(Minghui.org) Per informare la gente sui ventitré anni di persecuzione della Falun Dafa in Cina da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), i praticanti tedeschi hanno recentemente tenuto proteste pacifiche fuori dalle ambasciate e dagli uffici consolari cinesi a Berlino, Francoforte, Monaco, Düsseldorf e Amburgo.

Il 20 luglio scorso i praticanti hanno svolto attività davanti all’ambasciata cinese di Berlino, per denunciare i crimini contro l’umanità del Regime Comunista, tra cui il prelievo forzato di organi. I passanti si sono fermati per conoscere i dettagli, e mostrato il loro sostegno firmando una petizione.

Lo stesso giorno, si sono tenute proteste pacifiche davanti alla sede del consolato cinese a Francoforte. Il 23 luglio eventi simili si sono svolti anche davanti al consolato cinese di Amburgo.

Durante una protesta davanti all’ambasciata cinese a Berlino i praticanti hanno denunciato il PCC per la persecuzione dei praticanti in Cina

Il 20 luglio si sono svolte proteste pacifiche davanti al consolato cinese di Francoforte

Il 23 luglio alcuni praticanti hanno protestato davanti al consolato cinese di Amburgo

Un deputato denuncia il PCC per i suoi crimini contro l’umanità

Il 20 luglio i praticanti hanno organizzato una protesta pacifica davanti al consolato cinese di Monaco e letto una lettera di sostegno da parte di due deputati bavaresi. Dopo aver appreso della repressione, diversi passanti hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione.

Il 20 luglio i praticanti hanno tenuto una protesta davanti al consolato cinese di Monaco

Jonas Geissler, membro del Parlamento tedesco e del Comitato per i diritti umani dell’Unione cristiano-sociale (CSU), ha scritto nella sua lettera: “I praticanti del Falun Gong sono diventati vittime del prelievo forzato di organi. Questo è uno dei più terribili crimini nella storia riguardo alla violazione dei diritti umani”.

“Come parlamentari non smetteremo di protestare contro i funzionari di alto livello del PCC che agiscono su larga scala contro il diritto internazionale. Voglio fare appello agli amici in Germania e in altri Paesi: Difenderemo i diritti individuali in Cina finché non vedremo la fine della repressione e della tirannia del PCC!”.

“Il mondo intero sa che il PCC non è la Cina. Il XXI secolo non può assolutamente diventare un’epoca di regime totalitario. Pertanto, chiedo al governo cinese di rispettare gli standard internazionali e il Patto internazionale sui diritti civili e politici che ha firmato, di fermare immediatamente la persecuzione del Falun Gong, di rilasciare tutti i praticanti detenuti e gli altri prigionieri di coscienza e di fermare il prelievo di organi da persone ancora in vita! Come membro di un comitato per i diritti umani, farò del mio meglio per raggiungere questo obiettivo”.

Lettera aperta al Console generale cinese a Düsseldorf

I praticanti hanno protestato pacificamente, davanti al Consolato cinese di Düsseldorf e letto una lettera aperta al Console generale

Una protesta simile si è svolta il 20 luglio davanti al Consolato cinese di Düsseldorf Ovest, dove i praticanti hanno letto una lettera aperta indirizzata al Console generale e ai dipendenti del Consolato, chiedendo loro di abbandonare il PCC e di porre fine alla persecuzione. La lettera è stata poi lasciata nella cassetta delle lettere.

I praticanti hanno scritto: “Il Falun Gong ha portato solo benefici alla Cina e al suo popolo”. “Per favore, pensateci! Se alle persone viene proibito di vivere secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, quali potranno essere le conseguenze?”.

Nella lettera, i praticanti hanno chiesto al regime di interrompere subito la persecuzione, di smettere di eseguire il prelievo forzato gli organi dei praticanti e di punire i colpevoli secondo la legge. La lettera ha ricordato inoltre ai funzionari dell’ufficio consolare che “in quanto membri del Partito Comunista, saranno ritenuti responsabili dei crimini del Partito” e auspicava che rinunciassero alla loro adesione al PCC, scegliendo un futuro luminoso per loro stessi e per le proprie famiglie.

Scenario: Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, che si basano sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendola crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi ventitré anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinatoil prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l’industria cinese dei trapianti in forte espansione.