(Minghui.org) Zhang Wanxi, ottantacinquenne residente nella città di Tangshan in provincia dell'Hebei, è stato recentemente condannato per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 29 aprile 2019 l’uomo è stato arrestato dopo essere stato segnalato per aver parlato alla gente della persecuzione del Falun Gong in un mercato agricolo nella contea di Luannan. A causa della sua età avanzata la polizia non lo ha trattenuto, rilasciandolo la sera stessa.

Il 19 agosto successivo l'uomo è stato nuovamente arrestato per aver parlato alla gente della sua fede in un altro mercato locale. Dopo ore di interrogatorio ed intimidazioni alla stazione di polizia, è stato rilasciato su cauzione intorno alle 20:00.

In seguito, le autorità lo hanno sistematicamente molestato a casa e gli hanno fatto pressione allo scopo di fargli firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong causando a lui ed alla sua famiglia notevoli disagi ed angoscia. La polizia ha sottoposto il suo caso alla Procura della contea di Luannan, che il 13 dicembre 2019 ha convocato l'uomo. Il procuratore lo ha minacciato, ordinandogli di non lasciare la città e di presentarsi presso il tribunale ogni qual volta fosse stato convocato.

Il 20 agosto dell'anno scorso Zhang è stato portato nell'ufficio del villaggio, dove il giudice aveva annunciato che sarebbe stato processato. Erano presenti anche il capo villaggio Zhang Zhanli ed il direttore della federazione femminile Zhang Shuying.

I funzionari gli hanno detto che stavano solo svolgendo delle formalità e che se avesse firmato un documento di rinuncia al Falun Gong non lo avrebbero più molestato ed avrebbe potuto praticare la sua disciplina liberamente a casa. Ingannato da tali affermazioni, l'uomo ha firmato il documento.

Verso le 11:00 di mattina, sua figlia, che non era stata informata di alcun processo, si è recata a cercarlo presso l'ufficio del villaggio.

Dopo aver capito ciò che stava accadendo, ha affermato che il processo era illegale ed ha chiesto a tutti i presenti i loro nomi, ma gli ufficiali si sono rifiutati. Uno di loro ha risposto che stavano gestendo il caso secondo la legge. La donna, visibilmente contrariata, ha criticato i funzionari per aver segretamente processato il padre ottantacinquenne.

Una persona si è poi identificata come avvocato dell'uomo, ma la figlia ha negato di aver mai assunto un difensore ed ha chiesto il suo nome. Anche lui si è rifiutato di rispondere.

Il 3 settembre scorso Zhang è stato informato di essere stato condannato ad un anno e mezzo di pena detentiva, oltre a due anni di libertà vigilata ed una multa di 1.000 yuan (circa 135 euro).

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