(Minghui.org) Il 30 novembre le autorità cinesi hanno pubblicato un necrologio per annunciare la morte dell’ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC) Jiang Zemin.
Il necrologio afferma che Jiang è stato un leader eccezionale della Cina comunista, ma non menziona alcuni fatti fondamentali su di lui. Ad esempio, che è salito al vertice per il suo ruolo attivo nel reprimere il movimento democratico degli studenti nel 1989; che ha tradito la Cina cedendo terre alla Russia; che ha trasformato la Cina in uno Stato corrotto; che ha minato le fondamenta morali della Cina perseguitando il Falun Gong.
Jiang ha riscritto la Storia
Jiang Shijun, il padre di Jiang Zemin, faceva parte di due organizzazioni traditrici, la “Salvezza nazionale pacifica” e il “Comitato di mantenimento temporaneo di Nanjin”. Alla fine del novembre 1940, si unì al governo di Wang Jingwei nella città di Nanjing, nella provincia di Jiangsu, un regime traditore fantoccio dei giapponesi. Secondo il libro Anything for Power: The Real Story of China’s Jiang Zemin (Tutto per il potere: La vera storia della Cina di Jiang Zemin), pubblicato nel 2005, Jiang Shijun fu nominato viceministro del Ministero di Propaganda del governo Wang e membro del comitato editoriale dell’istituzione. Insieme ad altri traditori, come il noto scrittore Hu Lancheng, Jiang Shijun ricevette molti premi dai giapponesi invasori per le sue “eccellenti” prestazioni.
Jiang Shijun aveva grandi aspettative per suo figlio Jiang Zemin, così decise di sicriverlo alla “Sessione di formazione dei giovani leader dell’Università di Nanjin”, una struttura di formazione per agenti speciali del regime fantoccio. La sessione si svolgeva sotto il nome di Università Centrale di Nanjin, così Jiang Zemin e altri agenti speciali addestrati furono effettivamente ammessi all’Università Centrale.
Poiché l’esercito giapponese invasore monopolizzò in seguito il commercio dell’oppio del regime fantoccio, Jiang Shijun e altri funzionari del Ministero di Propaganda organizzarono nel 1943 proteste studentesche contro i negozi di oppio controllati dai giapponesi. Suo figlio Jiang Zemin guidò gli sforzi.
Il PCC non ha mai riconosciuto apertamente la storia di Jiang Zemin, nato in una famiglia di traditori e coinvolto nell’addestramento di agenti speciali. Quando nel 2005 assunse un banchiere d’investimento americano e lo scrittore Robert Lawrence Kuhn per scrivere una biografia, Jiang cambiò questa parte della storia affermando di essersi unito ai movimenti studenteschi guidati dal PCC clandestino nel 1943.
Jiang ha anche inventato un’altra informazione, sostenendo di essere stato adottato dallo zio Jiang Shangqing, membro del PCC, all’età di 13 anni. Pochi sapevano che Jiang Shangqing era già morto all’epoca, ma questa bugia sull’“adozione” ha comunque nascosto l’eredità traditrice di Jiang.
Tradire la Cina come agente speciale del KGB
Dopo la presa del potere da parte del PCC nel 1949, Jiang Zemin divenne ingegnere. Basandosi sulla menzogna di essere il figlio orfano del martire Jiang Shangqing, riuscì ad avvicinare il subordinato di Jiang Shangqing, Wang Daohan, che lo aiutò a iniziare la sua scalata al successo nella gerarchia del potere del PCC.
Ma ci sono sempre state sorprese. Quando Jiang Zemin e altri 12 furono inviati a Mosca per l’addestramento nel 1955, egli suonava musica, cantava canzoni e raccontava barzellette per attirare l’attenzione. Il servizio segreto sovietico KGB si interessò a lui; scoprirono che quando l’Armata Rossa sovietica entrò in Cina nel 1945 per sconfiggere i giapponesi, trovarono i file completi delle attività degli agenti speciali filo-giapponesi, compresi quelli relativi alla “Sessione di formazione dei giovani leader dell’Università di Nanjin”. Dopo aver scoperto che Jiang Zemin era il figlio del noto traditore Jiang Shijun e che all’epoca serviva personalmente come agente speciale per i giapponesi, il KGB inviò un’amante sotto copertura, Klava, per sedurre Jiang Zemin.
Come previsto, Jiang cadde nella trappola e, proprio mentre si abbandonava alla relazione, arrivarono gli agenti del KGB. Essi promisero a Jiang di mantenere il riserbo sulla sua storia di traditore e sulla relazione con Klava “a una condizione, cioè che Jiang entrasse a far parte dell’Ufficio dell’Estremo Oriente del KGB e raccogliesse informazioni sugli studenti cinesi che vivevano in Unione Sovietica, oltre a fornire alcune informazioni sulla Cina”, secondo quanto riportato da The Real Story of China’s Jiang Zemin. “E così Jiang continuò a lavorare per il KGB dopo essere tornato in Cina da Mosca”.
L’11 dicembre 1999, il portavoce ufficiale del PCC, The People’s Daily, ha riferito brevemente che Jiang Zemin e l’allora leader russo Boris Eltsin avevano firmato a Pechino tre accordi di confine sino-russi, che imponevano alla Cina di cedere alla Russia la sezione orientale del confine sino-sovietico, più di 1 milione di chilometri quadrati del territorio cinese.
Mentre la biografia di Jiang evidenziava quasi tutti i suoi successi, l’incontro ad alto livello con Eltsin e i tre accordi di confine non venivano affatto menzionati. Per dare un’idea della dimensione di questo accordo, la terra ceduta era di oltre 30 volte la dimensione di Taiwan. Dei 9,6 milioni di chilometri quadrati di terra cinese, i deserti e le aree desertificate costituiscono circa il 33% di tutta la terra, mentre i terreni gravemente erosi rappresentano circa il 38%. Solo meno di un terzo di tutta la terra è quindi abitabile. Ma la terra estesa e ricca che Jiang ha regalato era vasta e fertile, lasciata in eredità dalle generazioni passate, ricca di foreste, di minerali e petrolio, che rappresentavano risorse importanti.
Per questo motivo, molti hanno definito Jiang il più grande traditore della Cina. Ma anche i successori di Jiang non osarono rivelare questi scandali, poiché ciò avrebbe messo in serio pericolo la “gloriosa” storia e la legittimità del PCC.
Corruzione e appropriazione di una fortuna
Jang è salito al vertice del PCC perché ha represso il movimento democratico degli studenti nel 1989. Era incompetente in merito alla gestione del Paese, ma era stato ben addestrato dal padre traditore a compiacere gli altri tramite alcuni talenti come suonare, cantare e altro.
Non sono mancati momenti imbarazzanti sulla scena internazionale. Quando Jiang visitò la Spagna alla fine di giugno del 1996, il re di Spagna, Juan Carlos, lo invitò a passare in rassegna le guardie d’onore. Con grande sorpresa di Re Carlos, proprio in quel momento Jiang tirò fuori un pettine e procedette alla toelettatura in presenza del Re. Quella sera, durante il banchetto di benvenuto in suo onore, Jiang si sedette alla destra della Regina. Ancora una volta si pettinò davanti alla telecamera. Il 25 giugno 1996, il più importante quotidiano spagnolo, El Pais, e molti altri giornali, pubblicarono una foto e un articolo in prima pagina sulla vicenda della pettinatura.
Ci sono stati anche innumerevoli episodi in cui Jiang ha dato sfoggio della sua abilità di musicista, cantante e ballerino. Un esempio è stato il 30 marzo 1999, quando Jiang ha visitato la città natale di Mozart, Salisburgo, accompagnato dal Presidente dell’Austria, Thomas Klestil. L’oggetto più prezioso dell’antica residenza di Mozart era un pianoforte viennese acquistato dal maestro stesso nel 1785. Dopo che il presidente ha descritto questo pezzo d’antiquariato di 200 anni, Jiang si è precipitato al pianoforte, si è seduto sullo sgabello e ha aperto il pianoforte, desideroso di suonare. Invece delle opere rappresentative di Mozart, suonò una canzone cinese: “Onda su onda nel lago Honghu”. [1] Il Presidente Klestil, visibilmente a disagio, desiderava chiaramente che Jiang non toccasse il prezioso oggetto d’antiquariato del maestro, ma era obbligato dal galateo diplomatico a farsi da parte. Jiang suonava ignaro il pianoforte mentre fissava in modo lascivo una giovane donna cinese accanto a lui, sperando di conquistarne l’ammirazione.
Anche la relazione tra Jiang e la cantante Song Zuying era nota in Cina. Dopo il debutto di Song nel Gala per il Capodanno cinese del 1991 della CCTV, Jiang la notò. La Song fu rapidamente promossa e, dopo un’esibizione, Jiang le consegnò di nascosto un foglietto con su scritto: “Vieni a trovare il tuo fratellone quando hai bisogno. Il fratello maggiore può aiutarti a risolvere qualsiasi problema”. In seguito, Song divorziò dal marito in modo da potersi incontrare più spesso con Jiang, il quale le diede anche una Red Card per accedere a Zhongnanhai (la sede del governo centrale del PCC) in qualsiasi momento. Inutile dire che chi osava far trapelare informazioni o chiedere indagini su questi argomenti subiva ritorsioni.
La promiscuità di Jiang era accompagnata dalla sua corruzione. Jiang aveva uno slogan che recitava “accumulare ricchezza mantenendo un basso profilo”. Dopo che suo figlio Jiang Mianheng è tornato dagli Stati Uniti nel 1992, ha costruito una gigantesca impresa di telecomunicazioni con il sostegno di Jiang Zemin, rendendo Jiang Mianheng la persona corrotta numero uno in Cina. Non solo, con pochi risultati e nemmeno un giorno di esperienza come professore di ruolo, nel 1999 Jiang Mianheng è stato nominato vicepresidente dell’Accademia cinese delle Scienze.
Dalle informazioni risulta che la famiglia Jiang possiede almeno 1.000 miliardi di dollari di beni all’estero e che almeno la metà di questi sono stati riciclati. Una volta i media di Hong Kong hanno riferito che la Banca dei Regolamenti Internazionali ha scoperto una somma non reclamata di oltre 2 miliardi di dollari uscita dalla Cina. Liu Jinbao, allora vicepresidente della Bank of China, ha poi rivelato la fonte dei fondi dopo essere stato arrestato. Liu disse che il denaro era di Jiang Zemin, che stava preparando un piano di riserva in vista del 16° Congresso nazionale del PCC trasferendo fondi all’estero.
La corruzione di Jiang si è rapidamente estesa a funzionari di livello inferiore. La Reuters ha riportato che a Zhou Yongkang, ex segretario della Commissione centrale per gli affari politici e legali (PLAC) e ministro della Pubblica sicurezza cinese, sono stati confiscati beni per almeno 90 miliardi di yuan (pari a 14,5 miliardi di dollari). Guo Boxiong e Xu Caihou, due vicepresidenti della Commissione militare centrale, sono stati entrambi riconosciuti colpevoli di corruzione e di aver accumulato fortune vendendo posizioni militari.
Di conseguenza, l’esercito è diventato un ipermercato di potere, denaro e transazioni sessuali. Finora sono stati indagati più di 160 generali e oltre 400 funzionari a livello di vicegovernatore (o viceministro). Tra questi, 121 funzionari hanno preso almeno oltre 100 milioni di yuan in tangenti. Anche i funzionari di livello inferiore sono risultati corrotti. Sheng Fenggang, segretario del Partito del villaggio di Pechino, è stato trovato in possesso di 31 chilogrammi d’oro, contanti per oltre 7,2 milioni di yuan, oltre 20 auto di lusso e armadi pieni di vini pregiati.
Se divise tra la popolazione, le tangenti prese dai funzionari avrebbero potuto risolvere i problemi di povertà della Cina.
Ma i fatti e i numeri di cui sopra non sono stati riportati nel necrologio di Jiang. Se i cinesi avessero saputo la verità, probabilmente avrebbero avuto un altro tipo di “ammirazione” per la leadership “eccezionale” di Jiang.
Denaro e commercio sessuale nell’esercito
Da quanto detto sopra, si capisce che il PCC è marcio fino al midollo. Dopo tutto, Jiang aveva poche qualifiche per essere un capo di Stato, a parte la repressione del movimento democratico. Per assicurarsi la sua carica di segretario del Partito e di presidente dell’esercito centrale, ha distribuito numerosi titoli per comprare la fedeltà del popolo, ha tollerato il contrabbando e la corruzione e ha permesso che il commercio sessuale fiorisse.
Solo tra il 1993 e il 2004, Jiang ha promosso 79 generali militari e centinaia di maggiori generali e tenenti generali. Il 23 gennaio 1996, Jiang disse ai suoi subordinati: “Oggi è una bella giornata. Che ne dite di promuovere qualche generale per divertimento?” Quel giorno quattro ufficiali divennero generali.
L’esercito ha iniziato a fare affari a metà degli anni ‘80 per sovvenzionare i costi militari e “sostenere l’esercito con l’esercito”. Dopo aver preso il potere nel 1989, Jiang ha permesso che le pratiche commerciali sfrenate e la corruzione dell’esercito acquisissero il controllo. Ciò ha portato a una corruzione senza precedenti nell’esercito e il contrabbando dell’esercito era peggiore di quello dei pirati.
Nel settembre 1998, in occasione di una conferenza nazionale sul contrabbando, l’allora premier Zhu Rongji rese noti alcuni dati. Solo nei primi 6 mesi di quell’anno, l’esercito aveva sparato e ucciso 450 agenti della dogana, della polizia e di altre forze dell’ordine, e oltre 2.200 erano stati feriti. Degli 800 miliardi di yuan contrabbandati ogni anno, almeno 500 milioni provengono dall’esercito. Supponendo che l’evasione fiscale sia un terzo del costo della merce, ciò significa che l’esercito ha rastrellato 160.000 miliardi di yuan in quel periodo di tempo. Il denaro non copriva le spese militari, ma andava a finire nelle tasche dei funzionari.
La corruzione ha portato rapidamente al commercio sessuale. Nel 1995, solo il Terzo ramo dello Stato Maggiore aveva 15 strutture di “intrattenimento” che hanno assunto 476 giovani donne che fornivano un servizio “completo”. Inoltre, l’esercito disponeva di numerosi club, pensioni, sanatori e resort, dove gli ufficiali di alto rango godevano di questo “piacere” utilizzando fondi pubblici. Questa situazione ha raggiunto l’apice nel 1997.
Queste strutture erano state suddivise in superclasse, alta classe e sottoclasse. In Cina c’erano 8 strutture di classe superiore che fornivano servizi 24 ore al giorno per tutto l’anno. Esistevano anche oltre 30 strutture di alta classe in tutto il Paese, che erano completamente prenotate ogni giorno. Le strutture di superclasse erano squisite e lussuose, con elicotteri militari Z-9 per le emergenze. Le cameriere, le assistenti, le infermiere e gli altri membri del personale erano tutte giovani donne non sposate. Dopo aver superato l’esame politico ed essere state selezionate dalle compagnie artistiche militari e di polizia, dalle scuole di sanità militari e di polizia e dalle agenzie governative, avevano ricevuto anche una formazione culturale, letteraria, di etichetta, sociale e di altro tipo prima di lavorare in quelle strutture.
Secondo il necrologio, Jiang ha governato l’esercito in modo rigoroso e conforme alla legge, ottenendo grandi risultati. Come già detto, era essenzialmente il contrario. In Cina si dice che solo le previsioni del tempo sono vere, mentre tutto il resto dei notiziari del PCC è falso.
Distruzione dei valori morali
Mentre Jiang e i suoi seguaci stavano rovinando la Cina con tutto questo caos, una nuova speranza è emersa all’orizzonte. Il Falun Gong, un sistema di meditazione basato sui principi di Verità-Compassione-Tolleranza, è stato introdotto al pubblico da Li Hongzhi nel 1992. I suoi principi profondi e il suo potere miracoloso nel migliorare la salute e la natura della mente hanno rapidamente attirato decine di milioni di praticanti.
Jiang considerò il Falun Gong una minaccia e giurò di schiacciarlo, nonostante l’opposizione di tutti gli altri membri permanenti del Politburo centrale. Sostenendo che il Falun Gong avrebbe messo a rischio il Partito, lui e i suoi seguaci hanno dato istruzioni alla polizia, ai servizi segreti e ai media di inventare storie per denigrare il Falun Gong. Senza prove, nel suo discorso alla riunione del Politburo del Comitato Centrale del PCC del 7 giugno 1999, ha esortato ad accelerare gli sforzi per reprimere il Falun Gong. Ha affermato: “Si tratta di una lotta politica tra il Partito e i suoi nemici, sia in patria che all’estero, per la fedeltà delle masse e per la posizione dominante”.
Dopo aver iniziato la persecuzione nel luglio 1999, Jiang ha giurato di eliminare il Falun Gong in tre mesi e ha emesso l’ordine di “diffamare la reputazione dei praticanti, ridurli in bancarotta e distruggerli fisicamente!” In realtà, su suo ordine, il 10 giugno 1999 era già stata istituita un’agenzia extragiudiziale. Si tratta dell’Ufficio 610. Funzionando come la Gestapo, penetra a tutti i livelli delle agenzie governative con un potere senza precedenti. Il costo totale della persecuzione del Falun Gong ha rappresentato circa un quarto del PIL cinese. Tra il 2002 e il 2012, la spesa per il “mantenimento della stabilità” ha superato anche quella della difesa nazionale.
I praticanti del Falun Gong non hanno un programma politico: vogliono solo essere brave persone. Eppure, Jiang e il PCC hanno mobilitato l’apparato statale e le sue risorse per diffamare il Falun Gong. La portata e la gravità sono state superiori a quelle della Rivoluzione Culturale e non hanno precedenti nella Storia. Tutti i giornali e le stazioni radiotelevisive hanno prodotto e diffuso menzogne per diffamare il Falun Gong, falsando l’evento dell’appello pacifico del 25 aprile 1999, incolpando il Falun Gong di aver causato la morte di alcuni pazienti e avendo orchestrato la messa in scena dell’autoimmolazione in Piazza Tienanmen. In realtà, secondo un articolo pubblicato da Minghui l’11 ottobre 2000, l’Ufficio 610 aveva già pianificato un incidente di autoimmolazione per incastrare il Falun Gong. L’autoimmolazione ha avuto luogo il 23 gennaio 2001, alla vigilia del Capodanno cinese.
A causa della loro fede in Verità-Compassione-Tolleranza, negli ultimi 23 anni un numero incalcolabile di praticanti del Falun Gong è stato arrestato, detenuto, imprigionato e torturato. Alcuni sono stati vittime di prelievi forzati di organi, una nuova forma di malvagità su questo pianeta. Le informazioni ricevute da Minghui hanno confermato che oltre 4.700 praticanti hanno perso la vita a causa della persecuzione, mentre il bilancio reale delle vittime è probabilmente molto più alto a causa della censura e del blocco delle informazioni. China Tribunal, un tribunale indipendente, ha emesso una sentenza nel giugno 2019, affermando che il prelievo di organi continua in Cina e i praticanti del Falun Gong sono le vittime principali.
Per sostenere e intensificare la persecuzione, Jiang e i suoi seguaci hanno associato le prestazioni e le promozioni dei funzionari al grado di attuazione della politica di persecuzione. Anche gli agenti dell’Ufficio 610, delle forze dell’ordine, dei campi di lavoro forzato e delle prigioni hanno ricevuto incentivi finanziari per costringere i praticanti a rinunciare al loro credo. A tutte le organizzazioni in Cina, siano esse agenzie governative, organizzazioni commerciali o scuole, è stato ordinato di organizzare i propri dipendenti per guardare video diffamatori e dichiarare che erano contro il Falun Gong. La propaganda d’odio è stata inclusa anche nei libri di testo degli studenti, nei materiali supplementari e nelle prove d’esame. In alcuni luoghi, i passeggeri erano costretti a calpestare l’immagine del fondatore del Falun Gong prima di prendere l’autobus o il treno.
È ironico che il necrologio di Jiang lo abbia elogiato come un leader eccellente, quando in realtà aveva un curriculum di bugie, tradimenti, brutalità, corruzione e degenerazione morale. Ha fatto sprofondare la Cina in un abisso di problemi sociali e morali, con un futuro cupo per noi, per le generazioni future e per il mondo. Si possono trarre molte lezioni ma occorre comprendere i peccati commessi da Jiang e dal PCC prima di rimettersi in carreggiata.
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