(Minghui.org) I bambini sono il dono più bello che Dio possa fare a una famiglia. Sono stata sopraffatta dall’arrivo di nostra figlia Ya. Tuttavia, nella Cina di oggi, è davvero difficile crescere bambini con un buon carattere e un buon comportamento.

Sono grata alla Falun Dafa per avermi mostrato la via per educare mia figlia e crescerla bene. Ho piantato i semi dei principi della Falun Dafa ‘Verità, Compassione e Tolleranza’ nel suo cuore. Negli ultimi dieci anni circa Ya è rimasta innocente e gentile.

(Continua dalla prima parte)

Una lezione da una tovaglietta

Un giorno, dopo la scuola, con la faccia triste Ya mi ha detto: “Mamma, il mio compagno di classe, quello davanti a me, ha disegnato sulla mia tovaglietta e me l’ha rovinata. Questa tovaglietta è stata comprata poco tempo fa. Se la maestra la vede così, mi sgrida. Cosa devo fare?”.

Ho guardato la tovaglietta bianca che era effettivamente in disordine, con scarabocchi di pennarello nero dappertutto. Ho risposto: “La mamma può lavare via gli scarabocchi, ma tu non devi arrabbiarti, ok?”.

Lei ci ha pensato su e ha detto: “Ma mamma, sono ancora un po’ arrabbiata”.

Ho guardato il suo visino e ho detto: “Una persona è come un contenitore. Se lo riempi di rabbia, diventerai un contenitore pieno di rabbia. Quando sarai piena, esploderai. Il risentimento è una cosa molto brutta; ti trasformerà nella stessa persona con cui ce l’hai”.

Ya mi ha guardata scioccata.

Ho continuato: “Bisogna imparare a capire, a essere tolleranti. Il perdono è come il sole, che è sempre lì, splende e tiene tutti al caldo. È così per tutti e per tutto, senza distinzioni o lamentele”.

Ya annuendo ha detto: “Mamma, ora lo perdono”.

Il vero valore dei punteggi delle prove

L’istruzione in Cina ha voltato le spalle alle sue radici. Pressati dagli esami gli studenti sono esausti e i genitori non riescono a dormire bene la notte. Quando Ya ha iniziato la scuola elementare anch’io ho affrontato la stessa situazione. Grazie alla Falun Dafa ho capito come bilanciare il rapporto tra educazione, studio e voti.

Un giorno, quando Ya ha ricevuto i risultati degli esami di metà anno, sembrava preoccupata e ha detto: “Mamma, non guardare i miei voti. Ho paura che mi sculacci”.

Divertita ho risposto: “Quando mai ti ho criticata per i tuoi voti? E non ti ho nemmeno mai sculacciata. Ripensaci. Le poche volte che ti ho criticata è stato perché non ti impegnavi abbastanza nello studio”.

Ya mi ha dato la pagella con un espressione colpevole. L’ho guardata e ho detto: “Questa volta è un po’ brutta, ma è anche una cosa positiva”.

Mi ha guardata confusa.

Ho messo giù la pagella e sorridendo ho proseguito: “Lascia che ti racconti un segreto. Quando andavo alle medie, all’inizio i miei voti erano davvero terribili, finché non ho capito il mio problema. Poiché raramente ripensavo agli errori commessi, ciò che non capivo rimaneva un mistero. Poi ho iniziato a prendere sul serio i miei errori e ho deciso di capire cosa non andasse e perché. Li ho analizzati spesso fino a quando non mi è stato chiaro come risolverli. I miei voti sono iniziati presto a migliorare. Quando ero all’università ero la migliore del mio dipartimento; quando ero alla scuola di specializzazione, ho persino ottenuto un punteggio perfetto”.

Ya mi ha guardata stupita: “Davvero? I tuoi voti sono mai stati così bassi come i miei questa volta?”.

Le ho risposto: “Quella volta sono stati peggiori dei tuoi: sono stata bocciata in diverse materie. Tua madre ha sostenuto innumerevoli esami, al liceo, all’università e poi alla scuola di specializzazione. Ho scoperto che più il punteggio è basso, più si impara quello che non si sa. Quindi, dopo l’esame, il valore della prova è quello di recuperare le proprie carenze e correggere i propri errori. Se ci si concentra sul punteggio si sbaglia. Per questo motivo, nel corso degli anni, non ho mai badato ai tuoi voti e non ti ho mai mandata a fare ripetizioni. Penso che, finché prenderai sul serio i tuoi studi e ti impegnerai per fare bene, tutto andrà benissimo”.

Ya ha annuito rassicurante e ha aperto la borsa dei libri, pronta a sistemare i suoi errori.

La vera bellezza

Ya è diventata una ragazza bellissima.

Un giorno, tornando a casa dopo un esame, mi ha detto: “Mamma, oggi l'esaminatore ha guardato la foto sul mio libretto e ha detto che sono bellissima”.

L’ho guardata attentamente e le ho detto: “Non sei brutta, non lo sei. Tuttavia un bell’aspetto e la vera bellezza non sono la stessa cosa. L’aspetto di una persona è facile che cambi, è solo passeggero e non può durare, mentre la vera bellezza è diversa, viene dall’interno ed è il riflesso del carattere di una persona. Lo spettacolo di Shen Yun che non ti perdi mai ogni anno è meraviglioso e superbo, perché ogni sguardo e movimento dei ballerini trasmette la loro sincerità, compassione e altruismo. Questa è la bellezza della cultura divinamente ispirata sulla terra”.

Ya ha subito detto: “Shen Yun è il mio spettacolo preferito. Non mi stanca mai”.

Le ho detto: “Se vuoi diventare bella devi coltivare te stessa e vivere secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Allora diventerai sempre più bella. Ma a quel punto non penserai più alla tua bellezza, perché quando avrai in mente solo gli altri, e ti dimenticherai di te stessa”.

Conclusione

Ya non è un adolescente ribelle. Discute con me di tutto e io rispetto le sue opinioni e i suoi punti di vista. Mi ricorda anche se faccio qualcosa di sbagliato, in modo che io possa migliorare costantemente.

Un giorno dell’estate scorsa eravamo così occupate a pulire casa che abbiamo perso la cognizione del tempo. Lei ha detto: “Mamma, ho fame”. Ho guardato l’ora: era già l’una e mezza del pomeriggio. “Ordiniamo qualcosa da asporto”, le ho suggerito. “Non sono brava a ordinare al telefono. Che ne dici di scegliere tu il cibo?”.

Lei ha preso il telefono, ha fatto l’ordine e me l’ha reso per il pagamento e ho visto che sulla pagina c’era un’opzione che diceva che, se il cibo fosse stato consegnato in ritardo rispetto all’orario pattuito, si sarebbe potuto ricevere un risarcimento. Ho detto a Ya: “Spunta quell’opzione, così il corriere lo consegnerà in fretta visto che hai fame!”.

Ya mi ha guardata con gli occhi spalancati, poi ha alzato la voce e ha detto: “Mamma, è già difficile per il corriere lavorare in una giornata così calda. Come possiamo mettergli ancora fretta? E se succede qualcosa? Non possiamo aspettare ancora un po’?”.

Le sue parole mi hanno scioccata. La sua considerazione verso gli altri mi ha fatto capire il mio egoismo. Sinceramente ho risposto: “Ho sbagliato. Ho pensato solo a te e che avresti avuto subito il cibo e non ho pensato al corriere. Sono stata egoista. Cambierò”.

Per più di dieci anni, con la grazia della Falun Dafa, Ya e io siamo state di larghe vedute, altruiste e felici.

Grazie, Maestro! Grazie per tutto ciò che la Falun Dafa ci ha portato!