Alcuni pensieri sui praticanti che sono stati “contagiati dal virus”

(Minghui.org) Molte aree della Cina sono state recentemente colpite da una nuova ondata di contagi da COVID. Il virus si è diffuso così rapidamente che molte persone non sapevano come reagire. Anche nella piccola città in cui vivo, molte persone intorno a me sono risultate positive in pochi giorni.

Sia io che mio marito siamo praticanti della Falun Dafa. Un giorno abbiamo incontrato altre due praticanti. Una ha detto che tutti i suoi familiari erano stati contagiati e che anche lei aveva i sintomi di febbre, brividi e voce rauca. L’altra praticante ha accusato sintomi simili a quelli dell’influenza.

Io e mio marito siamo in pensione e non usciamo quasi più. Sapendo della recente ondata di casi di COVID, ogni volta che vado a fare la spesa compro più cibo del solito, per poterli conservare più a lungo. Pensavo che fossimo ben protetti, quindi sono rimasta scossa quando ho saputo che le due praticanti avevano entrambi i sintomi. Anche se non l’ho detto ad alta voce, mi sono innervosita e ho temuto che io e mio marito fossimo stati contagiati.

Sapevo anche che questa è una prova per noi praticanti. Così dopo essere tornata a casa, ho riflettuto su questo argomento e di seguito riporto alcune delle mie considerazioni.

Pensieri errati

Dagli insegnamenti del Maestro Li (fondatore della Dafa), sappiamo che i praticanti non hanno malattie. Quindi, anche se presentiamo sintomi simili a quelli del contagio da COVID, sono diversi da quelli della gente comune a un livello più profondo. Le due praticanti che abbiamo incontrato non avevano quindi alcun virus e non c’è stato alcun problema di contagio da parte loro. Anche se abbiamo contatti stretti con persone non praticanti, il virus che hanno, che è il risultato del loro karma, non attaccherebbe casualmente il nostro corpo, perché il Maestro non lo permetterebbe. Ho capito che la mia paura del contagio era di per sé una manifestazione della mancanza di fede nella Dafa e nel Maestro. In quel momento, non riuscivo a considerarmi come una coltivatrice e avevo una mente non retta.

Guardando indietro, mi sono resa conto che avevo seguito molto le notizie della gente comune ed eri molto preoccupata dal contagio del virus. Mi ricordavo sempre di indossare una mascherina prima di uscire e di pulirmi le mani quando tornavo a casa. Ho dimenticato di essere una praticante della Dafa e avevo ancora molte nozioni umane.

Come praticante, avere paura delle malattie può effettivamente invitare le malattie. Il Maestro ha fatto molti sacrifici per noi, per darci più tempo per salvare le persone; altrimenti, il periodo di rettifica della Fa sarebbe già terminato. La paura non mi aiuterà in alcun modo e inoltre, è stata organizzata dalle vecchie forze per ostacolarmi nella coltivazione e nel salvare altri esseri senzienti. Pertanto, non posso riconoscerla.

Una delle due praticanti che ho visto l’altro giorno, ha detto di essere l’unica della sua famiglia a non essere vaccinata. Pensava che avrebbe aiutato a mostrare i benefici della Dafa se fosse rimasta in salute senza vaccinazione. Purtroppo ha avuto gli stessi sintomi della sua famiglia il giorno successivo e non sapeva cosa fare. Anche alcuni altri praticanti del mio gruppo di studio della Fa hanno avuto situazioni simili. Questo li ha resi incapaci di andare in giro a raccontare alla gente della Falun Dafa e a chiarire la propaganda diffamatoria del Partito Comunista Cinese (PCC).

In considerazione di ciò, ho studiato tutte le conferenze del Maestro dall’inizio della pandemia, in particolare quella intitolata “Razionalità”, pubblicata nel marzo 2020. Ora la mia mente è più chiara.

La consapevolezza sulla nostra missione e sull’inviare pensieri retti

Il Maestro ha detto: “Ma al momento, un’epidemia come il “Virus del PCC” (“Coronavirus di Wuhan”) ha il suo scopo e i suoi bersagli. Viene ad eliminare i seguaci del Partito malvagio e quelli che camminano a fianco al malvagio PCC.” (Razionalità)

Se noi praticanti abbiamo elementi associati al PCC, le vecchie forze potrebbero approfittarne e farci apparire con sintomi simili alla COVID. Ma se progrediamo in base agli insegnamenti della Dafa, non riconosceremo la disposizione delle vecchie forze e inoltre elimineremo gli elementi legati alla cultura del Partito Comunista.

Una delle due praticanti che ho visto era d’accordo con me e ha detto che la sua situazione era un processo di eliminazione del karma. Pur concordando con lei riguardo a questo, credo che il fatto che fosse colpita dal virus non sarebbe di aiuto a salvare le persone, quindi non possiamo riconoscerlo. Dopo tutto, se veniamo infettati durante la pandemia come le persone comuni, come potremmo far credere ai non praticanti che abbandonare il PCC e recitare le frasi “La Falun Dafa è buona e Verità-Compassione-Tolleranza sono buone” li aiuterà a rimanere al sicuro durante la pandemia? Noi praticanti abbiamo la missione di salvare le persone, quindi non possiamo riconoscere tali interferenze. Dopo aver capito questo, tutti i miei dubbi e le paure sono scomparse e sono diventata più calma.

Un paio di giorni dopo aver incontrato quelle due praticanti, anche mio marito ha avuto febbre, mal di gola e brividi. Doveva rimanere a letto. Gli ho letto le lezioni del Maestro. Ma si è addormentato invece di ascoltare le lezioni. Doveva trattarsi di un’interferenza. Quando ho inviato pensieri retti, mi sono concentrata sull’eliminazione delle interferenze delle vecchie forze nei praticanti che sono costretti a soffrire di sintomi di COVID. Recentemente, anche radio Minghui in cinese ha trasmesso una puntata sull’invio di pensieri retti e mi ha aiutato molto. Jiang Zemin, l’ex leader del PCC che ha lanciato la persecuzione contro la Falun Dafa, è morto di recente. Dopo poco la Cina è stata colpita da una nuova ondata di casi di COVID. Tutte queste sono opportunità per noi di salvare le persone. Ci sono molti necrologi nei notiziari di questi giorni e il numero reale di morti potrebbe essere molto più alto. Il tempo è stretto e noi praticanti dobbiamo sfruttarlo al meglio.

Tre sogni

Nei giorni scorsi ho fatto tre sogni. Nel primo, ho visto alcune scatole ingombranti in una dimensione, ognuna con cinque o sei persone sdraiate al loro interno. Tutte erano in punto di morte. Ho aperto a caso una scatola e ho visto due conoscenti. Una era mia zia e l’altra era il padre di un amico praticante. Mia zia era una persona di buon cuore, ma non credeva alla Falun Dafa, né accettava di abbandonare il PCC. Anche il padre dell’amico praticante non accettava la Dafa.

Un altro sogno era una scena dopo una grande alluvione. C’erano alcuni corpi sull’erba con i piedi allungati. Quando camminavo sulla spiaggia desolata, dovevo fare attenzione a non calpestarli. Il messaggio che trasmetteva quel sogno era che molte persone erano morte nell’alluvione e la maggior parte dei corpi era già stata portata via.

A differenza dei primi due sogni sull’urgenza di salvare le persone, il terzo riguardava la serietà della coltivazione. Molti di noi stavano camminando sulla strada principale, che aveva delle strade laterali che si diramavano, ma che confluivano comunque nella strada principale. Dato che ogni tanto sembrava più divertente prendere le strade secondarie, abbiamo provato a percorrerle di tanto in tanto. Ma l’ultima strada secondaria si è rivelata un vicolo cieco e non conduceva alla strada principale e non proseguiva. Piuttosto si conduceva in un cimitero. Da questo sogno, ho imparato che dobbiamo essere seri nella coltivazione e non possiamo deviare dalla Dafa in nessun momento. Probabilmente non ci sono seconde possibilità.

Questi sono alcuni dei miei pensieri, che potrebbero non essere corretti. Vi prego di segnalarmi qualsiasi cosa inappropriata.

Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore destinata alla condivisone tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: "confrontatevi nello studio e nella coltivazione". (“Coltivazione salda”, Hong Yin)

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