(Minghui.org) Il 9 dicembre, giorno precedente della Giornata dei diritti umani delle Nazioni Unite, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (DOS) ha annunciato sanzioni contro 65 individui ed entità in 17 Paesi per aver commesso atti di corruzione e violazioni dei diritti umani. Nell'elenco erano presenti tre funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) e due uomini d'affari cinesi, ovvero:

Tang Yong (ex vicedirettore delle prigioni dell'area di Chongqing): “Ai sensi della Sezione 7031(c), il Dipartimento di Stato ha incluso Tang nell'elenco delle persone oggetto di sanzioni per il suo coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani, vale a dire la detenzione arbitraria di praticanti del Falun Gong, che consistono anche in violazioni particolarmente gravi della libertà religiosa”, ha annunciato il Dipartimento di Stato sul proprio sito.

Wu Yingjie (segretario del Partito Comunista della regione autonoma tibetana): quando Wu era segretario del Partito del Tibet tra il 2016 e il 2021, i praticanti del Falun Gong nella regione sono stati duramente perseguitati per il loro credo. Wu è stato indicato come un responsabile chiave in diversi casi pubblicati su Minghui.

Zhang Hongbo (direttore dell'Ufficio di pubblica sicurezza tibetano): Zhang è stato accusato di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani, tra cui detenzione arbitraria e abusi fisici.

Li Zhenyu e Zhuo Xinrong: uomini d'affari che sovrintendono alla Dalian Ocean Fishing Co. e alla Pingtan Marine Enterprise Ltd.. Sono stati accusati entrambi di essere coinvolti nella pratica dei lavori forzati.

Ritenere responsabili i violatori dei diritti umani

Secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, il Dipartimento di Stato americano sta intraprendendo varie azioni per “promuovere la responsabilità riguardo agli atti di corruzione e di violazione dei diritti umani in tutto il mondo”. Azioni specifiche includono sanzioni in base al Global Magnitsky Act. e restrizioni sui visti ai sensi della Sezione 7031(c) del Dipartimento di Stato.

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel alla conferenza stampa del 9 dicembre

In una conferenza stampa del 9 dicembre, il vice portavoce del DOS Vedant Patel ha spiegato che funzionari di governi stranieri sarebbero stati inclusi nell'elenco di persone oggetto di sanzioni una volta ottenute informazioni credibili sul loro coinvolgimento in significativi atti di corruzione o gravi violazioni dei diritti umani. “Quelle persone e i loro parenti stretti non saranno ritenuti idonei per entrare negli Stati Uniti”, ha affermato.

Le comprovate violazioni dei diritti umani da parte del PCC

Negli ultimi anni il governo degli Stati Uniti ha emesso diverse sanzioni contro i violatori dei diritti umani cinesi. Nel maggio 2021, il DOS ha annunciato sanzioni contro Yu Hui, ex direttore del Gruppo dirigente centrale per la prevenzione e la gestione delle religioni eretiche nella città di Chengdu, nella provincia del Sichuan, per “gravi violazioni dei diritti umani, in particolare la detenzione arbitraria dei praticanti del Falun Gong per le loro convinzioni spirituali”. Nel maggio 2013, prima di assumere l'incarico presso l'Ufficio 610, Yu è stato nominato vice segretario del Partito per il distretto Wenjiang di Chengdu. Dopo aver diretto l'Ufficio 610 per quasi un anno tra agosto 2016 e luglio 2017, è diventato vice segretario del Partito del distretto di Gaoxing. Durante il mandato di Yu come direttore dell'Ufficio 610 tra agosto 2016 e luglio 2017, 479 praticanti del Falun Gong sono stati molestati e hanno subito il saccheggio delle loro case, 117 sono stati arrestati, 27 sono stati condannati e tre sono morti a causa delle torture subite sotto la custodia della polizia. In occasione della Giornata dei diritti umani nel 2020, il DOS ha designato 17 funzionari stranieri e i loro parenti stretti come violatori dei diritti umani, tra cui Huang Yuanxiong della stazione di polizia di Wucun dell'Ufficio di pubblica sicurezza di Xiamen, provincia del Fujian. “Huang è associato a violazioni particolarmente gravi della libertà religiosa dei praticanti del Falun Gong, ovvero risulta coinvolto nella detenzione e nell'interrogatorio dei praticanti del Falun Gong per la pratica delle loro convinzioni”, ha affermato il DOS nel 2020. “Il mondo non può stare a guardare mentre il governo della Repubblica Popolare Cinese perpetra abusi orribili e sistematici contro le persone in Cina, incluse le violazioni dei diritti riconosciuti a livello internazionale alla libertà di pensiero, coscienza, religione o credo”, si è sottolineato nel comunicato stampa del DOS.