(Minghui.org) Una residente della città di Huaian, nella provincia dello Jiangsu, è in attesa di un verdetto per aver praticato il Falun Gong, dopo essere stata processata il 13 luglio scorso.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Li Jiuping, un'ex caposala di cinquantotto anni presso l'ospedale di medicina cinese della città di Huaian, è stata arrestata il 6 agosto dell’anno scorso dopo essere stata vista da un ufficiale in borghese distribuire materiali del Falun Gong in una zona residenziale.

Gli agenti dell'ufficio 610del distretto di Qingjiangpu e la polizia hanno perquisito la sua casa poche ore dopo. Si è rifiutata di collaborare all'interrogatorio e ha cercato di chiarire i fatti sul Falun Gong alla polizia.

Nel pomeriggio la polizia ha portato Li in una farmacia per farle misurare la pressione sanguigna. Poiché era molto alta, la polizia l'ha rilasciata su cauzione intorno alle 23:00.

Alla fine dello scorso mese di aprile, Li è stata incriminata dalla procura del distretto di Qingjiangpu. Il 14 maggio l'accusa ha trasferito il suo caso al tribunale distrettuale di Qingjiangpu. È stata accusata di “aver minato le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto”, che è un pretesto standard utilizzato dalle autorità cinesi per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.

Li si è dichiarata non colpevole quando è comparsa in tribunale il 13 luglio. Ha detto che è suo diritto costituzionalmente protetto praticare la sua fede. Ha aggiunto che il Falun Gong non è nella lista dei culti pubblicata dal Ministero della Pubblica Sicurezza, e anche l'ufficio di pubblicazione cinese ha revocato il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong. Pertanto non ha violato alcuna legge possedendo o distribuendo materiali del Falun Gong.

Ha chiesto al procuratore Zhang Tao: “Se sono stata perseguita per i materiali del Falun Gong che avevo, allora perché non mostrare a tutti qui in aula ciò che è scritto in quei materiali in modo che loro possano decidere da soli se ho violato la legge o no?".

Li ha anche chiesto al procuratore Zhang quali forze dell'ordine avrebbe minato echi fossero le vittime. Zhang è rimasto in silenzio.

Mentre Li stava parlando, il presidente del tribunale, Cai Hongzhi, continuava ad interromperla.

Prima di aggiornare l'udienza, Cai ha chiesto a Li: “Distribuirai ancora i materiali del Falun Gong in futuro? Ho bisogno che tu scriva una dichiarazione promettendo di non farlo mai più". Li ha risposto che avrebbe continuato a vivere secondo i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza, non secondo le regole autoritarie del regime comunista. Il pubblico ministero Zhang ha suggerito di condannarla ad otto mesi di carcere.

Prima dell'udienza Li ha parlato più volte con il procuratore Zhang e l’ha esortato a non seguire la politica di persecuzione. Ha detto a Zhang che avrebbe ricevuto benedizioni per aver aiutato i praticanti del Falun Gong, mentre impegnarsi nella persecuzione gli avrebbe portato una punizione karmica. Zhang le ha detto: “Faccio questo da oltre un decennio. Sto ancora bene adesso e non ho mai subito alcuna punizione!”.

Articolo correlato:

Four Chief Nurses at Huaian City Traditional Chinese Medicine Hospital of Jiangsu Persecuted Relentlessly Over Many Years

Tutti gli articoli, la grafica e i contenuti pubblicati su Minghui.org sono protetti da copyright. La riproduzione non commerciale è consentita a patto che venga citato il titolo dell’articolo e sia presente un collegamento all’articolo originale.