(Minghui.org) In una recente intervista con Epoch Times, l'ex alto funzionario del Dipartimento di Stato americano Miles Yu ha affermato che ci sono molte prove che espongono il genocidio dei praticanti del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Quasi mille praticanti del Falun Gong hanno sfilato per le vie di Brooklyn, NY, per chiedere la fine della persecuzione del Falun Gong, il 18 luglio

Ex funzionario degli Stati Uniti: La persecuzione del Falun Gong è in effetti un genocidio

Miles Yu, consigliere politico cinese dell'ex segretario di Stato Mike Pompeo, è attualmente professore associato presso l'Hudson Institute. Ha spiegato che ci sono più prove di un genocidio perpetrato contro il gruppo del Falun Gong in Cina rispetto a quante ce ne sono di un genocidio contro gli uiguri. Ha spiegato che la documentazione che attesta i crimini commessi dal PCC contro i praticanti del Falun Gong è persino più apparente e sistemica.

Miles Yu, ex consigliere politico cinese del segretario di Stato Mike Pompeo (Photo Credit: Tal Atzmon/The Epoch Times)

In una e-mail inviata a Epoch Times lo scorso 9 agosto, Yu ha scritto: “Sono sorpreso che un'accusa di genocidio contro il PCC per i crimini commessi nei confronti dei praticanti del Falun Gong non sia diventato un punto focale delle campagne internazionali sui diritti umani rivolte al PCC”. Ha aggiunto: “Quando si decide una designazione di genocidio, la barriera legale più difficile è dimostrare l'intenzionalità dell'autore. Questa constatazione di intenti è la chiave nel determinare un genocidio, al contrario di altri gravi crimini internazionali”. Ha concluso che “sarebbe molto più facile dimostrare questo intento nel caso del Falun Gong rispetto al caso uiguro, perché il PCC ha cercato più duramente di mascherare la sua repressione genocida contro gli uiguri, mentre contro il Falun Gong è stata più sfacciata”. Secondo l'articolo di Epoch Times, il genocidio è dichiarato illegale sia dalla Convenzione sul genocidio delle Nazioni Unite che dalla legge degli Stati Uniti (18 U.S.C. §1091). Lo sradicamento di gruppi etnici e religiosi come il Falun Gong è considerato un genocidio, che non è limitato solo alla forma di uccisioni di massa, ma anche di conversione forzata. I praticanti del Falun Gong in Cina stanno soffrendo sia l'eradicazione fisica (tra cui la detenzione sistematica, la tortura e il prelievo forzato di organi) che la trasformazione mentale allo stesso tempo. Ad oggi milioni di praticanti potrebbero essere morti in conseguenza del crimine del prelievo forzato di organi; il China Tribunal, che si è riunito a Londra l’anno scorso, ha rivelato numerose prove a riguardo.

Senatore canadese: I praticanti del Falun Gong sono le principali vittime del genocidio del PCC

Oltre a Miles Yu, anche i politici di molti altri Paesi hanno condannato il genocidio del PCC contro il Falun Gong. Il 24 febbraio scorso più di quaranta politici di vari Paesi del mondo hanno partecipato a un forum tenuto dalla Coalizione internazionale per mettere fine agli abusi dei trapianti in Cina (ETAC). Questo evento, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 117 tra agenzie e organizzazioni, si è incentrato sul prelievo forzato di organi da parte del PCC. La senatrice canadese Marilou McPhedran ha dichiarato che il prelievo forzato di organi da parte del PCC è un crimine di genocidio e che i praticanti del Falun Gong sono il principale gruppo perseguitato. Ha aggiunto che la comunità internazionale deve agire per fermarlo. Due giorni prima del forum, 266 parlamentari canadesi hanno votato per designare come genocidio la repressione degli uiguri nello Xinjiang, Cina, e di alcuni altri gruppi minoritari. La senatrice McPhedran ha detto che vorrebbe includere anche i praticanti del Falun Gong nell'elenco delle vittime poiché anche la persecuzione contro di loro è qualificata per essere definita genocidio. Ha detto che il gran numero di testimonianze ha cambiato la sua visione di questo problema e l'ha aiutata a rendersi conto della sua gravità.

Membro del Parlamento del Regno Unito: Genocidio su scala industriale

Il 20 luglio scorso Lord Mackenzie di Framwellgate del Regno Unito, ha scritto: “È davvero scioccante che nel 2021 ci siano prove schiaccianti di trattamenti che equivalgono a un genocidio che si stanno verificando su scala industriale in un Paese sviluppato che siede nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Atrocità di tale portata non si verificavano dalla metà del secolo scorso e allora il mondo giurò che non sarebbe stato permesso che accadesse di nuovo”.

Membro del Parlamento giapponese: Il PCC ha commesso un genocidio

Il membro della Camera dei Rappresentanti giapponese Yoshitaka Sakurada ha dichiarato: “Negli Stati Uniti, la persecuzione dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) è stata considerata un 'genocidio'. La Cina è governata da un Partito e se non risolve la questione delle violazioni dei diritti umani e non viene riconosciuta dalla comunità internazionale, non potrà diventare una nazione di prim'ordine”. Ha inoltre esortato il Giappone a esporsi di più a questo riguardo.

Parlamentare polacca: Un crimine così efferato non avrebbe mai dovuto accadere

La deputata polacca Violetta Porowska ha inviato una lettera ai praticanti del Falun Gong che hanno organizzato gli eventi nel luglio scorso per condannare i ventidue anni di persecuzione nei confronti dei seguaci della pratica spirituale. Ha scritto: “Condanno fermamente la crudele persecuzione del Falun Gong, specialmente l'orribile crimine del prelievo forzato di organi da persone ancora in vita. Tale crimine è una negazione dell'umanità e non dovrebbe accadere al giorno d'oggi... È inaccettabile un tale sterminio, di persone che non hanno alcuna colpa. Un crimine così atroce è incomprensibile e non sarebbe mai dovuto accadere”.