(Minghui.org) Il 28 ottobre scorso, a causa del tifone Nalgae sono cadute forti piogge in molte province dell'isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, causando gravi inondazioni e frane.
Secondo il Centro per i disastri delle Filippine, al 30 ottobre il tifone aveva ucciso almeno novantotto persone, ne aveva ferite altre sessantanove e sessantatré persone risultavano disperse. La maggior parte delle vittime è stata registrata nella provincia di Maguindanao, colpita da numerose frane.
Nelle prime ore del 29 ottobre il tifone Nalgae è atterrato sull'isola di Catanduanes, nelle Filippine orientali, con una velocità massima del vento di 95 chilometri orari (59 mph) e raffiche fino a 160 chilometri orari (99 mph).
Il 28 ottobre, prima ancora di atterrare, ha portato una pioggia battente che ha causato inondazioni in molte province meridionali. Edifici e veicoli sono stati sommersi dalle acque. I soccorritori hanno prontamente inviato dei gommoni per aiutare le persone intrappolate.
Secondo le autorità filippine, a causa dell'uragano 219 aree sono state colpite da inondazioni, si sono verificate 37 frane e quasi 160.000 persone in tutto il Paese sono state costrette a lasciare le loro abitazioni. In tutto il Paese almeno 270.000 persone sono state colpite dalla tempesta. Più di 116 voli nazionali e internazionali, da e per le Filippine, sono stati cancellati.
Foto e video delle operazioni di ricerca e salvataggio hanno mostrato corpi estratti dall'acqua e dal fango, oltre a numerosi residenti rimasti intrappolati sopra i tetti delle abitazioni.
Nalgae è la seconda tempesta tropicale più letale che ha colpito le Filippine negli ultimi dodici mesi. Nel mese di dicembre dell'anno scorso il tifone Rai, di categoria 5, ha devastato le province centrali, uccidendo 407 persone e ferendone più di 1.100.
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