(Minghui.org) Una donna di settantuno anni residente a Daqing, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata recentemente condannata a otto anni di prigione e multata di 50.000 yuan (circa 6.880 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 22 novembre 2020 Han Lihua, pensionata dell'impianto di produzione petrolifera di Daqing, è stata arrestata e la sua casa è stata messa a soqquadro da oltre venti agenti di polizia. Il giorno stesso la donna è stata rilasciata su cauzione.
Il 2 agosto dell’anno scorso Han è stata processata dal tribunale distrettuale di Ranghulu. Il giudice Leng Zhiqiang le ha chiesto se riconosceva il materiale del Falun Gong confiscato come prova della sua colpevolezza. La donna ha detto che il possesso del materiale di per sé non violava alcuna legge, che non era presente quando la polizia ha perquisito la sua abitazione e che gli agenti non hanno mai verificato insieme a lei gli oggetti confiscati o fornito una lista di confisca.
L’avvocato della donna ha presentato per conto suo un’istanza di non colpevolezza e ha negato le accuse contro di lei, in particolare quella di "aver minato l’applicazione della legge", un pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Ha sottolineato che il pubblico ministero non è riuscito a provare il presunto intento criminale di Han, né a dimostrare in che modo lei possa aver minato la legge o quale danno possa aver causato, a un individuo o al Paese. Ha quindi esortato il giudice ad assolverla.
Il giudice ha chiesto alla donna se poteva permettersi di pagare la multa. Lei ha risposto di no, dato che la sua pensione era stata sospesa per otto anni.
Il locale centro di detenzione le ha negato l’ammissione, a causa dell‘ipertensione. Il 29 dicembre la nuora ha ricevuto un messaggio, inviato congiuntamente dal tribunale distrettuale di Ranghulu e dall’Alta Corte della provincia dell’Heilongjiang, in cui si affermava di aver emesso un verdetto di colpevolezza che le sarebbe stato notificato.
Il 3 gennaio scorso Han è stata avvisata di ritirare il verdetto in tribunale il giorno successivo. In tribunale, attraverso il verdetto datato 28 dicembre, le è stato comunicato di essere stata condannata a otto anni di prigione e multata di 50.000 yuan. Non è chiaro se la donna sia stata presa in custodia o meno.
Da quando il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong, nel 1999, Han è stata ripetutamente presa di mira per la sua fede: è stata rinchiusa per sei mesi in un centro per il lavaggio del cervello, nel 2001 le è stata inflitta una pena di tre anni di lavori forzati (che non ha scontato a causa delle sue condizioni di salute) e nel 2008 è stata condannata a sette anni di prigione.
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