(Minghui.org)

Nome: Wu Daxing

Nome cinese:吴大兴

Genere: maschio

Età: 52

Città: Shenyang

Provincia: Liaoning

Professione: Impresario di ristrutturazioni edili

Data di morte: 4 febbraio 2021

Data dell'ultimo arresto: 13 marzo 2007

Luogo di detenzione più recente: prigione di Xihu

Il signor Wu Daxing di Shenyang, nel Liaoning, durante gli ultimi ventitré anni di persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese è stato ripetutamente arrestato e molestato. Tra il 2007 e il 2009, mentre scontava una detenzione di tre anni, ha subito gravi torture che gli hanno causato importanti problemi di salute. Il praticante è stato costretto a spostarsi più volte per nascondersi dalla polizia, che però riusciva sempre a rintracciarlo per molestarlo. In oltre suo figlio è stato vittima di bullismo e di intimidazioni a scuola da parte degli agenti. Wu ha dovuto sopportare un’enorme pressione mentale ed il 4 febbraio 2021, all'età di cinquantadue anni, è deceduto.

Il signor Wu Daxing

Intraprendere il Falun Gong

Nel 1996 la prima volta che Wu ha letto lo Zhuan Falun, il libro principale del Falun Gong, è stato attratto dai principi trattati. Sei mesi dopo aver iniziato la pratica alcuni disturbi minori, tra cui tosse e rinorrea, sono scomparsi. Inoltre ha smesso di fumare, di bere, di essere competitivo ed è diventato gentile e sempre pronto ad aiutare gli altri.

Alla moglie di Wu, a causa di una gravidanza extrauterina, era stata asportata una delle tube di Falloppio e, poiché l’altra era attorcigliata, il medico le aveva detto che le possibilità di rimanere incinta erano molto scarse. Lui ha iniziato a praticare il Falun Gong ed a leggere lo Zhuan Falun assieme a lei che, poco dopo, ha scoperto con piacere di essere in gravidanza.

Wu, inoltre, è riuscito ad acquisire maggiore saggezza e capacità professionale nella ristrutturazione delle case e nella gestione finanziaria dei progetti, lasciando molti dei suoi clienti soddisfatti per il suo lavoro.

Detenuto per tre anni

Dopo che nel luglio 1999 il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione, Wu si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stato arrestato e detenuto per sette giorni. In seguito la polizia locale e i membri del comitato residenziale l’hanno molestato frequentemente.

Il 13 marzo 2007 alle ore 19.30 una decina di agenti ha fatto irruzione nella sua abitazione confiscando molti dei suoi oggetti personali tra cui un computer, un masterizzatore DVD, una stampante, un registratore audio, un nuovo smartphone Samsung, un MP3, un lettore elettronico, dei libri sul Falun Gong e una foto del suo fondatore. La polizia è rimasta a casa di Wu per i tre successivi giorni, nel tentativo di arrestare altri praticanti che fossero venuti a fargli visita.

Alla stazione di polizia di Qinggong, l’agente Li Zheng e altri l’hanno torturato. Per due settimane gli hanno graffiato in modo grave l'interno delle cosce per impedirgli di muoversi liberamente, l’hanno colpito alla testa con una cintura di cuoio e gli hanno dato pugni sul viso. L’hanno immobilizzato a terra, calpestato e colpito fino a mezzanotte con un bastone elettrico alle mani e alla pianta dei piedi. Dopo averlo costretto a imprimere le impronte digitali sui documenti del caso, il mattino seguente l’hanno condotto al centro di detenzione di Shenyang.

La polizia ha poi sottoposto il suo caso al procuratore e, il 13 luglio 2007, il tribunale del distretto di Tiexi l’ha condannato a tre anni di reclusione nella prigione di Xihu.

Poiché Wu si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, le guardie l’hanno costretto a sedersi su uno piccolo sgabello con la superficie striata, a volte mettendogli le mani sulla testa e premendola contro il muro, l’hanno maltrattato verbalmente, costretto a guardare video che diffamavano il Falun Gong e poi a svolgere lavori forzati senza retribuzione. Inoltre hanno incitato i detenuti a torturarlo, ad esempio colpendolo alla testa con dei bastoni.

Illustrazione della tortura: Seduto su di un piccolo sgabello con superficie striata

Nell’inverno del 2008 una persona che era uscita dal carcere aveva riferito alla moglie di Wu che suo marito aveva subito gravi torture. Lei, alla quale non era stato permesso di visitarlo, ha chiesto il suo rilascio in libertà vigilata, ma le guardie hanno rifiutateo l’istanza ed hanno cercato di scoprire in che modo fosse venuta a conoscenza della situazione del marito.

Il suo appello, tuttavia, ha impedito alle guardie di torturarlo frequentemente, ed il 13 dicembre 2009 è stato liberato.

Le continue molestie e il dramma famigliare

Wu, al suo rientro a casa, lottava per riprendersi dalle conseguenze della tortura. Non era più l'uomo forte di un tempo e doveva fare frequenti pause, anche quando cucinava per la famiglia.

Nel 2010, temendo di essere nuovamente preso di mira, si è trasferito, ma la polizia poco dopo l’ha rintracciato. Un giorno, alle ore 19.00, quando un agente ha bussato alla sua porta, lui è balzato fuori dalla finestra ed è fuggito. La polizia ha poi tormentato a scuola il figlio per scoprire dove lui si potesse trovare. Il bambino, che allora frequentava la scuola elementare, ha dovuto sospendere la frequenza per diversi mesi. Le molestie della polizia sono continuate negli anni, soprattutto quando il padre è stato imprigionato. Gli insegnanti del bambino lo maltrattavano spesso e questo gli ha lasciato un brutto ricordo.

Nel 2007 l’arresto di Wu ha sconvolto la madre, al punto da renderla improvvisamente cieca. Sebbene lui, dopo la scarcerazione, cercasse di assisterla adeguatamente, le sue condizioni di salute hanno continuato a peggiorare, fino al decesso. La sua morte e le molestie della polizia hanno angosciato molto Wu che, nel 2019, ha deciso di trasferirsi nuovamente, ma la polizia è riuscita comunque a trovarlo e a ricominciare a perseguitarlo.

Il praticante, ogni volta che veniva molestato, diventava di cattivo umore e la sua salute si deteriorava ulteriormente, al punto da causargli gravi problemi cardiaci. Il 4 febbraio dello scorso anno, a soli cinquantadue anni, è deceduto.

Informazioni sui perpetratori:

Feng Liqiang (封力强), capo della stazione di polizia di Qinggong

Chen Ge (陈革), ufficiale della stazione di polizia di Qinggong

Li Hongwei (李宏伟), ufficiale della stazione di polizia di Qinggong

Liu Bo (刘波), ufficiale dell'ufficio di sicurezza interna del distretto di Tiexi

Liu Qing (柳青), ufficiale dell'ufficio di sicurezza interna del distretto di Tiexi

Li Zheng (李征), ufficiale delle forze di polizia criminale del distretto di Tiexi

Bao Jieqing (鲍杰青), capo della prigione di XihuTian

Dengfeng (田登峰), vice capo della prigione di Xihu

Chen Zhongwei (陈忠维), segretario politico della prigione di Xihu

Zhao Xuezeng (赵学增), direttore dell'istruzione della prigione di Xihu

Ding Chao (丁超), direttore dell'istruzione della prigione di Xihu

Tian Yong (田勇), guardia, prigione di Xihu