(Minghui.org)

Nome:Ye Lianping

Nome cinese:叶莲萍

Genere:Donna

Età:30 anni

Città:Mudanjiang

Provincia:Heilongjiang

Occupazione:Stilista di moda

Data di morte:29 novembre 2002

Data dell'ultimo arresto:28 novembre 2002

Luogo di detenzione più recente:Un centro di detenzione

Il 28 novembre 2002, un giorno dopo l'arresto per aver praticato il Falun Gong, la trentenne Ye Lianping è stata torturata a morte da due agenti di polizia che l'hanno soffocata e alimentata con olio di wasabi. All'epoca sua figlia aveva solo sette anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese, dal 1999.

Tra il 1999 e il 2001 Ye, una stilista della città di Mudanjiang, nella provincia dell'Heilongjiang, si è recata più volte a Pechino per appellarsial diritto di praticare il Falun Gong e ogni volta è stata arrestata. Nel 2001 le è stata inflitta una pena sconosciuta, scontata presso il Centro di disintossicazione femminile di Harbin. Dopo il suo rilascio la polizia ha tentato nuovamente di arrestarla e lei è stata costretta a fuggire e vivere lontano da casa. Li Fu, capo dell'Ufficio per la sicurezza interna di Mudanjiang, l'ha inserita nella lista dei ricercati e ha minacciato di picchiarla a morte quando l'avessero trovata.

Il 28 novembre 2002 Ye e altri tre praticanti, tra cui la signora Dong Shuyan, il signor Wang Yongqiang e un altro dal nome sconosciuto, sono stati arrestati dalla polizia a Daqing. Sulla via del ritorno a Mudanjiang la polizia ha ammanettato sia Ye che Dong, e ha agganciato le manette al soffitto della jeep, così strette da inciderne la carne. Entrambe le donne non potevano stare né in piedi né sedute.

Nel centro di detenzione l'agente Qiao Ping, dell'Ufficio per la sicurezza interna di Mudanjiang, ha picchiato Dong con una scopa. La sua testa era coperta di lividi, ma gli agenti la picchiavano e la interrogavano ogni giorno. Una volta l'agente Wang Weith, della stazione di polizia di Xi'an, l'ha picchiata fino a farla svenire e poi l'ha violentata.

Gli agenti Qiao Ping e Li Fu le hanno fatto bere a forza due bottiglie di olio di wasabi, attraverso il naso. Le hanno poi coperto la testa con un sacchetto di plastica e gliel’hanno legato intorno al collo, facendola quasi morire soffocata.

Secondo altre persone torturate allo stesso modo, l'olio di wasabi provoca una sensazione di bruciore allo stomaco. Gli occhi sembrano sporgere, le lacrime e il muco scorrono senza sosta e la persona si contorce dal dolore. Si tratta di una tortura raccapricciante, soprattutto se eseguita ripetutamente.

Rievocazione della tortura: Testa coperta da un sacchetto di plastica

Gli agenti hanno trascinato Ye per i capelli e l'hanno schiaffeggiata. In seguitoè stata ammanettata dietro la schiena, con una mano tirata sopra la spalla per incontrare l'altra tirata su dietro la schiena. Il giorno dopo la donna è deceduta.

Rievocazione della tortura: Ammanettata dietro la schiena

La polizia ha affermato che Ye si è gettata nel vuoto, ma secondo il marito, che ha visto il corpo, la donna sanguinava nel basso addome, c'erano segni di aghi sul petto e sporcizia sulla tempia. Non gli è sembrato che avesse le ferite di un corpo caduto da un edificio.

Secondo un informatore, un ufficiale che aveva torturato la donna si è in seguito lamentato del fatto che il suo direttore, Han Jian, gli avesse ripetutamente promesso di coprirgli le spalle quando si trattava di torturare i praticanti, qualunque cosa facesse, ma quando Ye è deceduta all'ufficiale è stato ordinato di scrivere rapporti di autocritica, che a suo dire servivano a declinare ogni responsabilità dei suoi superiori.

Non riuscendo a sopportare la pressione della persecuzione, il marito di Ye ha affidato la figlia alla suocera e si è trasferito. Non è chiaro se sia mai tornato per prendersi cura della bambina.

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