(Minghui.org) La signora Xiang Huaixiang è stata condannata a sette anni per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong e dopo essere stata rilasciata nel 2017, ha scoperto che la sua pensione era stata sospesa da settembre 2014. Ha provato molte volte a riavere la pensione, ma la sua richiesta di ripristino è stata ripetutamente respinta. La sua unica figlia, anche lei praticante del Falun Gong, è impazzita mentre era in carcere ed è morta nel novembre 2014 a vent’anni.
Xiang è nata nella contea di Hengdong, nella provincia dell’Hunan il 13 agosto 1950. È una pensionata della filiale di Chenzhou della Banca cinese delle costruzioni ed è stata eletta dipendente modello molte volte, sia a livello cittadino che provinciale. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nell'aprile 1996 e gli effetti miracolosi della pratica le hanno permesso di dire addio a tutte le sue malattie. Da allora non si è più ammalata e non ha avuto bisogno di farmaci.
Dopo che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, Xiang è stata ripetutamente presa di mira per aver esposto la persecuzione al pubblico.
L'unica figlia della praticante, Chen Lijuan, è stata arrestata nel 2000 mentre faceva gli esercizi del Falun Gong in piazza Tiananmen a Pechino. All'epoca aveva circa vent’anni ed era ancora una studentessa universitaria. Chen Bing, capo della sezione politica e di sicurezza di Chenzhou (ora Divisione di sicurezza interna) ed altri ufficiali sono andati a Pechino, l'hanno riportata a Chenzhou e rinchiusa in un centro di detenzione. A causa della tortura e dello stress intenso è diventata mentalmente instabile ed è stata rilasciata su cauzione. A luglio del 2000 è poi stata mandata in un ospedale psichiatrico per essere curata, tuttavia le sue condizioni sono peggiorate ed è morta nel novembre 2004.
Il direttore del comitato residenziale ha denunciato Xiang nel 2010 per aver prodotto e distribuito materiale informativo sul Falun Gong. In seguito è stata arrestata nella sua abitazione il 19 luglio dello stesso anno. In quell’occasione la polizia ha perquisito la sua casa, terrorizzando il marito costretto a letto e confiscando 17.000 yuan (circa 2.400 euro) in contanti, un computer, un masterizzatore e materiali della Falun Dafa, oltre ad alcuni effetti personali.
Xiang, tra il 5 novembre 2010 e il 7 aprile 2011, è comparsa in tribunale quattro volte ed è stata infine condannata a sette anni di reclusione per "aver minato l'applicazione della legge con un’organizzazione di culto", un pretesto comunemente utilizzato dal regime per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.
Quando Xiang è stata rilasciata, ha scoperto che la sua pensione era stata sospesa da 3 anni. Ha ripetutamente fatto appello al suo ex datore di lavoro e all'ufficio provinciale della previdenza sociale, ma senza successo. Il suo datore di lavoro le ha inoltre chiesto di restituire gli oltre 90.000 yuan (circa 12.600 euro) in benefici pensionistici ricevuti tra settembre 2010 e settembre 2014, ma poiché non aveva denaro per soddisfare la richiesta, il datore ha incominciato a detrarre denaro dal suo conto pensione. L’ha inoltre avvisata che avrebbe recuperato l'intero importo di 90.000 yuan in nove anni, e solo dopo avrebbe emesso benefici sufficienti a coprire il minimo vitale, ma che non le avrebbe ripristinato le prestazioni pensionistiche.
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