(Minghui.org) Una donna vedova a causa della persecuzione del Falun Gong è stata recentemente condannata a otto anni di prigione per la sua fede. Nonostante la signora Zhang Xiulan fosse emaciata e molto debole, le guardie del centro di detenzione l'hanno picchiata e le hanno ordinato di rinunciare alla sua fede. I familiari chiedono che le autorità la rilascino con la condizionale per motivi di salute.

Nel 1996 Zhang, della città di Jiaozhou nello Shandong, ha iniziato a praticare il Falun Gong con il marito Liu Fuxi, che in seguito ha visto scomparire l'emicrania, i disturbi allo stomaco di cui soffriva e la sua forte dipendenza dalla nicotina e dall'alcol. Zhang, invece, attribuisce al Falun Gong la cura della sua artrite e di una patologia ginecologica ed inoltre di aver vissuto una vita serena grazie all'attività commerciale di Liu, che era molto fiorente.

Nel 1999, quando il Partito Comunista Cinese iniziò improvvisamente la persecuzione del Falun Gong, la coppia fu costretta a vivere per cinque anni lontano da casa per nascondersi dalla polizia.

Liu in seguito è diventato disabile ed era costretto a letto. Il 28 agosto 2016, dopo che Zhang è stata denunciata per aver diffuso informazioni sul Falun Gong, la polizia all'una di notte ha fatto improvvisamente irruzione nella sua abitazione, menntendola a soqquadro e confiscando un gran numero di oggetti personali. Lo stress mentale ha compromesso la salute di Liu, che in meno di venti giorni, è deceduto all’età di cinquantanove anni.

Al termine del funerale di Liu, Zhang è stata costretta a trasferirsi di nuovo per evitare ulteriori persecuzioni. Ogni volta che sentiva la sirena della polizia era terrorizzata e agitata, e quindi la sua salute ha iniziato a peggiorare, ha perso molto peso e si è ingobbita.

La donna, poiché non era più in grado di vivere da sola, si è trasferita a casa della figlia per cercare assistenza. Il 16 dicembre scorso, prima che si riprendesse, quattro agenti della polizia, fingendo di essere il personale addetto alla gestione della struttura, hanno ingannato la figlia facendosi aprire la porta e arrestando Zhang. Sua madre, che era con loro, è rimasta scioccata e il giorno dopo è deceduta.

Zhang, dopo aver trascorso alcuni giorni nella stazione di polizia di Zhongyun, è stata trasferita nel centro di detenzione n. 3 di Pudong, dov’è attualmentea detenuta. Il 23 agosto scorso è stata processata dal tribunale distrettuale di Huangdao e condannata a otto anni di carcere. I suoi familiari non hanno potuto assistere al processo e la donna ha promesso di appellarsi al verdetto.

Secondo quanto riferito da un testimone, Zhang è ridotta a pelle e ossa ed è estremamente debole. Nonostante le sue condizioni, le guardie continuano a picchiarla e ad abusare verbalmente di lei, per costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhuang Lijie (庄丽洁), capo del centro di detenzione n. 3 di Pudong: +86-532-66578901, +86-13589276366

Chen Zhijie (陈志杰), capo della stazione di polizia di Zhongyun

Cao Wei (曹伟), presidente del tribunale distrettuale di Huangdao: +86-532-86988366, +86-532-86988355

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