(Minghui.org) Una caposala in pensione di ottantuno anni della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, sta affrontando un processo perché un anno fa aveva dato un calendario con informazioni sul Falun Gong a un’ex collega.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 27 settembre dello scorso anno Li Yanyun ha incontrato un'ex collega e le ha dato un calendario sul Falun Gong; in seguito è stata denunciata dal figlio della collega che lavorava per il Ministero della Sicurezza di Stato.
Il giorno dopo Qiu Xueyan, capo dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Xishan, insieme a quattro agenti della stazione di polizia di Donglu, ha fatto irruzione in casa di Li e l'ha arrestata, le ha confiscato centinaia di libri sul Falun Gong e quattro foto del fondatore della pratica, e l’ha portata alla stazione di polizia per interrogarla.
Il 29 settembre dello scorso anno, dopo un accurato esame fisico, Li è stata portata al Centro di detenzione della città di Kunming. A causa dell'età avanzata e dei gravi sintomi di enfisema (sacche polmonari danneggiate) e sclerosi vascolare, le guardie si sono rifiutate di recluderla e l’hanno rilasciata nel pomeriggio, dietro pagamento di una cauzione di 1.000 yuan (circa 730 euro).
Durante il periodo di libertà provvisoria di un anno la polizia l'ha costantemente molestata. A luglio un agente di nome Ma l’ha convocata e le ha detto che, in base a un ordine dall'alto, avrebbe sottoposto il suo caso alla Procura del distretto di Xishan.
L'8 agosto Li è stata nuovamente convocata dalla polizia, ma si è rifiutata di rispondere alle domande; gli agenti hanno affermato che, secondo le politiche del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, aveva violato la legge .
Li ha detto alla polizia che nessuna legge ha mai criminalizzato il Falun Gong in Cina, ha affermato di non aver fatto nulla di male e che la polizia stava violando la legge perseguitando il Falun Gong. Si è anche rifiutata di firmare la deposizione.
Verso la metà di ottobre due procuratori del distretto di Xishan l’hanno interrogata. La donna ha raccontato che la polizia aveva violentemente saccheggiato la sua casa, rotto un suo cassetto e confiscato molti dei suoi effetti personali.
Un procuratore le ha detto: “Se si dichiara colpevole possiamo chiedere una sentenza più lieve nei suoi confronti, in caso contrario dovrà affrontare una pena pesante”.
Li ha risposto: “Non ho violato alcuna legge praticando il Falun Gong, perché devo dichiararmi colpevole? Ho ottantuno anni e godo ancora di buona salute grazie alla pratica. Vivo secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza: è vantaggioso per la mia famiglia, la società e il governo. Cosa c'è di male nel regalare un calendario a una collega?”.
Prima che Li se ne andasse i procuratori le hanno ordinato di firmare la sua deposizione, ma lei si è rifiutata.
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