(Minghui.org) Il Centro servizi globale per le dimissioni al Partito Comunista Cinese (PCC) ha tenutouna manifestazione nella piazza antistante la State Library Victoria di Melbourne lo scorso 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani. Hanno partecipato politici australiani, noti avvocati per i diritti umani e leader della comunità che hanno chiesto di porre fine alla persecuzione di persone innocenti da parte del PCC.

Entrambi i lati della manifestazione erano tappezzati di corone e ritratti di praticanti della Falun Dafa torturati a morte dal PCC. Molte persone si sono avvicinate e hanno letto attentamente le informazioni. Striscioni e discorsi degli ospiti hanno attirato i passanti che si sono fermati e hanno appreso dell'evento. In numerosi hanno firmato la petizione che chiede di porre fine alla persecuzione.

Le persone firmano la petizione che chiede di porre fine alla persecuzione del PCC durante la manifestazione a Melbourne lo scorso 10 dicembre

Una rappresentante della Falun Dafa chiede al governo australiano di parlare a favore dei perseguitati in Cina

Tina Sofas, rappresentante dell’Associazione Falun Dafa di Victoria, ha detto nel suo discorso: "Come forse sapete, la Falun Dafa, nota come Falun Gong, è una pratica di meditazione della mente e del corpo, con insegnamenti basati sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Chi la pratica spesso riferisce di un aumento dell'energia, di un miglioramento del benessere fisico e mentale e di un senso di pace interiore.

"Mentre la Falun Dafa è praticata liberamente in oltre cento Paesi del mondo, i praticanti della Falun Dafa sono brutalmente perseguitati nella Cina continentale per mano del regime comunista cinese. Fino a 100 milioni di praticanti hanno subito repressioni, molti sono stati sottoposti a torture, lavori forzati, detenzioni illegali e alcuni sono stati persino uccisi per la vendita dei loro organi vitali".

Sofas ha sottolineato le violenze sessuali e le torture subite dalla praticante Jiang Yongqin in Cina, la cui famiglia pratica il Falun Gong e vive a Melbourne. Ha invitato il governo e il popolo australiano a sostenere la giustizia per i praticanti del Falun Gong e per tutte le persone innocenti che sono state perseguitate dal PCC e a fermare la persecuzione.

Senatrice australiana: l'Australia dovrebbe approvare più leggi per fermare gli abusi dei diritti umani

La senatrice Janet Rice dei Verdi australiani ha parlato alla manifestazione

Janet Rice, senatrice del Partito verde australiano, ha condannato la persecuzione del PCC nei confronti del Falun Gong, di Hong Kong, dello Xinjiang e dei gruppi tibetani. Rice ha sottolineato che i diritti umani sono garantiti a tutti, quindi nessuno deve pensare che non siano importanti solo perché queste violazioni e abusi avvengono in altri Paesi.

Rice ha affermato inoltre che in Cina il gruppo Falun Gong è considerato dai governanti come un dissidente da eliminare e che i praticanti hanno subito persecuzioni inimmaginabili, come il prelievo forzato di organi mentre sono ancora in vita. Ha appreso per la prima volta del prelievo di organi nel 2006: "E dopo averlo appreso, è qualcosa che non si può dimenticare".

Rice ha continuato dicendo che il governo australiano ha approvato la legge Magnitsky per sanzionare i funzionari del PCC che hanno commesso crimini contro i diritti umani, ma c'è ancora molto da fare. Ha invitato tutti ad agire, a parlare con i membri del parlamento, indipendentemente dalla loro affiliazione di partito, e a sollecitarli a proporre e approvare altre leggi sanzionatorie.

Ha incoraggiato tutti a "non mollare mai" finché non avremo giustizia per il popolo cinese.

Avvocato per i diritti umani: Chiedere giustizia per le vittime del prelievo di organi vivi da parte del PCC

David Matas, noto avvocato canadese per i diritti umani, parla durante la manifestazione

Il famoso avvocato per i diritti umani David Matas, candidato al Premio Nobel per la Pace, è intervenuto al raduno come ospite speciale. Ha messo a confronto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con le violazioni dei diritti umani perpetrate dal PCC, per aiutare la popolazione a riconoscere la natura del regime del PCC.

"Se guardiamo alla Dichiarazione e poi guardiamo alla Cina, vediamo una massiccia mancanza di rispetto, un'inosservanza delle violazioni", ha detto Matas.

In qualità di uno degli investigatori indipendenti del rapporto sul prelievo di organi da parte del PCC, Matas si è preoccupato del benessere del gruppo Falun Gong, che è la principale fonte di donatori forzati di organi. "Sebbene le prove di questa uccisione di massa siano incontrovertibili, al di là di ogni ragionevole dubbio, molte persone, quando vengono a conoscenza di questa violazione, esprimono sorpresa e incredulità". Il prelievo forzato di organi è sempre esistito e continua ancora oggi. Matas lo ha definito un male mai visto su questo pianeta.

"Le persone uccise per i loro organi non possono stare davanti a noi e chiedere giustizia. Spetta a tutti noi farlo per loro. Difendete i diritti umani difendendo i diritti di queste vittime", ha ribadito Matas.

"Quest’anno lo slogan della Giornata dei diritti umani è "Dignità, libertà e giustizia per tutti. Saremo in grado di assicurare alla giustizia in Australia i complici delle uccisioni di massa in Cina di prigionieri di coscienza per i loro organi, quando gli australiani comuni saranno indignati da questa uccisione di massa come le popolazioni prese di mira".

Il PCC non ha una linea di fondo nella moralità

Ruan Jie, leader della comunità cinese di Melbourne, parla alla manifestazione

Ruan Jie, leader della comunità cinese di Melbourne, nel suo discorso ha rivolto un appello ai cinesi d’oltremare e ai governi di vari Paesi: "Anche se siamo fuori dalla Cina, dobbiamo sostenere il popolo cinese nella sua lotta per i diritti umani e la libertà".

Parlando del prelievo di organi da parte del PCC, Ruan Jie ha dichiarato: "Il PCC ha infranto la linea di fondo della moralità umana. Non dovremmo tollerare che queste cose accadano nella terra che ci ha cresciuti, altrimenti le nostre generazioni future si vergogneranno di noi".

Ogni persona civile dovrebbe essere d'accordo con Verità-Compassione-Tolleranza

Peter Westmore, ex presidente del National Civic Council, famoso pensatore australiano, e collaboratore di Newsweek, parla alla manifestazione

Peter Westmore, ex presidente del National Civic Council e collaboratore di Newsweek, ha dichiarato: "I praticanti del Falun Gong in Cina sono stati perseguitati e uccisi per aver difeso le loro convinzioni, non per aver violato una legge".

Westmore ha detto che la gente pensa che il Falun Gong, i tibetani e gli uiguri siano problemi separati: "Sono aspetti diversi di un unico problema. E questo problema è l’esercizio di un potere illimitato da parte del Partito Comunista Cinese, che in realtà non reprime solo queste minoranze, ma tutte le persone che vivono in Cina".

Ex presidente dell’Associazione australiana per il Vietnam: fermare la persecuzione richiede la voce di tutti

Bon Nguyen, ex presidente dell'Associazione vietnamita australiana, è intervenuto alla manifestazione

Bon Nguyen, ex presidente dell'Associazione vietnamita australiana, ha condannato con forza le atrocità del PCC, che prevede il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong ancora in vita, e ha condannato Jiang Zemin, ex leader del PCC che ha iniziato e mantenuto la persecuzione del Falun Gong.

In un'intervista con un giornalista Minghui, ha dichiarato: "Sono venuto in Australia come rifugiato. Sono fuggito dal mio Paese con i miei genitori quando avevo undici anni a causa di problemi legati ai diritti umani. All’epoca, io e la mia famiglia abbiamo rischiato la vita perché avevamo solo dall’1 al 10% di possibilità di sopravvivenza".

"Per questo non do per scontati i diritti umani e la democrazia", ha dichiarato. "La Giornata mondiale dei diritti umani ci ricorda che quando si vive in un Paese libero, bisogna ricordare che i propri simili soffrono altrove. Il paese comunista esiste ancora. Si pensa che la propria voce sia piccola, non così importante, che nessuno la senta. No, la voce di tutti è importante. Pertanto, tutti devono parlare per fermare la persecuzione".

Scenario: Cos'è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita?

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico

dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in

oltre cento, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso

l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un'organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi ventitré anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinatoil prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.