(Minghui.org) Lo scorso 22 settembre un cinquantasettenne residente a Weifang, nella provincia dello Shandong, è stato ammesso nella prigione provinciale dello Shandong, per scontare una condanna a undici anni per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 20 aprile dell'anno scorso Wu Chengshou è stato arrestato, dopo aver trascorso undici anni lontano da casa, per evitare di essere perseguitato. La polizia gli ha sottratto le chiavi e ha fatto irruzione nel suo appartamento. Sua moglie, la signora Wang Xian, è stata ammanettata e tenuta in disparte, durante l'irruzione, che è stata filmata dalla polizia. Ai coniugi sono stati confiscati i libri del Falun Gong, insieme alla foto del fondatore della pratica spirituale, 10.700 yuan (circa 1.550 euro)in contanti, un computer, un tagliacarte rotto e il vecchio computer del figlio.

Per raccogliere informazioni, la polizia ha costretto il figlio, Wu Binjie, che non pratica il Falun Gong e lavora a circa 600 miglia (circa 970 km) di distanza, nella Mongolia Interna, a tornare a Weifang, per essere interrogato.

In seguito, i familiari dell'uomo hanno saputo da un informatore che, durante la detenzione, stava affrontando un problema di salute. Preoccupati e non potendo fargli visita personalmente, hanno assunto un avvocato per mettersi in contatto con lui. Il centro di detenzione ha inizialmente approvato la visita dell'avvocato, ma l'ha presto annullata, notando che Wu era già stato condannato ad una pena detentiva e il suo appello era stato respinto.

La famiglia di Wu ha poi avuto conferma, da una persona che conosce il suo caso, che l'uomo è stato condannato a undici anni e al pagamento di una multa di 100.000 yuan (circa 14.420 euro).

Persecuzioni passate

Pestaggi selvaggi ed estorsioni

Il 20 luglio 1999, giorno in cui è iniziata la persecuzione, Wu è stato arrestato insieme ad altri due praticanti, Wu Ruguang e Yu Qifu. Sebbene le autorità li abbiano presto rilasciati, a causa delle forti proteste di altri praticanti locali, hanno installato luci luminose fuori dalle loro abitazioni, facendo in modo che le persone rimanessero fuori, per monitorarli costantemente e impedire loro di uscire.

Il 22 luglio 1999 oltre venti agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e gli hanno ordinato di consegnare i libri del Falun Gong. Quando si è rifiutato di obbedire, l’hanno picchiato e hanno messo a soqquadro l'appartamento, confiscandogli tutti i libri del Falun Gong e le foto del fondatore della pratica spirituale. La polizia ha picchiato anche suo fratello, che non pratica il Falun Gong, quando è andato a trovarlo, e gli ha anche sequestrato la moto.

Quella sera i coniugi sono stati nuovamente arrestati e picchiati da Liu Youzhi, un ufficiale del Dipartimento delle Forze Armate del governo della città. Sono stati costretti a lavorare senza retribuzione e a guardare video o leggere giornali che diffamavano il Falun Gong. Nove giorni dopo sono stati rilasciati.

I funzionari della municipalità hanno collegato il telefono fisso dell'uomo al loro ufficio, facendogli pagare la bolletta. In questo modo, sostenevano, sarebbe stato più facile controllare le sue telefonate.

Il 19 gennaio 2000 Wu, sua moglie e altri quattro praticanti (Sun Huajun, Sun Shichao, Sun Mingde e Wu Chengxi) sono stati nuovamente arrestati da Liu. Gli agenti hanno coperto gli occhi dei praticanti e li hanno costretti a sedersi a piedi nudi per terra, con le gambe e le braccia dritte in avanti. Poi gli ufficiali hanno iniziato a colpirli con dei bastoni sulla testa, sulle mani e sui piedi. Altri li hanno frustati con un bastone di cuoio o hanno sfregato le loro scarpe contro le caviglie, lacerando loro la pelle.

Dopo sette giorni di torture, Li Guangjun, segretario del Comitato per gli affari politici e legali della municipalità, ha chiesto ai praticanti una grossa somma di denaro. Coloro che non potevano permettersi di pagare, sono stati sottoposti a continue percosse, finché non hanno trovato il denaro sufficiente.

Complessivamente, al signor Sun Huajun sono stati estorti 30.000 yuan (circa 4.330 euro); al signor Sun Mingde, 22.000 yuan (circa 3.180 euro); al signor Wu Chengshou, 20.000 yuan (circa 2.900 euro); e al signor Wu Chengxi, 10.000 yuan (circa 1.450 euro), pagati in tre rate.

Un'altra volta, nel maggio 2000, le autorità hanno arrestato Wu e sua moglie, chiedendo loro se praticassero ancora il Falun Gong. Quando hanno risposto di sì, la polizia ha rotto due manganellipicchiandoli.

L'agente Cai Jiyan li ha avvertiti: "Vi picchierò a morte! Vi verserò addosso della benzina e vi darò fuoco. Potrò così testimoniare che vi siete suicidati!".

Un altro agente, Li Maoliang, ha gridato: "Vi ammazzo di botte e vi seppellisco in una fossa, oppure vi getto nel fiume!".

L'ufficiale Liu Youzhi ha affermato che li avrebbe mandati in bancarotta, se avessero continuato a praticare il Falun Gong.

Arresti ripetuti

Alla fine del 2000 Wu è stato nuovamente arrestato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. La polizia l’ha picchiato, per tre giorni, nel tentativo di scoprire dove avesse preso il materiale. Sebbene, poco dopo, l'uomo sia riuscito a fuggire, nell'estate del 2001 è stato nuovamente catturato dalla polizia e torturato.

Poiché si è rifiutato di rinunciare al Falun Gong, gli sono stati inflitti tre anni di lavori forzati. Quando è stato portato in un locale campo di lavoro, era già gravemente ferito. Il campo di lavoro gli ha negato l'ammissione, così la polizia ha dovuto riportarlo indietro. Invece di rilasciarlo, l’hanno torturato per altri tre giorni, finché non era sul punto di morire.

Poiché la moglie era in fuga per nascondersi dalla polizia, è stata la madre ottantenne a prendersi cura di lui. Solo tre giorni dopo il suo ritorno a casa la polizia si è presentata nuovamente. Gli agenti hanno ordinato alla madre di uscire, hanno chiuso la porta e l’hanno picchiato. Non potendo vivere una vita normale, anche Wu è stato costretto a vivere lontano da casa.

Il 5 novembre 2008, dopo sette anni di sfollamento, Wang è stata arrestata e condannata a un campo di lavoro.

Costretta a vivere lontano da casa per un decennio

Il 27 marzo 2010 i coniugi sono stati arrestati e interrogati alla stazione di polizia. Wu è fuggito quattro giorni dopo, la mattina del 31 marzo, ed è stato costretto a vivere lontano da casa i successivi dieci anni, per nascondersi dalla polizia.

Per costringere Wu e sua moglie a rinunciare al Falun Gong, gli agenti si sono recati anche all'Università di Qingdao, dove studiava il figlio, e l’hanno arrestato.

Il 28 ottobre 2019 Li Luchun, capo dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Weicheng, ha fatto irruzione nel loro appartamento, quando il figlio era a casa per una vacanza. Li ha tentato di costringerli a rivelare dove si trovasse Wu, ma loro non l'hanno fatto. In seguito, il giovane Wu ha saputo che la polizia era andata a cercarlo anche presso il suo datore di lavoro nella Mongolia Interna, senza sapere che era tornato a Weifang.

Dopo la partenza di Li, Wang ha visto diversi agenti accampati fuori dalla loro abitazione, per controllarli. Li è tornato altre due volte per molestarla. Quando la donna non ha voluto dirgli dove si trovava il marito, è andato nella sua città natale e ha cercato di ottenere informazioni dallo zio.

Quando Wu è tornato a casa dopo oltre un decennio di sfollamento, è stato quasi subito arrestato e, dopo un anno di detenzione, è stato condannato a una lunga pena.

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