(Minghui.org) Vivo in una zona rurale e ho iniziato a praticare la Falun Dafa da oltre 20 anni. Ho assaporato la gioia di avanzare diligentemente e ho sperimentato la frustrazione di rallentare. Ho inciampato lungo il cammino e sono arrivata fin qui grazie alla protezione del Maestro.

Salvare le persone durante la pandemia

Nella nostra zona le norme di controllo per la sicurezza anti-COVID da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) erano molto strette ed era difficile entrare e uscire dal quartiere. Ho letto la Fa con Amei (pseudonimo) e abbiamo discusso su cosa fare.

La situazione era impegnativa perché di solito chiariamo la verità e distribuiamo materiali informativi della Dafa di persona, quindi, dopo molte considerazioni, abbiamo deciso di concentrarci sul nostro quartiere.

Nella nostra comunità ci sono più di 40 palazzi, così abbiamo preparato migliaia di opuscoli di chiarimento della verità da appendere alle porte, Amei ha iniziato da un lato e io dall’altro. Avevamo quasi finito di distribuire i volantini in tutti gli edifici quando improvvisamente isolamento ed emergenza sono rientrati. È stata dura salire e scendere le scale, ma eravamo felici di aiutare le persone a capire la verità ed essere risparmiati dalla pandemia. .

A volte, quando stavo per appendere l’opuscolo alla porta, questa si apriva e usciva il proprietario dell’appartamento. Glielo porgevo e dicevo: “Ecco una benedizione per lei. Spero che comprenderete la verità e verrete risparmiati dal disastro”. Lo accettavano volentieri e mi ringraziavano.

A volte, mentre salivo le scale, qualcuno che scendeva per caso mi chiedeva: “A che piano abiti? Non ti ho mai incontrata prima”.

All’inizio avevo paura e mi ripetevo che dovevo farlo perché avevo fatto il voto di salvare le persone. Ho continuato a rifiutare, negare e disintegrare la paura e i miei pensieri si sono stabilizzati. In passato la gente del quartiere tendeva a rifiutare gli opuscoli di chiarimento della verità, ma ora la maggior parte era disposta ad accettarli.

Ho anche realizzato carte amuleto in plastica, poster autoadesivi e opuscoli. Ho collaborato con praticanti che vivevano in città e avevano facile accesso per distribuirli. Abbiamo messo gli opuscoli sui manubri delle biciclette e sotto i tergicristalli delle auto che si trovavano sul ciglio della strada, o nei parcheggi fuori dai quartieri.

All’esterno l’opuscolo recitava: “Che tu possa essere protetto”. All’interno c’era scritto: “Consigli per sopravvivere alla pandemia: Recitate sinceramente “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone!” Abbiamo anche affisso sui pali elettrici dei consigli su come mettersi in salvo.

Nonostante le restrizioni durante la pandemia, i nostri sforzi per salvare le persone non si sono arrestati, e gli amici praticanti stavano tutti cercando di trovare il modo per salvare più persone.

La mia fede nel Maestro e nella Dafa mi ha tenuta al sicuro

Io e mio marito abbiamo unito le forze per portare dei mattoni sul tetto. Abbiamo usato una piccola gru, auto costruita, che richiedeva un peso equivalente a otto pezzi di mattoni su un’estremità per mantenersi in equilibrio.

Io caricavo i mattoni a terra e mio marito li scaricava sul tetto. I nostri figli e i figli dei vicini sono saliti sul tetto per aiutare mio marito. I bambini erano eccitati all’idea di premere il pulsante ma hanno fatto cadere accidentalmente i mattoni che mantenevano in equilibrio la gru che si è spezzata facendoli precipitare; due di questi mi hanno colpita violentemente alla testa. Sono scappata coprendomela con le mani.

I nostri vicini, sentendo il trambusto, sono usciti di casa, hanno visto le mie mani coperte di sangue e la camicia ormai tutta rossa e mi hanno dato uno spesso strato di carta igienica da premere sulla ferita. La carta si è inzuppata subito, così me ne hanno dato altra, ma anche quella si inzuppava sempre più.

Hanno consigliato a mio marito di portarmi in ospedale, ma anche lui è un medico e non si è mosso. Non avevo paura, abbiamo emesso pensieri retti mentre i nostri vicini ci guardavano ansiosi.

La sera i tessuti intrisi di sangue riempivano il bidone della spazzatura. Mio marito mi ha avvolto la testa con una sciarpa, almeno così le mani erano libere.

Il giorno dopo il sangue fuoriusciva ancora. I fratelli di mio marito andavano a trovare la zia ma a lui hanno detto di restare a casa e prendersi cura di me. Ho pensato: “Sono una praticante della Dafa e dovrei avere riguardo per gli altri”, così ho detto: “Va bene, andate insieme, posso prendermi cura di me stessa”.

Quel giorno stavano asfaltando la nostra strada, ma per qualche ragione il nuovo marciapiede raggiungeva solo il retro della nostra casa e si fermava lì. Mi sono guardata dentro e ho trovato l’attaccamento al guadagno personale.

All’imbrunire è venuta a trovarmi la vicina dirimpettaia. Dopo che se n’è andata, la testa ha iniziato a dolere.

Mi sono guardata dentro e ho trovato il risentimento. Era già notte e incolpavo mio marito di non essere tornato a casa mentre i suoi fratelli erano tornati tutti a mezzogiorno. Sentivo che era sconsiderato e che non si preoccupava per me. Dopo aver individuato il pensiero negativo, ho inviato pensieri retti per disintegrarlo e la mia testa ha smesso immediatamente di dolere.

Il Maestro aiuta davvero noi discepoli, purché il discepolo sia radicato nella Fa. La grazia di Budda è davvero infinita!

Due giorni dopo è venuta a trovarmi la suocera di mio figlio; ero già in giro per strada e stavo bene. Grazie a questo incidente tutti i vicini sono stati testimoni del potere della Falun Dafa.

Grazie, Maestro! Grazie, Dafa!