(Minghui.org) Lavoravo in un’azienda statale. Nel 2015, durante la grande ondata in cui si citava in giudizio l’ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC), Jiang Zemin, per aver perseguitato la Falun Dafa, ho partecipato usando il mio vero nome. Quando in seguito la mia azienda lo ha scoperto, per la paura di essere implicati hanno mandato la mia responsabile a consigliarmi di dimettermi. Ho risposto: “Costringermi a dimettermi perché ho inviato la lettera è una discriminazione contro la mia convinzione personale”. Le ho mostrato una copia della denuncia che avevo presentato contro Jiang e ho aggiunto che le mie azioni erano conformi alla legge. La responsabile è stata gentile e ben predisposta, ma era impotente poiché era una decisione dell’azienda. Alla fine sono stata costretta ad andarmene.

Sei mesi dopo, la stessa donna mi ha chiamata e mi ha invitata a tornare al lavoro. Ho chiesto se fossero ancora preoccupati di venire implicati e mi ha risposto: “Va bene, se sottoscrivi una dichiarazione la darò al presidente della società”.

Ho risposto: “Non scriverò nulla che va contro la mia coscienza. Sento che la società mi discriminerà ancora se dovessi tornare ora”.

La responsabile ha riportato il tutto all’ufficio del presidente, che le ha chiesto di contattarmi di nuovo alcuni giorni dopo. Mi ha detto: “Il presidente mi ha chiesto di invitarti sinceramente a tornare al lavoro. Non devi sottoscrivere nulla se non vuoi. Nessuno ti discriminerà poiché è una questione di convinzioni personali. Se fai bene il tuo lavoro, quello che fai dopo il lavoro non è affar nostro. La società non ha mai invitato nessuno a tornare prima d’ora”.

Alla fine, sono tornata a lavorare, e la società mi ha anche risarcito i sei mesi di stipendio. Ho veramente sperimentato ciò che ha detto il Maestro:

“Ciò che vi appartiene non lo perderete, e ciò che non vi appartiene non lo potrete ottenere, nonostante tutto il vostro impegno”. (Settima Lezione, Zhuan Falun)

Il dipartimento in cui lavoravo è stato sciolto nella seconda metà del 2018 quando la società si è consolidata. Ho scelto di dimettermi per vari motivi e in seguito ho trovato lavoro in un’azienda privata. Mi sono sentita molto a disagio a causa dell’enorme differenza tra aziende statali e private. Inoltre, l’azienda operava in un settore diverso e ho dovuto imparare tutto da zero. Il direttore di questa compagnia era una donna che era una vera megera. Durante i nostri incontri quotidiani rimproverava abitualmente le persone usando espressioni volgari invece di dare suggerimenti costruttivi. Ho iniziato a chiedermi se fosse in grado di parlare normalmente con qualcuno.

Ero una dipendente chiave nella mia precedente azienda dove la responsabile era sempre molto gentile e rispettosa con me. È stato difficile adattarmi a quel nuovo ambiente. Ho ricordato a me stessa di essere una praticante e che la cosa poteva accadere per aiutarmi a eliminare i miei attaccamenti e migliorare la tolleranza. Ma la situazione si è intensificata. C’erano cinque persone nel mio gruppo e due di loro sembravano avere problemi con me. Dato che ero la nuova arrivata, mi hanno maltrattata. Non avevo solo il mio lavoro da fare ogni giorno, ma anche quello che mi passavano loro. Inoltre parlavano male di me di fronte alla responsabile dicendo che ero egoista, pigra, furba e che non li aiutavo. In realtà ero impegnata con il lavoro mio e loro. Raramente avevo il tempo di fare una pausa, mentre loro se ne stavano lì seduti. Si rifiutavano di darmi una mano nonostante fossero compiti che avrebbero dovuto svolgere loro.

Nonostante tutto la responsabile ha continuato a rimproverarmi senza usare il mio nome durante l’incontro quotidiano; tutti sapevano di chi stesse parlando. I miei attaccamenti a salvare la faccia e il risentimento hanno raggiunto il limite. Ho parlato a mia sorella maggiore, anche lei praticante, dei miei problemi sul lavoro. Speravo che potesse evidenziare il mio problema basandosi sulla Fa. Tuttavia, mentre le spiegavo la situazione sono scoppiata in lacrime e tutta la depressione e le lamentele represse sono uscite fuori. Non piangevo così da decenni, nemmeno quando ero stata perseguitata nella prigione del Partito Comunista Cinese (PCC). Alla fine, dopo il pianto, mi sono calmata.

Mia sorella ha detto: “Dovresti prima di tutto guardarti dentro. Eri un membro fondamentale della tua azienda precedente e il braccio destro del tuo manager. Ma ora sei improvvisamente caduta nel punto più basso. Un nuovo lavoro richiede sempre un processo di crescita, ma noi siamo praticanti della Dafa e il Maestro e la Fa sono con noi in ogni momento. Tutto di noi, compreso il nostro lavoro, è organizzato dal Maestro. Niente è casuale. Ci sono alcune nozioni umane di cui dobbiamo liberarci durante la coltivazione e alcuni fattori su cui possiamo migliorare”.

Mi sono resa conto di essere quasi caduta nella trappola delle vecchie forze. Avevano usato i miei attaccamenti per distruggere il mio ambiente di lavoro per farmi perdere il lavoro, il che a sua volta avrebbe influito negativamente sulle tre cose che devo fare bene. Come avevo potuto essere così disattenta?

Il Maestro ha detto:

“A mio avviso, condizioni di vita così complesse sono in realtà una cosa positiva. Ci vuole un ambiente complicato per produrre una persona superiore. Se qualcuno riesce a elevarsi pur vivendo in questi ambienti, la sua coltivazione sarà sicuramente la più solida”. (Nona Lezione, Zhuan Falun)

L’insegnamento del Maestro mi ha illuminata. Ho capito che dovevo davvero guardarmi dentro. Mi sono calmata, mi sono esaminata a fondo e ho trovato molti attaccamenti. In primo luogo ho trovato il mio attaccamento alla fama. Ero la spina dorsale di un’azienda, ma ora ero divenuta solo una giovane apprendista. Questo ha davvero provocato il mio attaccamento a salvare la faccia. In secondo luogo, mi sono sentita offesa e la mia autostima era stata colpita. Ero diligente e brava nel mio lavoro precedente, quindi il mio manager e i dirigenti dell’azienda mi rispettavano. Ora io non ero più un’esperta. Non avevo familiarità con l’attività e tutti i miei colleghi mi puntavano il dito contro. Infine avevo un attaccamento a non essere in grado di accettare le critiche. In passato, i miei manager e colleghi mi elogiavano per la mia eccellenza. Ora dovevo elemosinare molte cose e venivo costantemente criticata. Ho anche provato gelosia e risentimento. Ero gelosa che l’altro gruppo fosse così armonioso; tutti si aiutavano e cooperavano tra loro. Al contrario il mio mi trattava in modo molto ingiusto.

Dopo aver trovato tutte le mie nozioni umane, mi è sembrato che un enorme fardello mi fosse stato tolto. Mi sentivo a mio agio e tranquilla oltre le parole, come se un macigno sul mio petto fosse stato improvvisamente rimosso.

Il Maestro ha detto:

“Una persona cattiva è gelosa per natura. Per egoismo e ira, si lamenta delle ingiustizie nei suoi confronti.

Una persona buona ha sempre un cuore compassionevole. Senza malcontento e odio, prende con gioia le avversità.

Un essere illuminato non ha più alcun attaccamento. Osserva tranquillamente la gente comune accecata dalle illusioni”. (“ Livelli”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Una volta trovati i miei attaccamenti, ho rettificato me stessa in base alla Fa. Ho capito che il mio risentimento era causato dal mio attaccamento alla fama. La mia autostima è stata innescata dall’emozione. Quando la mia forte autostima non poteva essere soddisfatta, mi sono risentita. Quando mi sono sentita offesa o non sono stata in grado di accettare le critiche, era davvero dovuto al mio forte egoismo. La sostanza dell’egoismo stava cercando di proteggersi e non mi permetteva di lasciare andare i miei attaccamenti.

Dopo aver trovato la causa principale del mio malessere e del mio risentimento e dopo essermi rettificata, ho riacquistato la mia pace, gentilezza e tolleranza. Sorprendentemente anche il mio ambiente di lavoro è cambiato radicalmente. Sono stata trasferita in un altro gruppo, dove mi trovavo bene con i membri della squadra e non c’erano conflitti. Il carico di lavoro è tornato alla normalità e abbiamo lavorato insieme.

Con mia sorpresa, anche la responsabile è divenuta più gentile e raramente imprecava. Di tanto in tanto, durante l’incontro quotidiano, faceva notare qualcosa, ma con tatto e non così aggressivamente come prima. Ora ho una comprensione più profonda della Fa del Maestro:

“La tolleranza è la chiave per migliorare la propria xinxing. Sopportare con odio, risentimento o in lacrime è la tolleranza di una persona comune, che è attaccata alle sue preoccupazioni. Sopportare completamente senza collera o rimostranze è la tolleranza di un coltivatore”. (“ Che cos’è Ren (Tolleranza)?”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Grazie Maestro, per la compassionevole illuminazione! Quanto sopra è solo la mia personale comprensione, vi prego di farmi notare qualsiasi cosa eventualmente inappropriata.