(Minghui.org) Secondo molti cinesi, attualmente esistono due versioni della Cina in rapporto a dove si concentra l’attenzione. Se guardiamo gli ospedali e i crematori zeppi, una è quella di un Paese ancora devastato dalla pandemia; l’altra, se si osservano le strade affollate e le attrazioni turistiche, è l’immagine di un Paese tornato alla normalità dopo la pandemia,.

L’ultima è l’immagine che il Partito Comunista Cinese (PCC) vuole presentare al popolo cinese e al resto del mondo, lasciando che la prima versione compia il suo corso. In altre parole il regime comunista vuole che il maggior numero di persone venga infettato il più rapidamente possibile, in modo da raggiungere l’immunità di gregge e permettere così al Paese di riprendere le normali attività. In questo momento i cinesi infetti sono quasi un miliardo. Anche se dovessero morire 10 milioni di persone, il tasso di mortalità sarebbe solo dell’1%, che il PCC e anche molti cinesi considererebbero relativamente basso; di conseguenza non sarebbe un grande shock per la società.

Sebbene molti media occidentali si siano concentrati sugli ospedali e sui crematori cinesi, probabilmente rivolgendo l’attenzione alle strade, ai negozi o alle attrazioni turistiche avrebbero dedotto che le infezioni e i decessi siano solo un piccolo intoppo lungo il percorso del ritorno alla normalità della Cina post pandemia.

Tuttavia questa è un’illusione creata dal regime, ovvero che la Cina sia prospera sotto il governo del ‘glorioso PCC’. Purtroppo questa e altre illusioni sono state propinate al popolo cinese da quando il PCC ha preso il potere nel 1949. Per conoscere veramente i fatti i cinesi dovrebbero osservare come se la passano i loro familiari, parenti, colleghi e altre persone della loro comunità. Queste informazioni sono molto più affidabili delle ‘notizie’ fornite dai media statali o da quello che potrebbero vedere da perfetti estranei facendo la loro vita. Dopo tutto, si è passati da una popolazione di meno di 600 milioni nel 1950, a un miliardo nel 1982, al 1,4 miliardi nel 2016, la Cina è sempre stata la nazione più popolata e lo sarà anche nel 2022. Di conseguenza, se una percentuale molto bassa di persone scompare o muore a causa delle persecuzioni o di altre politiche governative, ci si potrebbe non accorgere fino a quando la stessa tragedia non tocca da vicino negli affetti o addirittura personalmente.

Numeri dimenticati

Negli anni Cinquanta, quando il PCC prese di mira i capitalisti e ne sequestrò spietatamente i beni con le cosiddette ‘Campagne dei Tre e dei Cinque Anti’, molti imprenditori furono talmente disperati da suicidarsi per evitare ulteriori umiliazioni. Chen Yi, allora sindaco di Shanghai, mentre si godeva il tè pomeridiano chiese cinicamente alla sua segretaria: “Quanti paracadutisti (coloro che si suicidano buttandosi dagli edifici alti) ci sono stati oggi?”.

Questa è una delle innumerevoli tragedie che la gente ha dimenticato. Allo stesso modo molti proprietari terrieri nelle campagne sono stati umiliati e uccisi, le loro mogli e figlie violentate, ma chi vive a Pechino non lo sa. In alcune zone il 5% degli intellettuali è stato attaccato secondo le istruzioni di Mao Zedong durante la Campagna anti-destra (1957-1959), ma nessuno dei casi è stato riportato dai giornali dell’epoca. I media hanno invece pubblicizzato la propaganda del PCC per fomentare l’odio contro gli intellettuali.

Questa storia, che è stata cancellata, si è ripetuta negli ultimi anni. A prescindere dal numero di morti dell’epidemia di SARS del 2003, la gente potrebbe non essersene accorta guardando le strade di Shanghai. L’ex leader del PCC Jiang Zemin ha lanciato la persecuzione del Falun Gong nel 1999 e ha dato ordine di uccidere praticanti innocenti per i loro organi. Gli ospedali e i chirurghi erano a conoscenza del prelievo forzato di organi, ma non il cittadino medio, fino a quando alcuni hanno scoperto che i propri figli erano scomparsi: forse presi di mira proprio per i loro organi.

Questa è la vera tragedia: le persone sono insensibili alle perdite altrui, figuriamoci se agiscono per aiutarle. Dopo la Rivoluzione culturale (1966-1976) un gran numero di membri fedeli del PCC furono portati in aree remote e giustiziati segretamente, ma i cittadini comuni forse non se ne accorsero, poiché il numero di persone per le strade rimase più o meno lo stesso.

Nell’attuale pandemia il PCC ha raramente permesso che la dicitura COVID venisse indicata nei certificati di morte come causa del decesso, e molti familiari dei deceduti, divenuti insensibili, non hanno osato sfidare il regime. Hanno imparato a continuare a vivere come sempre per tenersi ‘al sicuro’ da ritorsioni o persecuzioni da parte del regime.

La Cina vanta la popolazione più numerosa del mondo. Anche se milioni o decine di milioni di persone muoiono in una campagna politica, si tratta comunque di una frazione relativamente piccola della popolazione totale. Sotto il lavaggio del cervello a lungo termine con la propaganda d’odio contro i gruppi presi di mira, il pubblico in generale non sa, o non si preoccupa delle sofferenze delle vittime fino a quando non diventano loro stessi il gruppo di vittime successivo.

La nostra vita e il nostro futuro

Ma la Cina non era così in passato. Nell’antichità le persone credevano nella gentilezza, nell’onestà e nel rispetto reciproco, è stato così fino alla presa di potere del PCC nel 1949. Per migliaia di anni la gente ha creduto nel migliorare se stessi ed essere brave persone per raggiungere l’armonia tra cielo, terra e umanità.

È il PCC che ha indottrinato il popolo con l’ideologia comunista di lotta, di falsità, del male e di classe, ha ucciso cittadini cinesi innocenti, ha minacciato il nostro mondo e ha rovinato il futuro dei nostri figli. È tempo di fare un passo indietro, di reclamare la nostra coscienza e di tornare sulla strada a cui apparteniamo.

In tutte le culture la gente credeva che le pestilenze prendessero di mira coloro che avevano commesso cattive azioni nella vita attuale o in quella precedente, come i crimini legati alla persecuzione religiosa durante l’Impero Romano. Con l’ascesa del PCC a grande economia mondiale, esso si è infiltrato anche in molti altri Paesi continuando all’estero la persecuzione di gruppi religiosi come i praticanti del Falun Gong. Ora è ancora più importante respingere il PCC per garantirsi un futuro salutare e sicuro.