticato il Falun Gong è stato respinto, è stata portata nella prigione femminile dello Jilin.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

La signora Cao Shulian, di cinquantanove anni, il 2 luglio dell'anno scorso, dopo essere stata filmata da funzionari della gestione urbana mentre distribuiva materiale informativo sul Falun Gong in un mercato della ristorazione, è stata arrestata.

Nel pomeriggio Cao è stata trasferita al centro di detenzione del Tonghua con l'accusa di "disturbo dell'ordine sociale" e gli ufficiali hanno estorto 1.600 yuan (210 euro circa) ai suoi familiari, compresa una tassa di 600 yuan (80 euro circa) per un esame medico.

La polizia ha sottoposto il suo caso alla procura della contea del Liuhe che l'ha accusata di essere una "recidiva", perchè era ancora in libertà vigilata da un precedente mandato e quindi l’ha minacciata di darle una pena più severa.

Poiché le autorità di Tonghua hanno proibito agli avvocati locali di rappresentare i praticanti del Falun Gong, i suoi familiari hanno dovuto incaricarne uno proveniente da un’altra città. All'avvocato, prima di essere autorizzato a vedere Cao, è stato imposto di registrarsi presso l'Ufficio di giustizia di Tonghua, anche se la legge non prevede affatto il coinvolgimento degli uffici giustiziari.

Il 20 novembre scorso i famigliari di Cao sono stati avvisati dal tribunale di Liuhe che lei era stata accusata e che il tribunale aveva preso in carica il suo caso, ma il 23 novembre, quando il suo avvocato si è recato in tribunale per rivedere i documenti, gli è stato risposto che il suo caso non era stato inserito nel sistema. Il centro di detenzione ha proseguito ad impedire all'avvocato di vederla.

Il tribunale ha svolto un processo in segreto e l'8 dicembre l’ha condannata a sette anni di prigione senza aver informato il suo avvocato o la sua famiglia. Lei ha fatto appello al verdetto, ma il tribunale superiore ha deciso di confermarle la sentenza.

Nell'aprile scorso, dopo averla arrestata, le autorità non hanno permesso neanche una volta ai suoi familiari di farle visita.

Cao ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2011 ed ha rapidamente riacquistato la sua salute. Il 17 gennaio 2015, per aver distribuito materiale sui vantaggi della pratica del Falun Gong, è stata arrestata e reclusa nella prigione di Baishan per quindici giorni.

Il 25 novembre 2015 la praticante è stata nuovamente arrestata per aver distribuito calendari informativi sul Falun Gong. Il tribunale di Liuhe il 12 aprile 2016 l'ha condannata a tre anni di prigione con cinque anni di libertà vigilata.

Nel dicembre 2016, dopo essere stata scarcerata dal centro di detenzione di Tonghua, le autorità l'hanno costantemente controllata e molestata.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

An Tongyu (安彤宇), capo della prigione femminile della provincia dello Jilin: +86-431-85375031, +86-431-85375001

Wei Lihui (魏丽慧), vice capo della prigione: +86-15312692195, +86-431-85375006

Qian Wei (钱伟), capo dell'ottava circoscrizione: +86-18504301922

Gao Yang (高阳), vicecapo dell'ottavo reparto: +86-1850430226

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