(Minghui.org) Al signor Song Yucen, 27 anni della città di Shenyang nella provincia di Liaoning, gli è stato ordinato di scontare cinque anni e mezzo di detenzione per aver parlato con la gente di come il Falun Gong ha curato la sua depressione. Il 15 agosto 2021, l’uomo è stato sottoposto ad una rigorosa detenzione, inoltre dopo essere stato portato nella prigione della città di Dalian, alla sua famiglia è stato negato il permesso di fargli visita.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che dal 1999 viene perseguitata dal regime comunista cinese.

Il 29 marzo 2019, Song è stato arrestato per aver raccontato alla gente dei benefici che ha ricevuto dalla pratica del Falun Gong. Il 16 giugno 2020 è stato processato dal tribunale distrettuale di Heping e il 29 dicembre 2020 condannato a cinque anni e mezzo di detenzione.

Il 9 luglio 2021, Song è stato trasferito dal centro di detenzione di Heping, alla prigione di nuova ammissione a Shenyang e poi il 15 agosto, al secondo reparto della prigione della città di Dalian. Poiché si rifiutava di recitare le regole della prigione, le guardie lo hanno picchiato, causandogli delle contusioni alla testa e lungo taglio all’orecchio sinistro.

Song è stato poi portato nel quarto braccio dove si è rifiutato di rinunciare ancora al Falun Gong, gli sono state negate le visite familiari e le necessità quotidiane. Gli è stato permesso di spendere ogni mese solo 100 yuan (circa euro 15), che erano appena sufficienti per coprire tutto ciò di cui aveva bisogno.

Sua madre frequentava e chiamava spesso la prigione, chiedendo che le fosse permesso di fargli visita, ma le guardie dell'autoproclamata "prigione esemplare", l’hanno sempre respinta.

La madre di Song ha visitato diverse volte l'ufficio di amministrazione della prigione della provincia di Liaoning, dove un funzionario le ha detto: “La prigione della città di Dalian è una prigione a livello cittadino e non rientra nella nostra giurisdizione. Dovresti contattare l'ufficio dell'amministrazione della prigione della città di Dalian e il dipartimento di giustizia di Dalian". Ma quando lei ha contattato l'Ufficio di giustizia della città di Dalian, i funzionari hanno affermato che stavano seguendo gli ordini dell'Ufficio di amministrazione della prigione della provincia di Liaoning.

Così la madre di Song si è recata presso l'Ufficio di giustizia della provincia di Liaoning, ma è stata nuovamente allontanata. I funzionari le hanno detto: “Se l'Ufficio provinciale dell'amministrazione penitenziaria non si fa carico del tuo caso, nemmeno noi possiamo. Dovresti parlare con loro".

Il 16 febbraio è tornata in prigione, chiedendo di vedere suo figlio. Le guardie l'hanno tenuta in piedi nel freddo dell’inverno per un giorno, per poi comunque rifiutare la sua richiesta.

Un agente del centro visite della prigione le ha detto: "L'ufficio di amministrazione della prigione della provincia di Liaoning, ha deciso che per i praticanti del Falun Gong che si fossero rifiutati di abbandonare la loro fede, sarebbe stata negata qualsiasi visita".

Un altro ufficiale della Divisione Affari della prigione, ha affermato di aver negato la sua richiesta di visita perché Shenyang, da dove proveniva, era una regione ad alto rischio COVID-19.

Informazioni di contatto dei perpetratori:Teng Changsheng (腾长生), presidente della prigione cittadina di Dalian: +86-411-39039120;

Chen Jie (陈杰), capo dell'Ufficio di giustizia della città di Dalian: +86-411-83766516;

Wang Peng (王鹏), segretario politico, Ufficio dell'amministrazione penitenziaria della provincia di Liaoning: +86-24-31967058.

(Le informazioni di contatto di più autori sono disponibili nell'articolo cinese originale.)

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