(Minghui.org) Lo scorso 15 settembre una donna residente a Tieling, nella provincia del Liaoning, è stata condannata a cinque anni di prigione e a una multa di 10.000 yuan(circa 1.400 euro).

L'ingiusta condanna è arrivata a soli due mesi dall’arresto per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La mattina dello scorso 13 luglio Zhang Hui, di quarantasette anni, è stata arrestata nella sua abitazione e le sono stati confiscati i libri del Falun Gong, il computer portatile e la stampante. Gli agenti sono tornati nel pomeriggio e hanno perquisito di nuovo l'appartamento. I suoi genitori disabili, che si affidavano a lei per le cure, erano visibilmente terrorizzati.

La polizia ha trattenuto la donna nel centro di detenzione della città di Tieling. Il 21 luglio la Procuradella contea di Changtu ha approvato il suo arresto. Il 30 agosto il tribunale di Changtu ha tenuto un'udienza in videoconferenza sul suo caso e il 15 settembre ha annunciato il verdetto.

Nel maggio 1998 Zhang ha iniziato a praticare il Falun Gong. Il 20 luglio 1999, il giorno in cui è iniziata la persecuzione, il suo posto di lavoro non le ha permesso di fare la pausa pranzo, le ha ordinato di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong e di consegnare i suoi libri relativi alla pratica spirituale. La donna era incinta di tre mesi.

Nel dicembre 2001 è stata arrestata per aver affisso dei manifesti sul Falun Gong. È stata trattenuta per dodici giorni e ha dovuto pagare una multa di 12.000 yuan(circa 1.700 euro).

Il 15 marzo 2007 è stata nuovamente fermata dalla polizia durante un arresto di gruppo. Gli agenti hanno tenuto ciascuno dei dieci praticanti arrestati in stanze separate per gli interrogatori, li hanno privati del sonno per tre giorni e li hanno affamati. Essi erano costretti a stare con le spalle al muro, se non collaboravano con la polizia. Quattro mesi dopo Zhang è stata condannata a tre anni, con quattro anni di libertà vigilata e una multa di 60.000 yuan (circa 8.500 euro).

Durante la libertà vigilata la donna ha dovuto affrontare continue molestie, soprattutto in occasione delle festività o di ricorrenze legate al Falun Gong. È stata anche costretta a consegnare, ogni mese, rapporti di pensiero alla stazione di polizia e al posto di lavoro. Non le è stato permesso di recarsi fuori città. Le molestie sono continuate anche alla scadenza del suo mandato.

A causa della persecuzione suo marito ha divorziato. Quando il suo posto di lavoro, durante il periodo di prova, le ha trattenuto lo stipendio concedendole solo 130 yuan (circa 20 euro)al mese, lei e il suo bambino sono rimasti nell’indigenza. La praticante ha dovuto chiedere aiuto ai suoi genitori.

Nel 2013 al padre di Zhang è stato diagnosticato un cancro al colon. Lei l’ha portato nella vicina città di Shenyang per la chemioterapia, ma al ritorno a casa la polizia ferroviaria ha tentato di arrestarla, dopo aver scoperto che era una praticante del Falun Gong dal suo documento di identità contrassegnato. Solo dopo le forti proteste del padre l'agente ha permesso a Zhang di salire sul treno, che stava per partire.

Informazioni di contatto dei responsabili:

Xing Naixin (邢乃新), presidente del tribunale della contea di Changtu: +86-13941001956

Huang Dongxue (黄冬雪), procuratore della Procura della contea di Changtu: +86-18241096588

Tian Fengjie (田凤杰), capo dell'Ufficio di sicurezza interna del distretto di Qinghe: +86-13941097000, +86-18641034070

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).