(Minghui.org) La signora Wang Zhiqing, una residente di Dalian nella provincia del Liaoning, è stata reclusa in una prigione locale dove sta scontando tre anni e mezzo a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 25 giugno la donna è stata arrestata e la sua abitazione saccheggiata per aver parlato con la gente del Falun Gong e distribuito informazioni su come accedere ad internet senza censura, aggirando il blocco.
Gli agenti hanno rilasciato Wang poco dopo e l'hanno convinta a recarsi alla stazione di polizia il 25 novembre, promettendole di restituirle i libri del Falun Gong confiscati, ma quando si è presentata davanti agli agenti, l'hanno arrestata.
La polizia ha prima detto a suo marito che sarebbe stata rilasciata dopo tre giorni, ma non l’ha mai rilasciata e ha inoltre presentato il suo caso alla procura, chiedendo per lei la pena detentiva.
Il 3 maggio di quest’anno il tribunale distrettuale di Gaoxinyuan ha tenuto un'udienza in videoconferenza e non ha permesso alla sua famiglia di partecipare. Il giudice, a giugno, l'ha condannata a tre anni e mezzo ed al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.400 euro). Wang ha impugnato il verdetto, ma l’appello è stato respinto dal tribunale intermedio ed è stata portata alla prigione di Yaojia.
Poiché i familiari della praticante si sono rifiutati di pagare la multa, le autorità hanno bloccato il loro conto in banca.
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