(Minghui.org)

Nome cinese: 钟国全

Genere: maschio

Età: 72

Città: Mishan

Provincia: Heilongjiang

Professione: sconosciuta

Data decesso: 6 febbraio 2022

Data dell'ultimo arresto: 4 marzo 2020

Luogo di detenzione più recente: prigione di Tailai

Il signor Zhong Guoquan, di Mishan nella provincia dell’Heilongjiang, è stato arrestato il 4 marzo 2020 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong e condannato a tre anni e mezzo nell'agosto dello stesso anno. È stato ammesso nella prigione della città di Jixi il 17 novembre 2020 e successivamente trasferito in quella di Tailai, dove è stato torturato a morte il 6 febbraio scorso, il sesto giorno del capodanno cinese. Aveva settantadue anni.

I familiari di Zhong avevano richiesto per lui la libertà vigilata per motivi di salute all'inizio di quest’anno, ma la prigione l'ha rifiutata perché il praticante era un prigioniero politico.Sono rimasti sconvolti quando hanno ricevuto una telefonata dalla prigioneche diceva che il loro caro era morto poche ore prima.

Zhong, di etnia Han con diploma di laurea breve, risiedeva nella comunità di bonifica agricola di Mudanjiang a Mishan nella provincia dell’Heilongjiang. È stato arrestato intorno alle 9:00 del 4 marzo 2020, dopo essere stato denunciato per aver distribuito materiale del Falun Gong su Fangshan Road nella città di Mishan.

In attesa di un atto d'accusa, Zhong è stato ricoverato all’ospedale della comunità di bonifica agricola di Mudanjiang il 6 luglio 2020 e in quell’occasione gli sono state riscontrate numerose patologie, tra cui diabete di tipo 2, insufficienza renale, ictus multiplo, ipertensione, malattie cardiache, infezione alle vie urinarie, colesterolo alto, coaguli di sangue e problemi di vista e udito.

Zhong è comparso innanzi al tribunale della città di Mishan l'11 agosto 2020. Il giudice Zhang Ying ha presieduto l'udienza ed erano presenti gli assistenti giudici Cai Hongli e He Fengxian, l'impiegato Guan Yumin (numeri di telefono: 86-467-5266753, 86-467-5266756) e il procuratore Wang Kaifeng (numero di telefono: 86-15946762899). L'avvocato difensore di Zhong, Ni Huilong, ha difeso la sua innocenza durante l'udienza ma una settimana dopol’uomo è stato condannato a tre anni e mezzo.

Zhong ha presentato appello e il 9 ottobre 2020 la sua famiglia si è recata presso il tribunale intermedio della città di Jixi per chiedere informazioni sulla sua situazione, ma è stato detto loro che il tribunale della città di Mishan non aveva inoltrato il caso alla corte d'appello. La sua famiglia si è recata in tribunale il giorno successivo e il giudice Cai Hongli (numero di telefono: 86-13846082240) ha promesso che avrebbe inoltrato il caso l'11 ottobre.

I giudici Ma Liping, gli assistenti giudici Liu Yang e Liu Bingjie e l'impiegato Chen Liping (numeri di telefono: 86-467-2881953, 86-467-2881853) sono stati incaricati di gestire il caso di appello e hanno deciso, il 28 ottobre 2020, di confermare il verdetto originale.

Zhong è stato trasferito dal centro di detenzione della città di Mishan alla prigione della città di Jixi la mattina del 17 novembre 2020. Successivamente è stato trasferito in quella di Tailai, dove è deceduto il 6 febbraio scorso.

L'ospedale di medicina cinese della contea di Tailai ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che Zhong è morto in ospedale alle 8:34 del mattino del 6 febbraio per insufficienza respiratoria. Il medico curante che ha firmato la dichiarazione è Chen Xiujun. La dichiarazione porta il sigillo personale di Chen e quello ufficiale dell'ospedale.

La prigione di Tailai è stata usata dalle autorità come campo di concentramento per trasformare i praticanti del Falun Gong. Coloro che si sono rifiutati di scrivere varie dichiarazioni di rinuncia alla loro fede nel Falun Gong sono stati sottoposti a molte forme di tortura, tra cui: essere appesi, essere costretti a stare in piedi o accovacciati per lunghe ore, essere privati del sonno per giorni e giorni, essere sottoposti ad alimentazione forzata con peperoncino e altri maltrattamenti verbali.

Il signor Liu Jingming, che lavorava presso l'ospedale di medicina cinese della città di Qiqihar, è stato ricoverato nella prigione di Tailai l'8 febbraio 2007. È morto quarantasei giorni dopo, all'età di trentanove anni. Il signor Pan Benyu, che una volta ha salvato sei vite, è diventato disabile nella prigione di Tailai a causa delle torture subite e ha sviluppato ascite epatica, infarto, oltre a tossire sangue. Aveva crampi in tutto il corpo e non riusciva a smettere di gemere per il dolore. È morto per un'emorragia cerebrale il 4 aprile dello scorso anno all’età di sessantanove anni.

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