(Minghui.org) Lo scorso 22 novembre una donna residente a Yichun, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a ventidue mesi di prigione per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

L’ingiusta condanna di Li Xiuyun è arrivata solo quattro mesi dopo il suo arresto, avvenuto l’8 luglio di quest’anno. Sia lei che il marito, che non pratica il Falun Gong, sono stati condotti alla stazione di polizia. Mentre l’uomo è stato rilasciato poco dopo, la moglie è stata trattenuta per quindici giorni, prima di essere rilasciata su cauzione.

Il 22 novembre il tribunale distrettuale di Jinlin ha tenuto un’udienza di quindici minuti sul suo caso. La sua famiglia è stata informata della sentenza pochi giorni dopo.

Non è la prima volta che la sessantunenne Li viene presa di mira per la sua fede. Alla fine di ottobre del 1999 è stata arrestata per la prima volta e portata in un centro per il lavaggio del cervello. Le guardie l’hanno costretta a guardare video che diffamavano il Falun Gong, le hanno ordinato di diffamare, a sua volta, la pratica spirituale e di scrivere dichiarazioni di rinuncia alla sua fede. Quando si è rifiutata di obbedire, l'hanno intimidita e costretta a restare in piedi per lunghe ore.

Nel mese di novembre 2000 la donna è stata convocata dalla polizia, per essere interrogata sui materiali del Falun Gong confiscati a casa di un altro praticante. Li si è rifiutata di fornire qualsiasi informazione. Gli agenti l’hanno schiaffeggiata più di dieci volte con una lunga tavola di legno e il suo volto si è immediatamente gonfiato.

Il 20 gennaio 2001 Li è stata portata nuovamente al centro per il lavaggio del cervello e, il 24 gennaio, non le è stato permesso di tornare a casa per il Capodanno cinese.

Nel mese di aprile 2002 un ufficiale ha fatto irruzione nel suo appartamento e le ha ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma lei ha rifiutato.

Il 10 giugno 2017 Li è stata nuovamente arrestata mentre viaggiava in auto. La polizia l’ha rilasciata dopo averle estorto 3000 yuan (circa 405 euro).