(Minghui.org) Una donna residente nella città di Xingcheng, nella provincia del Liaoning, è stata recentemente condannata a quattro anni di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 13 agosto scorso Li Zhifen, di cinquantacinque anni, è stata arrestata nella sua abitazione. È stata prima portata alla stazione di polizia di Wenquan e poi trasferita al centro di detenzione della città di Huludao.

Il 9 settembre il tribunale della città di Xingcheng ha tenuto un'udienza in videoconferenza sul caso di Li. Il suo avvocato ha presentato un'istanza di non colpevolezza, sostenendo che nessuna legge criminalizzi il Falun Gong, in Cina, e che il pubblico ministero non avesse presentato alcuna prova per dimostrare come la signora Li abbia "minato le forze dell'ordine con un organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare il Falun Gong.

Il marito di Li ha testimoniato che alcuni oggetti usati dal pubblico ministero come prova contro la moglie non erano stati presi dalla loro casa e non appartenevano a lei.

La donna ha anche testimoniato in sua difesa, negando l'accusa e chiedendo l'assoluzione. Un'ora e mezza dopo il giudice ha aggiornato l'udienza, senza annunciare un verdetto.

A fine settembre il suo avvocato è venuto a sapere che è stata condannata a quattro anni di prigione.

Prima del suo ultimo calvario, il 25 agosto 2013, Li era stata arrestata, sempre per aver praticato il

Falun Gong.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Cui Baomin (崔保民), giudice del tribunale della città di Xingcheng: +86-429-5790018, +86-18642990018

Wang Wei (王伟), giudice, Tribunale della città di Xingcheng

Zhang Yuelin (张月林), capo del Dipartimento di polizia della città di Xingcheng: +86-13898796787

(Altre informazioni sui contatti dei responsabili sono disponibili nell'articolo originale in cinese).

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