(Minghui.org) Una donna di sessantuno anni residente a Pechino è stata condannata a due anni l'8 novembre scorso per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere del corpo e della mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Lai Xiuchun è stata arrestata il 15 settembre dello scorso anno, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con alcune persone. La polizia ha saccheggiato la sua casa, l’ha arrestata e poi l'ha rilasciata su cauzione. Le autorità l'hanno molestata più volte quest’anno e il pubblico ministero della procura distrettuale di Miyun sono andati a casa sua tre volte per interrogarla.

Il 5 marzo scorso tre agenti hanno scavalcato la recinzione, hanno fatto irruzione nell'abitazione della donna, e l’hanno portata all'Ufficio per la sicurezza interna di Miyun. È stata poi portata in ospedale e costretta a sottoporsi a un esame fisico approfondito, compresa una risonanza magnetica. È stata rilasciata dopo che il centro di detenzione locale si è rifiutato di ricoverarla.

La polizia ha arrestato nuovamente Lai a casa il 12 luglio e l'ha portata presso il tribunale di Miyun per interrogarla. In seguito è stata rimandata a casa.

Il tribunale di Miyun ha processato la donna l'8 novembre e l'ha condannata a due anni.

Dall'inizio della persecuzione Lai, un tempo ammalata e costretta a letto, ha recuperato la sua salute praticando il Falun Gong, ma è stata ripetutamente incarcerata per aver sostenuto la sua fede.

Nel novembre 2000 è stata detenuta per quindici giorni per aver fatto appello per il Falun Gong. Per aver parlato della pratica alla gente, le sono stati inflitti nell’agosto 2006 due anni e nel marzo 2011 due anni e mezzo di lavori forzati. Nell'ottobre 2015 è stata nuovamente detenuta per quindici giorni per aver parlato del Falun Gong. Prima dell'ultima condanna, nell’anno 2018, le era stato inflitto un anno e mezzo di carcere.

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