(Minghui.org) Per decenni ho sofferto di gravi problemi di salute che i farmaci e le visite in ospedale non potevano alleviare. Nel 1998, ho avuto la fortuna di iniziare a praticare la Falun Dafa e in meno di una settimana sono guarita da tutti i miei disturbi.

Per oltre 20 anni non ho più sofferto di malattie, tuttavia la coltivazione è una cosa seria. Negli ultimi anni mi sono rilassata e ho rallentato la coltivazione della mia xinxing, sviluppando così molti attaccamenti.

Per esempio mi sono fissata sul mio aspetto e sui vestiti. In passato andavo a fare spese solo quando era necessario. Tuttavia quest’anno, da marzo a maggio, ho acquistato per ben tre volte dei vestiti; in soli due mesi sono stati di più di quanti ne avessi mai comprati da anni.

Inoltre credevo di aver rimosso da molto tempo l’attaccamento al cibo, ma quest’anno ho ricominciato a non lasciare andare il desiderio di alcuni tipi di frutta. Ho comprato quattro angurie e le ho mangiate, ho anche avuto l’attaccamento alla carne e l’ho comprata nonostante costasse diverse centinaia di yuan. Nel fare gli acquisti ho iniziato per interesse personale a confrontare i prezzi perdendo molto tempo.

Non mi rendevo conto di quanto fossi negligente nella mia coltivazione. Quest’anno, a causa della pandemia, i miei figli non sono tornati a casa per Capodanno. L’ambiente tranquillo mi avrebbe offerto l’opportunità di fare le tre cose.Tuttavia non ho usato il tempo che avevo per coltivare. Mi sono appassionata alla visione dei video, dato che non avevo un cellulare per guardarli, usavo quello di mio marito. Passavo ore su WeChat creandomi l’attaccamento all’ascolto delle profezie.

Deviare dalla Fa

Non mi stavo rendendo conto di aver già deviato dalla Fa e di essere in pericolo. Subito le vecchie forze hanno approfittato delle mie mancanze e all’inizio di maggio di quest’anno mi sono ritrovata in una situazione critica.

Prima di iniziare a praticare la Falun Dafa soffrivo di una infezione renale acuta (pielonefrite). Un giorno, mentre urinavo, improvvisamente ho sentito un bruciore. All’inizio non l’ho preso sul serio ma nel giro di 10 minuti si sono presentati tutti i sintomi della pielonefrite; dopo ho visto anche del sangue nelle urine.

La situazione ogni volta era più seria ed è continuata per tre giorni. Il quarto giorno i sintomi sono peggiorati. Ho iniziato a emettere coaguli di sangue e cose simili ai tessuti molli.

Per quattro giorni non sono riuscita a dormire. In dieci giorni ho perso circa cinque chili e mi sono indebolita. Di conseguenza potevo fare solo l’esercizio di meditazione, perché non potevo alzarmi.

Nella mia città natale la gente dice che i gufi sono un presagio di cose brutte che stanno per accadere. Durante quei giorni un folto numero di gufi, a tarda notte, emetteva i loro fischi vicino a casa mia. Ero molto turbata e ho inviato pensieri retti, ma non è servito a nulla.

Una notte un grosso gufo si è posato sul tetto dell’edificio di fronte a casa mia con molti altri piccoli gufi e tutti fischiavano ad alta voce. Ho guardato il grosso uccello e gli ho chiesto di andarsene. La notte successiva ne sono arrivati solo pochi, e ho detto loro: “Dovete ricordare che Verità, Compassione e Tolleranza sono buone, la Falun Dafa è buona. Non disturbate più il sonno delle persone durante la notte e sarete benedetti”. Da quel momento i gufi non sono più venuti.

Di fronte alla mia inusuale salute fisica peggiorata, sapevo che c’era qualcosa che non andava nella mia coltivazione e che le vecchie forze avevano sfruttato le mie mancanze.

Continuavo a ripetere: “La Falun Dafa è buona, e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”. Ho anche cercato di leggere la Fa il più possibile, ma non vedevo le parole, non riuscivo nemmeno a finire di leggere dieci pagine in un’ora.

Dopo alcuni giorni ho pensato: “Non posso più andare avanti così, devo superare questa tribolazione di vita e di morte”. Dato che non potevo leggere la Fa guardavo i video delle lezioni del Maestro e ne ho continuato a seguire una al giorno, nonostante avessi quei sintomi.

Avevo i piedi che mi bruciavano e dovevo avvolgerli con impacchi freddi. Tutti i problemi di salute che erano scomparsi dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, da un giorno all’altro sembrava che fossero ritornati; provavo dolori e sofferenze in tutto il corpo.

Sapevo che era una prova che dovevo superare. Dovevo credere pienamente nel Maestro e nella Fa, migliorare la mia xinxing, guardarmi dentro incondizionatamente ed eliminare i miei attaccamenti.

Ho continuato a guardarmi dentro e ho trovato molti attaccamenti, tra i quali quello all’interesse personale, alla gola, alla lussuria, al risentimento e così via. Ho anche scoperto la mia mancanza fondamentale, cioè davo per scontata la protezione della Dafa. Ho pensato erroneamente che finché avessi praticato non avrei più avuto malattie, che avrei potuto vivere comodamente fintanto avessi fatto le tre cose.

Quella mentalità era simile a ciò che il Maestro diceva di qualcuno: “C'era una persona che camminava in mezzo alla strada con il mio libro in mano, urlando: «Con la protezione del Maestro so che nessuna auto mi potrà investire»”. (Terza lezione, Zhuan Falun)

Qual’era la differenza tra i miei pensieri e ciò che il Maestro scriveva? Come poteva il Maestro proteggere una praticante come me?

Dopo aver trovato questo importante attaccamento ho passato più tempo a inviare pensieri retti. Ho anche chiesto al Maestro di aiutarmi a dissolvere il mio falso sé. Dopo tre settimane ho ripreso un po’ a mangiare e mi sono sentita più forte. Pochi giorni dopo potevo nuovamente camminare.

Alla fine, dopo un mese, ho superato questa tribolazione di vita e di morte. All’inizio di giugno sono riuscita a fare i cinque esercizi. Dopo ho pianto con lacrime di gioia e gratitudine. Nel mio cuore ho detto: “Grazie, Maestro! Il tuo discepolo ha superato questa prova!”. Non ce l’avrei fatta senza la protezione del Maestro. Ancora una volta il Maestro mi aveva salvata.

Questa tribolazione mi ha svegliata completamente. Ho capito che non dovremmo mai considerare tutte le cose che facciamo come coltivazione. Non importa quante cose abbiamo fatto, se non coltiviamo bene potremmo essere in pericolo.

Dopo questa seria tribolazione sentivo di essermi liberata da un’insieme di attaccamenti e ho iniziato a capire cosa fosse davvero la coltivazione. Ho compreso l’importanza di guardarmi dentro; sapevo che solo coltivando me stessa avrei potuto salvare le persone e fare bene le tre cose.

Spero che gli amici praticanti possano imparare qualcosa da quello che mi è successo e prendere sul serio la coltivazione. Grazie, compassionevole Maestro, per avermi dato una nuova vita. Farò tesoro dell’opportunità che mi hai dato e cercherò di fare del mio meglio in futuro.