(Minghui.org) Una donna di settantacinque anni residente a Lishui, nella provincia dello Zhejiang, è stata recentemente condannata a quattro anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 21 settembre dell’anno scorso Ying Aiyun è stata arrestata e la sua casa è stata perquisita. Da allora è imprigionata nel centro di detenzione di Lishui. Altri dettagli sulla sua condanna non sono chiari.

Prima dell’ultima sentenza, la donna ha scontato un anno e mezzo di lavori forzati e tre anni e mezzo di prigione per aver sostenuto la sua fede.

Nel luglio 1999 Ying è stata messa agli arresti domiciliari dal suo posto di lavoro per essersi recata a Pechino a chiedere il diritto di praticare il Falun Gong. Nel maggio 2000 è tornata a Pechino per presentare un nuovo appello ed è stata arrestata.

Nel giugno 2000 è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello. Le guardie spesso legavano lei e gli altri praticanti detenuti nella posizione dell’aquila aperta al telaio della finestra. Quando i praticanti in segno di protesta meditavano, le guardie pestavano loro i piedi.

Nel mese di novembre 2000, al termine della sessione di lavaggio del cervello, Ying è stata condannata a un anno e mezzo di lavori forzati.

Nel 2004 è stata nuovamente arrestata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong.

L'arresto successivo è avvenuto il 1° novembre 2013, dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong. La donna è stata condannata a tre anni e mezzo di pena detentiva.